Carlo risponde ai lettori
La più sana delle trasgressioni
A: info@seduction.net
Inviato: venerdì 26 ottobre 2001 8.25
Ciao Carlo!!
ho 34 anni, un lavoro meraviglioso, una bellissima ragazza, (ne ho avute più di 50) più macchine, case spider, mi alleno costantemente con buoni risultati, due lauree, il tutto raggiunto con (davvero) sudore e impegno giornaliero e costante.
Andiamo al dunque: spesso mi invitano come ieri sera diverse ragazze, ma forse perché innamorato e sicuramente ricambiato, rimando sempre, anche perché temo di essere scoperto da qualcuno/a che mi sorprendesse con un'altra ragazza.
Sicuramente amo la mia bellissima donna che a letto è favolosa, ma non so perché mi piacerebbe ogni tanto detto tra noi infrangere con qualcuna; anch'io ho l'hobby della seduzione come puoi notare, e fa benissimo come tu dici al corpo e alla mente.
Secondo te, è meglio vivere fregandoti che in fondo stai bene e volere sempre di più o accettare quello che si ha ? O aspettare i momenti più opportuni per "infrangere le regole "? O alzarsi come stamattina e mandare le SMS alla propria ragazza con la scritta ti amo? E pensare che se ieri fossi uscito qualcuno poteva sgamarmi, e stare in tensione tutto il giorno? O ancora aspettare un amico per camuffare l'uscita con le ragazze?
Sicuramente ti sto annoiando, scusami per questo, credo di trovarmi i problemi anche se deo gratias non ce ne sono, ma la tua rivista e il tuo personaggio è decisamente eccezionale.
Con amicizia, buona giornata.
T.
Il Seduttologo risponde:
Il tuo problema è che sei un grande seduttore ed allo stesso tempo sei un innamorato. È una situazione atipica, i grandi seduttori "in servizio" si innamorano di rado oltre il tempo della seduzione. Mi chiedi se dovresti "infrangere le regole" e fare il seduttore, cioè mi chiedi se continuare ad essere te stesso o censurare la tua natura. Mi sembra tu ti faccia un problema di morale comune.
Trasgredire è una necessità umana. È difficile, senza ammalarsi di nevrosi gravi, rispettare sempre le regole, a tempo pieno, ogni giorno, 24 ore al giorno. Più le regole sono rigide più l'esigenza di trasgressione diventa forte. Ma dal momento che la chiamiamo trasgressione diventa subito accettabile dalla nostra coscienza perché ci ricorda, con il suo nome, che la regola c'è e noi la conosciamo e la rispettiamo. Gli antichi romani, che a differenza dei romani contemporanei erano dei saggi maestri di vita, usavano dire: "semel in anno licet insanire" (una volta all'anno è lecito fare pazzie). Nell'era contemporanea, più frenetica e con più regole rispetto ai tempi della Roma antica, dovrebbe essere lecito "insanire" più spesso.
Si può trasgredire in vari modi: i popoli del nord Europa si ubriacano ogni fine settimana fino a stare malissimo, i giovanissimi si impasticcano in discoteca e poi gareggiano in macchina rischiando la vita, si trasgredisce negli stadi, nella circolazione stradale, nelle manifestazioni politiche, a tavola. Ma l'unica trasgressione che non fa male ne a te ne agli altri (se la tua ragazza non lo viene a sapere, ovvio) è la seduzione. Uno studio effettuato dallo University College di Londra ha provato che lo sguardo delle donne attraenti attiva le aree celebrali del piacere contrastando la depressione e rendendo gli uomini che le "subiscono" più felici. Pare sia provato da altri studi che il sesso praticato con partner diverse faccia bene alla salute, potenzi il sistema immunitario ed allunghi la vita. Non mi sembra esista altra forma di trasgressione così benefica.
Ora il mio consiglio è ovvio: segui la tua natura ma fallo "alla 007", così potrai tornare ogni volta dalla tua bellissima ragazza. Altrimenti, che trasgressione sarebbe?
Carlo
P.S. La tua lettera è interessante perché è scritta da un grande seduttore. Mi autorizzi a pubblicarla censurando le parti che ritieni opportune? Sono curioso di sapere qual è la tua realtà ambientale: città, provincia, nord, sud?
Saluti.
Carlo
Per chi vuole sapere tutto quello che conta sulla Seduzione, Carlo ricorda TOP SECRET, la Newsletter sulla Seduzione. Tutto quello che serve sapere, e che nessun altro vi può dire.
(Sabato 10 Novembre 2001)
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