Carlo risponde ai lettori
Tecnica o fascino?
A: info@seduction.net
Inviato: lunedì 26 novembre 2001 15.39
Ciao Carlo,
mi chiamo Domenico, ti scrivo da Treviso dopo aver visualizzato il sito che ti fa pubblicità.
Diciamo che anche per me sedurre è una passione, anche se non mi posso permettere di dire che sia un seduttore! Non credo che ci sia una definizione di Seduttore.
Certo, Casanova lo era, almeno da quanto dicono!
Il tuo sito comunque mi lascia disorientato e amareggiato, anche perché non credo si possa vendere l'arte della seduzione come fai tu! Sarebbe come vendere la poesia o l'idea!
Tu hai sviluppato delle tecniche di seduzione grazie anche alla tue scorribande nei paesi dell'est, dove non c'è bisogno di alcuna tecnica per sedurre le ragazze, basta chiamarle e loro vengono!
Pensi che le tue tecniche valgano in qualunque caso? I grandi seduttori non hanno ne limiti ne confini!
Un affettuoso saluto da un tuo collega di basso livello...
Domenico
Il Seduttologo risponde:
Caro Domenico,
i tuoi dubbi sono giustificati dal momento che mi sembra tu sia poco informato sul mio concetto di Scuola di Seduzione e ti fai condizionare come tutti (anche i banalissimi psicoterapeuti da spettacolo) dalla concezione comune.
Forse lo dovrò scrivere in grande nella pagine della Scuola di Seduction.Net
Anzi lo scriverò al più presto come introduzione ai vari corsi e ti ringrazio di aver sollevato il problema.
Io dico sempre e ovunque che: "Non c'è arte della seduzione che possa sostituire il fascino naturale, non c'è fascino naturale che possa fare a meno dell'arte della seduzione".
In concreto per essere grandi seduttori sono necessarie due cose:
1) una certa dose di fascino "genetico"
2) la conoscenza profonda e la padronanza totale di meccanismi sofisticati, antropologici, psicologici e sociologici che danno al fascino i "risultati" desiderati.
Ad esempio esistono persone estremamente seducenti che fanno scappare l'altro sesso perché comunicano insicurezza.
Loro non se ne rendono conto, perché non conoscono e non leggono il meccanismo, e così perdono la stima di se stessi e di conseguenza il fascino. È solo un esempio ma te ne potrei fare centinaia per altre situazioni dove magari il non seduttore, nel posto giusto e con il giusto timing ottiene risultati incredibili.
Insomma sono d'accordo con te, non si può insegnare a diventare grandi seduttori, ma si può insegnare ad ottenere risultati.
Che non si possa vendere la poesia? Se intendi che è molto difficile venderla hai ragione.
L'idea invece si è sempre venduta bene in tutti i tempi.
Anche per quanto riguarda la "geografia della seduzione" le tue informazioni sono un po' datate. Nei paesi dell'est le ragazze "bastava chiamarle" fino agli anni ottanta. Era il periodo dei seduttori con le calze di nylon.
Ora sono facili o difficili come quelle dell'ovest.
In alcuni paesi (Yugoslavia, Croazia, Slovenia, ecc.) sono molto più difficili che in Germania o negli Stati Uniti. Fatti un weekend in quei posti e poi scrivimi.
La vera importante differenza fra est e ovest è una sola ed immutabile: lì le ragazze sono bellissime, "geneticamente". Ed è per la bellezza e non per la facilità che l'est Europa è diventato molto popolare fra i seduttori che non vogliono cercare l'ago nel pagliaio come devono fare in molti paesi dell'ovest.
Io ho sviluppato quelle che tu chiami "tecniche di seduzione" in pieno ovest: California e Germania. Ultimamente "studio" l'est perché è molto più richiesto dai seduttori che cercano la bellezza pura. Se cerchi invece la facilità senza seduzione ti consiglio Cuba, il Brasile, Il Venezuela. Lì è come tu pensi sia nell'est Europa.
I grandi seduttori hanno limiti e confini? Si quelli imposti dalla ricerca della perfezione. Non si sprecano al di sotto dal loro standard ed evitano i paesi "geneticamente" difettati.
Con simpatia,
Carlo
Per chi vuole sapere tutto quello che conta sulla Seduzione, Carlo ricorda TOP SECRET, la Newsletter sulla Seduzione. Tutto quello che serve sapere, e che nessun altro vi può dire.
(Sabato 5 Gennaio 2002)
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