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Slovacchia I

Bratislava e la Slovacchia

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di Carlo della Torre


Bratislava

La prima sera a Bratislava, mentre aspettavo sotto il mio albergo la prima Monica che sarebbe venuta a prendermi alle ore 9, vengo "avvistato" da due ragazzi italiani che mi chiedono di indicargli un posto per trascorrere "allegramente" la serata.

Non faccio a tempo a camuffarmi con il solito "I don't speak italian" che loro continuano: "qui non si affitta niente" (in italiano, "qui non si rimedia nessuna ragazza"), siamo arrivati ieri e domani ripartiamo. Il tassista si è rifiutato di procurarci le donne e la signora dell'albergo ci vuole cacciare perché le abbiamo chiesto dove potevamo rimediare due ragazze; un paese dove il tassista e l'affittacamere non capiscono il turista è sottosviluppato. Noi ce ne torniamo in Thailandia !!!".

Marco e Sandro venivano da Viterbo (piccola provincia italiana), viaggio di andata e ritorno di appena Km. 2500, 2 giorni di viaggio e 1.000 euro bruciati a causa di informazioni datate "muro di Berlino".
La mattina seguente (non posso dire come è andata con Monica per non perdere il filo del discorso) vengo presentato ad un "collega" anziano di Marco e Sandro. È un bell'uomo italiano, elegante intorno alla cinquantina, vive a Bratislava da oltre un decennio occupandosi di affari non meglio specificati.

Esordisce così "Mi chiamo Pino. Hai fatto bene a venire a Bratislava. Qui le donne sono molto belle e sono tutte a pagamento. Puoi scegliere, costano poco, ci stanno tutte con 500 corone" (equivalente di 15 euro!).
Dopo un mese ho scoperto che Pino ha tre spiegazioni possibili:
1) soffre di allucinazioni ricorrenti,
2) per donne intende le 20 prostitute malandate che passeggiano sotto l'albergo, le uniche che frequenta, ma non mi tornano i conti sul prezzo,
3) trascorre le serate nei bordelli (che in Slovacchia sono legali e con ricevuta fiscale) e le ragazze qui, con lui, probabilmente ci stanno tutte, ma anche qui non corrispondono i costi.
I bordelli sono necessari ad una sana seduzione perché rastrellano dal mercato tutta la seduzione ambigua, quella che è di casa nei paesi della cultura dell'ipocrisia, in Italia sono vietati i bordelli, e … il resto si sa.
Questo tipo di cultura in Slovacchia non è nemmeno comprensibile: ho posto una domanda del tipo "ameresti una persona per secondi fini" ad una ventina di ragazze (target 18/25 anni), sia mentre ero in rapporto intimo sia durante una normale conversazione.

Naturalmente, data la delicatezza del quesito, non l'ho fatto in modo diretto come fanno le ditte di indagini di opinione che ottengono per risposta un sacco di balle da vendere ai compratori di carta stampata.
In oltre la metà dei casi ho riscontrato notevoli difficoltà a far capire il concetto, in tutti i casi la risposta (sincera) era negativa!
Non è d'accordo Olga Valentova, bella conduttrice della Marchiza, la più importante televisione slovacca, che è rimasta sconvolta quando ha recentemente scoperto che alcune sue colleghe sono interessate ad sedurre uomini che garantiscano carriera o denaro.
Ho detto ad Olga che in Italia non si turberebbe nessuno in nessun ambiente e per lavorare nella televisione italiana è solo grazie al gusto dell'ipocrisia che non esiste un appendice contrattuale di seduzione obbligatoria.
Anche secondo la bellissima A.S., fonte reticente e riservata, "intima" del presidente della Marchiza Pavol Rusko, la Slovacchia cerca di copiare perfettamente l'Italia anche nella seduzione forzata.
I politici sponsorizzano la televisione e le agenzie di modelle ed in cambio si fanno "accompagnare" da stars televisive ed attricette.
Sembra anche (stessa fonte) che l'Italia potrebbe guadagnare un Berlusconi slovacco perché Rusko "vorrebbe diventare capo di stato ed è diventato troppo nervoso ed intrattabile".
Noi, signor Presidente, le auguriamo sinceramente con tutto cuore di realizzare il suo sogno politico ma "ci consenta", lasci, per favore, all'Italia il primato mondiale del "cortigianesimo" d.o.c. e delle prestazioni collaterali "d'uso".



Parte prima: La cultura della seduzione

Non pensate ora, con queste premesse, che le slovacche siano suore di clausura.
Tutto il contrario, questo è un paese che in seduzione offre abbondante "arrosto", puro e genuino. È la sagra dell'arrosto per sano piacere "culinario".
Di fumo non se ne vede troppo: non si dice per caso che il buon arrosto fa poco fumo o qualcosa di simile?
Vi chiederete come mai non funzionano più né le calze di nylon dell'epoca brezneviana né le contemporanee Ferrari dove non esiterebbe a "montare" la tipica ragazza italiana.
A mio parere, il crollo del muro di Berlino ha fatto resuscitare l'anima mitteleuropea e le slovacche non sono, in seduzione, molto diverse dalle tedesche: se gli piaci si fanno avanti subito senza pregiudizi e senza preoccuparsi di quello che succederà domani o dopodomani.

Ma, se non gli piaci, è meglio che cambi aria perché non c'è niente tu possa fare per convincerle.
La seduzione made in Italy denaro e/o potere è inefficace come pure è inutile il lungo corteggiamento stile "italian zerbino".
Qui, tenetelo bene a mente nella scelta del vostro eventuale viaggio, le donne sono visive e la seduzione è chiara, diretta ed immediata.
Conta esclusivamente l'estetica, il fascino, il look, lo stile, il portamento, lo sguardo, la voce, la spontaneità.
Per contro il denaro, il potere, la cultura, l'età, la fuoriserie e le "balle" italian style non sono sufficientemente influenti, tranne che in televisione, come ci ha spiegato Olga Valentova.

Ora vi chiederete tutti: piacerò alle slovacche?
Il test della seduzione è semplice, se piaci immediatamente ad americane, tedesche ed ungheresi hai buone probabilità di fare qui come faceva Giacomo Casanova in giro per il mondo, non ricordo se sia mai stato a Bratislava.
In ogni caso qui va di moda un tipo particolare di Casanova, idoneo alla seduzione austroungarica.
Ti può aiutare vestire elegante.
Sembra, secondo il parere dei ragazzi di Bratislava, che l'uomo in giacca e cravatta sia considerato attraente ed affidabile.
Unica eccezione il sottoscritto, n. ... conquiste in un mese con abbigliamento casual, ma effettivamente l'unica volta che ho messo la giacca elegante una hostess che faceva la promozione per le sigarette mi ha regalato un prezioso accendino di Trussardi dicendomi davanti alla mia "fidanzatina" che mi teneva per mano: "this is because you look very handsome". Non mi è mai successo altrove, quasi ci ho creduto.
In quell'occasione ho scoperto anche che le slovacche sono gelose perché la fidanzatina dopo aver fatto la sua scenatina, peraltro soft e gratificante, non mi ha più lasciato spazio per "studiare e sperimentare" fino a chiudermi a chiave in albergo per non farmi ripartire.
Io, prima riluttante, poi consenziente! Nome ed età della fidanzatina sono ovviamente top secret.
Che invece gli uomini slovacchi fossero gelosi lo avevo già capito fin dal primo giorno, quando ho chiamato al suo cellulare il mio primo "contatto", Henriette, bella ventenne, studentessa di giurisprudenza, mora occhi neri, fisico da indossatrice ed aspetto molto curato.
Mi ha risposto in sua vece qualcuno, dichiarandosi il boy friend e chiedendomi le ragioni (ovvie) per le quali volevo parlare con la "sua" Henriette.
Ho capito subito che non avrebbe compreso le mie sacrosante ragioni ed ho lasciato perdere.
Andrea (nella foto) mi conferma l'ipotesi di gelosia dei sui connazionali di sesso maschile.
Lei, a sedici anni, l'ha sperimentata quando è uscita con me dicendomi che il boy friend non era geloso.
Ora che lo ha lasciato da i numeri che ci interessano: 50% molto gelosi, 30% gelosi, 20% fanno finta di non esserlo. In gelosia tutto il mondo è paese, tranne i tedeschi che fanno parte della categoria 20%.


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(Martedì 23 Gennaio 2001)


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