Carlo risponde ai lettori
Parliamo di americane
Inviato: giovedì 24 febbraio 2005 21.19
A: info@seduction.net
Carissimo Carlo,
mi rifaccio finalmente vivo, ho passato l'anno peggiore della mia vita.
A gennaio di un anno fa e' morta mia madre, e ho avuto constantemente per tutto l'anno scorso problemi e preoccupazioni di ogni genere, e il dolore della perdita c'e' voluto un bel po' per metabolizzarlo, insomma...un disastro.
Eppure, anche nel disastro, c'e' stata una maturazione, che ha lasciato anche me di stucco. Sara' che gli uomini maturano solo attraverso la sofferenza? Chi lo sa.
Comuqnue sia, sento che molto e' cambiato, e che adesso, a differenza di un anno fa, prima di conoscere il corso, sento-penso-ragiono-agisco- in modo seduttivo.
So che c'e' ancora molto dafare...forse ho appena iniziato, pero' sento che qualcosa dentro e' cambiato, come quando un bambino inizia a parlare:
non conosce certo una lingua solo per il fatto di pronunciare la parola
mamma, ma QUEL cambiamento che gli fa pronunciare la prima parola e' irreversibile, ed e' lo spartiacque. Ecco, io penso di avere passato un
(primo, forse) spartiacque.
Venendo a noi, vedo che non parli mai delle americane...come mai?
Nel tuo corso in generale solo pochi accenni, di qua' e di la'.
Parliamo un po' delle americane? Che cosa ne pensi? Che esperienze hai? Io ho fatto in quest'anno parecchie riflessioni e mi piacerebbe comunicarti qualcosa, se trovo il tempo di scrivere.
Ci sono cose molto interessanti sulle americane, ma ti dico subito che a me non piacciono, in generale. Troppo volgari e "senz'anima". Comunque, aspetto di conoscere il tuo parere.
A proposito, ho scovato un interessante "accessorio" da affiancare a
quelli da te gia' descritti nella Top Secret: [---]. Ce ne sono di vari
tipi, ma una [---], da custodire [----], ho notato, fa sempre una bella figura, invece della solita [---].
Inoltre lascia una [---] "spessa" che da' un' impressione di virilita', di solidita'.
Spero di sentirti presto, ho molte cose da dirti e sopratutto da sentire
da te...ciao, un salutone
Luigi
Il Seduttologo risponde:
Caro Luigi,
pubblico la tua lettera e ti rispondo, un poco molto in ritardo.
La sofferenza rinforza e porta al successo, checché ne dicano i guru americani dell'ottimismo "da pirlone" a tutti i costi.
Con questo non ti voglio dire che bisogna cercarsi la sofferenza ma che quando malauguratamente questa arriva si porta con se anche il suo "rovescio della medaglia".
Vai avanti, vedo che sei sulla buona strada, intendo quella della seduzione, non quella americana.
Non ho parlato molto delle ragazze americane che forse meriterebbero un approfondimento perché sono tante, non perché sono belle. Prima o poi dedicherò a loro un articolo su Seduction.Net.
Quì ti do la mia opinione in poche righe.
A me sembrano un poco "schizzate" e seducenti come le patate lesse. Non hanno la classe, né il portamento, né una personalità caratterizzante. Dicono sempre che va "tutto bene" anche quando stanno sull'orlo del suicidio. Forse credono ai guru tipo Chopra che insegnano che se ti dici ogni giorno che va tutto va bene, tutto andrà a meraviglia: fino a quando ti spari! Beate loro.
Non nego comunque che ce ne siano anche di belle ma mi sembra che queste siano soprattutto nei film americani. Poi le americane hanno il culo più "sfasciato" del mondo, forse perché si siedono sempre per terra!
A Los Angeles ho conosciuto tante belle americane, "alla cocaina", che avevano il cervello più vuoto di una sciampista italiana. Il "giorno dopo" non si ricordavano più quello che era successo, ammesso che a me facesse piacere ricordarlo. In america comunque ci sono molte ragazze europee, più belle ed intelligenti delle americane. Forse dovresti "approfondirle".
Carlo
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(Lunedì 11 Aprile 2005)
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