Il Messaggero indaga sulle vacanze dei pappagalli romani
-SPQR- Sono Pappagalli Questi Romani
Preferiscono la vacanza nell''Europa dell'est perché se "La fanno" facile ed economica, oppure "ruspano" in spyder a Roma
di Redazione
Il Messaggero
Domenica 7 Agosto 2005 - Cronaca di Roma pag.39
Il "gallo cedrone" punta su Kiev
di Claudia Alì
I pappagalli romani colpiscono ancora. Col caldo dell’estate, dalle vie trafficate del centro, stormi di playboy, migrano verso nuove mete esotiche. Un po’ come lo storico Enzo, personaggio patetico interpretato da Carlo Verdone in “Un sacco bello”, alla disperata ricerca di qualcuno che lo accompagnasse a Cracovia. Luoghi incontaminati dei paesi dell’Europa dell’Est. Spesa contenuta e belle donne a volontà: questa sì che è la vera vacanza. E la caccia d’agosto ha inizio. Le mete più ambite? Antonio , avvocato di successo del centro, non ha dubbi e stila velocemente una mappa aggiornata della caccia alle belle straniere: «San Pietroburgo, Neptune sul Mar Nero in Bulgaria, Minsk in Bielorussia e Riga in Lettonia, la Milano Marittima della Russia». Ma Francesco e Michele, un dentista dell’Eur molto distinto ed un ingegnere di un’azienda privata poco fuori Roma, non sono d’accordo. Con un volo diretto da Fiumicino, in tre ore d’aereo saranno a Kiev in Ucraina. «Quest’estate sarà pieno di gente, perché fino ai primi di settembre non c’è bisogno del visto obbligatorio, ed è più facile entrare». Ed ancora Giuseppe , consulente finanziario, giacca, cravatta e manicure, aggiunge: «Io e due amici andiamo sul lago di Kirkuk in Siberia, dove l’estate vanno in vacanza le russe. Ci si arriva con un volo interno di quattro ore da Mosca. Un po’ lontano, ma poi lì è il paradiso». Locali aperti fino a tarda notte, casinò, spiagge da sogno e ragazze bellissime. «Lì fai il re con pochi soldi, ma bisogna sapere l’inglese, se non addirittura il russo», racconta Luca, di giorno informatico, di sera, guida turistica, che continua: «Ho imparato le parole-chiave: “priviet”, ciao, “canstillà”, come stai, “krassivaia”, sei bella e “milamaià”, tesoro». E Daniele , giovane agente di polizia single e spensierato spiega il perché di tanto successo: «Qui a Roma è diventato impossibile parlare con una bella ragazza, a meno che non hai vicino una Ferrari. Lì alle donne non importa quanti soldi hai. Noi italiani le abbiamo tutte addosso, il contrario di quello che avviene a Roma. Qui ci sono mille tabù ed ostacoli. Lì hanno invece capito che la vita è una e se la godono». Anche il mitico Jerry Calà , che proprio ieri ha finito di girare “Vita Smeralda”, una sorta di “Sapore di mare” dei nostri giorni, quando aveva diciassette anni è partito con tre amici su una Cinquecento rossa per il Nord Europa, per recuperare tutte le ragazze che avevano rimorchiato sul Lago di Garda. «Io stavo dietro perché ero il più piccolo. Prima siamo andati in Olanda, poi a Colding in Danimarca e alla fine in Svizzera. E’ stata una delle estati più belle della mia vita». E poi accenna un sorriso ed aggiunge: «Il vero pappagallo? Mio padre Salvatore , oggi ha 84 anni ed è ancora in pista. Non molla mai! Quando era giovane io e mia madre l’abbiamo scoperto mentre stava per partire per la Germania Orientale». Ed Umberto Smaila ? Il re delle notti “smeralde”, racconta: «Un’estate io e Jerry siamo partiti a bordo di una mitica Alfa Romeo Junior Gt. Destinazione: Belgio. Mi arrabbiavo sempre con lui, perché nei locali mi piazzava al pianoforte tutta la notte e se ne andava a cuccare». Anche Max Parodi , il bello lanciato da Tinto Brass , ed ora protagonista di “Vita smeralda” adora questo tipo di vacanze: «Lo scorso anno sono andato con Guido Nicheli, il mitico Zampetti di “Sapore di mare”, sulle isole di Krk e Baskà in Croazia. Porto Cervo, Capri e Costa Azzurra sono niente in confronto a questi luoghi. E poi ho anche lasciato il cuore a Micelle , una splendida croata che somiglia a Nina Moric ».
Pappagallo in spyder
Verdone: «Cedronare è una filosofia»
«Non è raro, anche nelle torride giornate di calura estiva», così comincia la spiegazione di Carlo Verdone , interprete e osservatore analista nel suo “Gallo Cedrone”, della filosofia dei “cedroni romani”. «Non è raro - dice - vedere una decappottabile di mezza tacca che attraversa le strade di Roma. Punti di snodo Via Nazionale, Via Quattro Novembre, Piazza Venezia e Circo Massimo. A bordo sono sempre in due. Età media 30-35. In genere non belli ma che si credono belli e affascinanti perché hanno la spider, il gel sui capelli e l’occhiale con la montatura giusta. Cedronano in orari assurdi, quando il livello delle polveri sottili è al massimo, intorno alle tre del pomeriggio con 40 gradi all’ombra. Chi guida con una mano tiene il cellulare, con l’altra il volante e con lo sguardo punta le turiste solitarie. Va a venti all’ora. Le guarda e le riguarda finché non viene travolto dal boato del clacson dell’autista del bus che sta dietro e deve passare. E poi mi sono sempre chiesto: anche se la rimorchiano, ma ndò la mettono? La spider ha solo due posti...».
C.Alì
L'opinione dei seduttori
Sono patetici e dannosi questi pappagalli romani.
Sono i veri nemici dei seduttori. Hanno “appestato” tutta l’Europa dell’est e sono i maggiori responsabili dell’atteggiamento negativo che le ragazze dell’est hanno verso tutti i maschi “made in Italy”.
Certo le ragazze dell’est sono molto stupide e fanno di tutta un’erba un fascio. Non distinguono il vero seduttore dal pappagallo. Ma teniamo anche conto che si tratta un meccanismo tipico della limitatezza del cervello umano. Non fanno forse di un erba un fascio “quelli” e “quelle” che dicono che le ragazze dell’est sono tutte puttane perché ne vedono qualche centinaio pascolare sui viali della loro città oppure aspettare il pollo nei night club di provincia?
Ma oggi ci interessiamo solamente ai pappagalli e alle loro migrazioni.
Il Messaggero li dipinge come professionisti di successo: è il prezzo che deve pagare per strappare loro una dichiarazione oppure un’intervista. In realtà sono dei signor Nessuno che cercano di darsi un tono con un repertorio di palle ben studiate. Le stesse palle che raccontano alle ragazze dell’est. Però già da tempo, in tutto l’est più vicino e più battuto, si è sparsa la voce che gli italiani sono dei “contapalle”. E così i pappagalli oggi migrano ancora più lontano, sempre più ad est. Prima o poi raggiungeranno il Giappone dove verranno immediatamente espulsi: le giapponesi non si fanno infinocchiare da nessun Mr. Nessuno.
Il pappagallo romano giustifica le sue migrazioni nell’est più povero lamentandosi della “stronzaggine” delle ragazze romane. Che le romane siano una cinquecento che si vuole proporre al prezzo di una Ferrari lo sappiamo bene anche noi seduttori, nessuno lo nega.
Ma il vero seduttore si confronta prima di tutto con le ragazze tedesche e con le ragazze scandinave, non con le ragazze più povere dell’ Europa dell’est. O meglio il vero “seduttore democratico” si concede anche alle ragazze dell’ “estremo est” ma si "misura" soprattutto con le ragazze tedesche. La ragazza tedesca s'intende bene di maschi italiani, li conosce e li pesa per quello che realmente valgono, come uomini, non come Visa. Infatti più alcun pappagallo sorvola i cieli della Grande Germania.
Non ha capito un bel niente il pappagallo Daniele quando dichiara al Messaggero: «Qui a Roma è diventato impossibile parlare con una bella ragazza, a meno che non hai vicino una Ferrari. Lì alle donne non importa quanti soldi hai…” .
Signor pappagallo, le donne di quei paesi, specialmente quelle che si lasciano sedurre dai pappagalli, sanno che basta che tu sia italiano per avere molti più soldi di lei, la quale lei guadagna euro 100 al mese. Non le serve alla lei in questione sapere se tu hai la Ferrari, le basta sapere che passaporto hai.
Vi chiederete ora: “Dove possiamo andare noi seduttori per non imbatterci in ragazze contaminate dal contatto con il pappagallo?”.
Gli abbonati Top Secret sanno bene come e dove evitare i pappagalli e le donne che sono state da costoro "contaminate", anche ad est.
Gli altri, se vogliono evitare i pappagalli, possono andare solo nel ricco ovest: Francia (costa azzurra), Germania (centro e nord), Scandinavia, Spagna (meglio il mare del nord), isole greche minori, Turchia mare. Qui il pappagallo va subito in crisi e la scusa delle romane che se la tirano non lo ringalluzzisce più. In quei posti il pappagallo è come un pesce fuor d’acqua: soccombe dopo qualche ora.
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(Lunedì 8 Agosto 2005)
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