Un' inchiesta dell'Università di St. Andrews in Scozia su testorenone e mascellone
La seduzione del mascellone
Ma seduce veramente?
La solita storia del mascellone che seduce tutte, tipo Ridge Forrester della soap americana Beautiful.
La solita storia del mascellone che le seduce tutte nel periodo di fertilità, perché comunica di avere un patrimonio genetico atto a procreare la migliore prole.
La solita storia per riempire le pagine dei media cartacei e per dare notizie curiose nei tg in “orario sciampiste”.
Ma questa volta la ricercatrice scozzese Lisa De Bruine avanza per lo meno qualche dubbio.
Segno di serietà.
|  Mascella di Ridge Forrester |
Secondo noi le simulazioni con il computer non possono mai ripetere le emozioni comunicate dai volti reali in situazioni reali. Provate a pensare alla scelta che voi fareste se vi venissero proposti dei “visi digitali”. Provate a pensare poi se incontrereste quel viso nella vita reale. Concentratevi. Probabilmente quel modello di viso non vi colpirebbe come il viso digitale.
Carlo dice che non sceglierebbe mai un viso digitale di una “nasona” tipo Almodovar. Ma quando la incontra nella vita reale allora gli fa un effetto… “indescrivibile”.
Ma veniamo al nostro mascellone. Non è detto che il mascellone sia un segno di mascolinità ma piuttosto di “primitività”. Neanderthal era mascellone, come Ridge, più di Ridge. Provate a chiedere alle vostre amiche (ma che siano stra..,gnocche, perché le comuni mortali hanno gusti differenti) se il tipo Ridge le attrae. Sarete sorpresi dalle risposte.
Allora. La mascolinità si evince da molti segnali, non solo quelli dell’uomo di Neanderthal. I segnali che contano sono nella TOP SECRET
Mascella di Neanderthal
The Economist (tratto da Panorama del 19/4/2006)
Il fascino (discutibile) del mascellone
Lo dice la scienza: i tipi dall'aspetto virile hanno un sistema immunitario efficiente e potrebbero essere una buona scelta per farci i figli. Lo svantaggio? Sono poco affidabili
Ok ragazze, confessatelo: preferite gli uomini dal fascino rude, al testosterone, o i lineamenti più delicati? E perché?
Da tempo le riviste femminili pongono questa domanda alle loro lettrici, ma ora ci si sono messi, seppur con la dovuta cautela, anche i biologi evoluzionisti.
Il primo gruppo che si è avventurato in questo campo minato è quello di Lisa De Bruine dell'Università di St. Andrews, in Scozia.
De Bruine ha tentato di riconciliare i risultati a volte contraddittori ottenuti in precedenza in un articolo pubblicato negli Atti della Royal society.
È assodato che i volti mascolini (mascella squadrata e tratti rudi, per così dire) sono il risultato di livelli più alti di testosterone. E la ragione evoluzionistica per cui questi lineamenti dovrebbero essere considerati attraenti è che suggeriscono la presenza di un buon sistema immunitario.
Uno degli effetti collaterali meno vantaggiosi dell'essere maschio è un maggior tasso di mortalità, a qualsiasi età, rispetto alle donne.
Ciò è in parte dovuto al fatto che il testosterone deprime il sistema immunitario, rendendo i soggetti con alti livelli dell'ormone più vulnerabili alle infezioni. Quindi un uomo che ha raggiunto la maturità sessuale a dispetto dei suoi alti livelli di testosterone probabilmente è dotato di difese immunitarie particolarmente buone, che può trasmettere ai figli. Questa è la buona notizia.
La cattiva è che un uomo con molto testosterone ha maggiori probabilità di amarvi e poi di lasciarvi; quindi, se intendete mettere su famiglia, è probabile che vogliate farlo con un uomo dai lineamenti più dolci.
Tuttavia, i dati su quale tipo di faccia le donne preferiscano sono ambivalenti.
Il problema individuato da De Bruine è che questa ambivalenza può corrispondere alla realtà (le donne perseguono strategie riproduttive diverse), oppure può trattarsi di un artificio dovuto al modo in cui sono stati condotti gli esperimenti.
In genere si basano su fotografie che vengono manipolate per rendere i volti dei maschi più o meno virili.
Poiché i diversi gruppi di ricercatori hanno utilizzato tecniche diverse di manipolazione, potrebbe darsi che le donne coinvolte negli esperimenti abbiano reagito a qualcosa che in realtà stava nel metodo; e forse avrebbero reagito in modo differente davanti a volti reali.
De Bruine e la sua équipe hanno individuato tre metodi di manipolazione: uno funziona mediante l'estrapolazione delle differenze morfologiche tra i volti di uomini e donne medi, per poi dare forma a un volto maschile; un altro metodo parte da una serie di facce, precedentemente classificate in base alla mascolinità, e dà anche importanza al colore, oltre che alla forma; il terzo metodo si basa sui cambiamenti reali nel volto dell'uomo nel passaggio tra pubertà ed età matura.
Utilizzando gli stessi volti di base, il gruppo di De Bruine ha generato sei versioni: un volto mascolinizzato e uno reso più femminile per ognuno dei tre metodi di manipolazione.
L'esperimento non ha riscontrato alcuna differenza in base al metodo di manipolazione. Davvero le donne preferiscono livelli diversi di mascolinità. Buone notizie per gli imbranati, dunque. Ma non ci sono solo cattive notizie per i «mascelloni».
Studi svolti in passato avevano suggerito che, indipendentemente dalle loro preferenze, le donne sono più attratte da lineamenti mascolini nei periodi in cui sono più fertili; e l'effetto viene potenziato nelle relazioni stabili.
L'evoluzione ha sistemato le cose in modo tale che se una donna tradisce il proprio uomo ha più probabilità di trarne il maggior vantaggio possibile in termini di prole con un buon sistema immunitario, e figli maschi belli come i loro padri.
Ma non ditelo ai vostri mariti.
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Domenica 7 Maggio 2006)
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