Noi sentenziamo e gli altri fanno le statistiche
La Tv fa male alla seduzione
Di tutto di più - meno rai e tv
NO TV YES SEX
Lo diciamo da anni. Chi guarda la tv non può essere un seduttore. Ora lo provano anche le statistiche. Ma chi guarda la tv non può essere un seduttore non solo per i motivi che lo studio in oggetto adduce ma anche per motivi molto diversi che non sono mai oggetto di studio. Perché dietro alla tv ci sono interessi forti che fanno girare molti denari per far campare gli idioti che la fanno e le aziende che obbligano le masse ignoranti a comprare i loro prodotti attraverso la “pubblicità manipolativa”.
La tv propone una realtà che in teoria vuole essere lo specchio della società nel quale tutti si riconoscono e si guardano “al loro specchio”. In parte è vero. Con qualche variazione la tv corrisponde alla realtà della massa, ma non alla “realtà reale”, bensì alla realtà che la massa vorrebbe vivere. Così anche la massa viene truffata dalla tv che ad essa si rivolge e che gli vende sogni irrealizzabili per fargli comprare “prodotti succedanei” alla realtà che gli propina. E’ una grande truffa, vera truffa, legale, legalissima. Solo Vanna Marchi è illegale.
Ma i problemi, i sogni, gli inganni della massa, la sua realtà, vera, verosimile o falsa che sia al seduttore interessa? Per nulla.
Il seduttore “per definizione” non e massa. Il seduttore è un “cane sciolto”, libero pensatore, alla ricerca continua della verità, verità per la seduzione e verità per la vita. Pensate a Giacomo Casanova: sapeva tutto di tutto. Chi poteva manipolarlo? Nessuno, neanche le donne più furbe.
Se provate a non guardare la tv per un anno vedrete automaticamente migliorare le vostre capacità seduttive. Perché entrerete in “sintonia reale con la realtà vera”, senza le interferenze manipolative delle tv. Carlo ha fatto questo esperimento per una anno ed è rimasto meravigliato. Dopo l’esperimento ha ripreso a guardare la tv, “per lavoro”, in quanto a voi deve informarvi anche sul “mondo finto”. Ma ne soffre molto: il lavoro di Carlo, come tutti i lavori, non è esente da dosi di sofferenza.
Ma voi che siete liberi spegnete la tv, leggete della seduzione, della scienza, della filosofia. Viaggiate. Esplorate.
E poi fate seduzione, fate sesso: scienza + filosofia + sesso + seduzione + storia della seduzione + rimorchi + avventure + love stories .
”Di tutto di più - meno rai e tv”.
Ma se tutti spegnerete la tv quelli falliscono? Gli ascolti totali sono in forte calo soprattutto sul target medio/alto. La pubblicità in tv non rende più e non paga.
Ma a noi che ce ne…
(Ansa 15.5.2006)
TROPPA TV E VITA SEDENTARIA RENDONO I MASCHI STERILI
ROMA - Abitudini e stili di vita sedentari, in particolare troppa tv, influenzano la capacità procreativa: e i maschi sarebbero a rischio sterilità anche per l' eccessivo attaccamento a cellulari e computer portatili: è il risultato di una ricerca del centro Artes di Torino, specializzato nella diagnosi e nel trattamento della sterilità di coppia, che ha raffrontato i dati Eurostat del marzo 2006 relativi al consumo di televisione con i tassi di fertilità dei 25 paesi della Comunità Europea.
Meno bambini per colpa della televisione, quindi? Sembrerebbe di sì, e non soltanto perché il tempo dedicato al piccolo schermo spesso viene sottratto ai momenti di intimità. Dal confronto operato da Artes emerge un dato che farà discutere: i paesi in cui si guarda più tv sono quelli in cui il tasso di fertilità è più basso. Polonia (tasso di fertilità 1.23) e Repubblica Ceca (1.22), ad esempio, sono i paesi con i tassi di fertilità più bassi, e registrano rispettivamente medie di 250 e di 214 minuti di televisione al giorno per individuo, tra le più alte in Europa. E l' Italia? Con una media di 245 minuti di televisione al giorno il nostro paese ha un tasso di fertilità di 1.33, tra i più bassi dei 25 paesi dell' Unione Europea.
Al contrario, tassi di fertilità più elevati come quelli registrati in Irlanda (1.99) e nei paesi scandinavi (Danimarca 1.78, Finlandia 1.80, Svezia 1.75) si accompagnano ai più bassi consumi di televisione (solo 184 minuti al giorno per gli irlandesi, ancora meno per i danesi (167), i finlandesi (173) e gli svedesi (162).
Inoltre, dagli stessi dati Eurostat, si evince che nei 25 paesi della Comunità Europea a passare più tempo davanti allo schermo televisivo sono in maggioranza uomini, e questo sembrerebbe confermare l'ipotesi di un legame tra il consumo di tv e la sterilità maschile.
"Anche se non esistono dati precisi spiega il dottor Alessandro Di Gregorio, responsabile del Centro Artes di Torino , stili di vita troppo sedentari, come quello di chi guarda molta televisione, possono essere valutati come comportamenti a rischio, almeno per quanto riguarda l'uomo. Un aumento di pochi gradi di temperatura, infatti, considerata l'alta incidenza di varicoceli nella popolazione maschile, può diminuire la qualità del liquido seminale e alterare la fertilità".
La tv non è però l'unico dispositivo di uso comune ritenuto pericoloso per la vita di coppia e il concepimento. Negli ultimi anni numerosi studi hanno dimostrato come tenere il cellulare in tasca compromette la capacità riproduttiva maschile e Yefim Sheynkin, professore associato di urologia all' Università statale di New York, in uno studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction' ha dimostrato come utilizzare il computer portatile tenendolo sulle ginocchia sia un'abitudine molto pericolosa per la fertilità dell'uomo. "Al di là dell'influenza reale o presunta di questi comportamenti sulla sterilità maschile, resta il fatto che l'infertilità in Italia é un problema di grande portata è la correlazione andrebbe indagata - denuncia Di Gregorio -. Si stima che una coppia su cinque non riesca ad avere bambini. E per tutte queste persone, 500mila circa, le tecniche di procreazione medicalmente assistita saranno l unico aiuto per poter mettere al mondo un figlio".
Ma cosa pensano di questo allarme i protagonisti del piccolo schermo? " vero commenta Michele Cucuzza - che il tasso di consumo della televisione in Italia è molto alto e che abbiamo un basso tasso di fertilità, ma è anche vero che negli ultimi anni le attività sportive e il consumo di palestre sono molto aumentate mentre, al contrario, il consumo di televisione è rimasto stabile. Soprattutto le fasce dei 20-35 enni sono molto più attive di una generazione fa, e questo potrebbe in qualche modo contrasta con i danni di una vita troppo sedentaria".
"Questi dati - sostiene Paola Ferrari, conduttrice della Domenica Sportiva - vanno presi in seria considerazione anche se i rilevamenti Auditel segnalano come qui in Italia siano le donne più che gli uomini ad avere un alto consumo di tv. E' un tratto che accomuna la Rai e Mediaset, spiega la Ferrari, didove la quota femminile sfiora il 57 pc. Due sono le cose : o da noi i maschi sono più attivi che altrove o gli effetti negativi di una vita sedentaria colpiscono anche noi donne, il che potrebbe essere un segnale preoccupante".
"A dire la verità - conclude Klaus Davi - i sessuologi sostenevano che trasmissioni come Porta a Porta facevano nascere più bambini... Il dato evidenziato da Artes è inconfutabile, ma è anche vero che un telespettatore su tre oggi consuma tv facendo movimento, soprattutto le donne. La tv è diventata una sorta di radio 'visiva' almeno per le donne e gli adolescenti. Credo che i contenuti contino. Gli effetti psicologici di un talk come quello di Vespa sono diversi da quelli di un film violento consumato magari a letto".
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Martedì 16 Maggio 2006)
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