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Arrivano le telecamere per i clienti della prostitute

Prostituzione all'italiana

La prostituzione non è vietata ma è proibita!



L'antico mestiere

Cosa ha a che fare la prostituzione con la seduzione? Niente. Ha a che fare con l’anti-seduzione nel paese dei seduttori. E’ divertente (se non ti incazzi) analizzare come viene affrontato il problema della prostituzione in Italia. Tutti i problemi in Italia vengono affrontati politicamente in maniera divertente e “creativa” (se non ti incazzi) , da fare invidia a qualsiasi repubblica delle banane. Ma questa non è una repubblica delle banane, è la Repubblica degli Spaghetti. E’ di attualità la decisione di installare telecamere per filmare i clienti sui “viali della prostituzione” della capitale! Ma sempre via libera alle prostitute!

Analizziamo la “faccenda” iniziando dalle dichiarazioni dei “nostri”.

Il prefetto Serra (in linea con Maurizio Costanzo!) dichiara:
“Oggi come allora mi ripugna l'idea che lo Stato, attraverso le licenze d'esercizio, si faccia in qualche modo mezzano dei suoi cittadini”.
(la Repubblica).

Serra e Costanzo preferiscono forse gli sfruttatori albanesi che uccidono? E perché? Noi preferiamo uno stato che regolamenti e garantisca la sicurezza, non solo che rubi ai cittadini per dare ai politici. Si può?

Ma poi il prefetto dichiara senza ipocrisie (e bisogna dargliene merito): "In Italia si fa questo ragionamento: la prostituzione non è reato, è un fatto privato e pertanto non la regolamento, ne proibisco l'esercizio nelle case, ma non mi assumo la responsabilità di dire dove si deve svolgere. Con la conseguenza che nei fatti si finisce per esercitarla in strada". Bravo prefetto.


Il ministro degli interni Amato dichiara:
(intervista a la Repubblica 8 ottobre 2006)

Domanda.
Legata all'immigrazione clandestina, c'è la prostituzione. Strade di periferia invase da nigeriane e ragazze dell'Est. In un trionfo dell'ipocrisia del quale a farne le spese sono solo le schiave del sesso. Ma non sarebbe il caso o di riaprire le case chiuse o di punire anche i clienti?

Risposta.
«Non ho alcuna obiezione a prendersela con i clienti. Quando si cita la privacy a difesa di uno squallido maschio che gira per la Salaria alla ricerca di ragazze dalle quali ottenere a pagamento ciò che non sa ottenere altrimenti, beh, della sua privacy mi interessa ben poco».

Nostra opninione.
Ha ragione il ministro quando non vuole difendere lo squallido maschio che cerca di “ottenere a pagamento ciò che non sa ottenere altrimenti”. Ma il ministro resta il solito ipocrita (ex fedelissimo del tangentaro Craxi) quando non affronta il problema ed evade con questa ovvia risposta.
Il problema è: la prostituzione in Italia è vietata oppure non è vietata?
La si vuole vietare oppure “ni”? La si vuole regolamentare oppure “ni”?
Siamo alla solita “cosa all’italiana”. Dopo il film “Matrimonio all’italiana” bisognerebbe girare il film “Prostituzione all’italiana”.

Il mestiere moderno


L’ipocrisia di questo paese non ha pari al mondo.
Nei paesi civili la prostituzione è legale oppure è illegale.
In Italia non è legale e non è illegale! Le prostitute non possono essere perseguite. Se vi capita di passare per via Cristoforo Colombo a Roma ed “allungate l’occhio” non è raro vedere la scena seguente: le forze dell’ordine illuminano con i riflettori una macchina appartata, fanno scendere la prostituta e la lasciano andare senza neppure chiederle i documenti, fanno scendere il cliente e gli controllano “i peli nel culo”! Non siamo riusciti a fotografare le scene per la distanza e la mancanza di luce. Se qualcuno di voi ci riuscisse ci invii le foto e le pubblicheremo. Nessuno può censurare Seduction.net.

Alcuni pensano che il giro di soldi che gravita intorno alla prostituzione arrivi a finire attraverso qualche labirinto segreto (in percentuale) in mano alla nostra “politica”. Per dare denaro nero bisogna lasciar creare denaro nero.
Questo atteggiamento di finta tolleranza non si spiega altrimenti. La prostituzione non la si vuole legalizzare altrimenti non ci sarebbe criminalità e denaro nero (che passa facilmente di mano in mano) e non la si vuole vietare altrimenti ci sarebbe una fonte in meno di denaro. Alcuni sostengono che gli stessi politici dei paesi che esportano prostitute chiedono ai nostri politici una certa “tolleranza” come condizione per rispettare i flussi ufficiali di immigrazione. Altri dicono che ci sia un vero e proprio passaggio di soldi in cambio di “tolleranza”. Non si tratterebbe di un passaggio diretto fra politici e politici ma fra criminalità organizzate (per conto dei politici) che ripagherebbero in “altra maniera insospettabile e non collegabile” i nostri politici. Potrebbero sembrare ipotesi di “fantapolitica” ma conoscendo i nostri politici sono verosimili. Non siamo mica in Danimarca. Noi comunque queste ipotesi non le “certifichiamo” perché non sono provabili, ma ve e riveliamo per dovere di informazione.

Secondo un’altra tesi la prostituzione in Italia non viene vietata altrimenti aumenterebbero gli stupri e le violenze sessuali. Ma non viene neppure legalizzata altrimenti il Vaticano si incazzerebbe a morte e manderebbe i politici e gli elettori all’inferno. Non verrebbe vietata anche perché i preti e i politici, soprattutto loro, vanno a puttane, ma non vanno con quelle di strada perché rischierebbero lo scandalo ad un eventuale controllo di polizia.

Da tutte queste considerazioni nasce l’esigenza ipocrita di perseguitare la prostituzione stradale, che non la si può specificatamente vietare, ma che da fastidio alle famiglie di elettori e nel contempo non serve né ai preti né ai politici.
In sostanza si dice al ragazzotto: “vai a puttane invece di stuprare, qui non è vietato, ma non ti fare beccare per strada”. Sembra che il ministro Amato non consideri squallido il maschio che cerca di “ottenere a pagamento ciò che non sa ottenere altrimenti”, se costui va a puttane nelle case private oppure nei locali di streep. Non ne parla. Cosa ci si potrebbe aspettare di diverso dal fedelissimo di Craxi?

Per concludere ecco la situazione attuale della prostituzione in Italia:
la prostituzione in Italia non è vietata, le prostitute non possono essere perseguite. Il cittadino però non può andare a puttane. Non è vietato andare a puttane ma se il cittadino va a puttane è punito con vari stratagemmi! Siamo nello stato degli stratagemmi.
In vera sostanza la prostituzione non è vietata ma è proibita, con una sanzione molto “creativa”.
This is Italy!




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(Lunedì 9 Ottobre 2006)


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