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Carlo risponde ai lettori

La grande seduzione

Silvio ha conquistato la bella copia di Naomi Cambpel



Inviato: martedì 28 novembre 2006 15.40
A: carlo

Caro Maestro,
ho appena fatto il bonifico per il secondo anno. Grazie per il premio fedeltà. ([---]e' il mio vero nome, quello che compare sul bonifico). Il prossimo anno cercherò di essere puntuale.

Dopo gli ultimi sviluppi devo necessariamente ricorrere alle tue conoscenze.
Dunque. Si tratta di una ragazza che rientra a pieno diritto nelle categoria delle “stra”. Una ragazza di colore, senegalese trapiantata in Canada. In confronto Naomi Campbell sembra Rosi Bindi. Sedotta un anno e mezzo fa in India, a Mumbai in una di quelle settimane piene di pioggia, fango e odori. Lei era lì per uno stage con una multinazionale. Anche io, ma sarei rimasto solo per una settimana. Un numero impressionante di “senza speranze” la seguivano come una muta di cani da tartufo (tutte le nazionalità rappresentate). E' stato tutto naturalissimo e bellissimo. Mi sono tenuto a distanza per colpire nei momenti che ritenevo strategici. Anche indirettamente. Alla fine, ad esempio, mi ha detto: “Mi ha colpito come ti sei rivolto a Guillame, gli altri fanno tutto quello che dice lui”. Tale Guillame era un francese affetto dalla sindrome del “Boy Scout”: vuole avere tutto sotto controllo, organizzare serate, uno di quelli che si da da fare per raccogliere i documenti per i visti, biglietti aerei etc etc. Io ho liquidato subito la faccenda il primo giorno: “Ascolta, siamo grandi abbastanza non ci serve un tutore.” (sapevo che lei avrebbe ascoltato la conversazione).

Dopo un'entrata del genere ho ritenuto opportuno alternare comportamenti sicuri in pubblico (sempre senza risultare artificiale ovviamente) con toni molto più caldi e confidenziali in privato. Ma il tempo stringeva veramente. L'ho baciata l'ultima sera: “Voglio vedere se veramente sai di cioccolata”. La mattina dopo lei non voleva che andassi, e' stato un momento molto intenso.

Per un anno abbiamo scambiato qualche mail ma molto di rado.
Il distacco sul punto [---] aveva creato una sorta di [---] molto [---] tanto che a maggio scorso, quando mi disse che stava tornando in Canada con la Swiss gli ho chiesto di fare stop over Zurigo (io ero a Ginevra). Così ci siamo visti per un giorno. Mi ha detto che si vedeva con un francese conosciuto in India e questo gli creava problemi. Si sentiva in colpa. Io non ho forzato. Si vedeva comunque che tra noi tutto sembra essersi fermato a un anno prima: una fortissima attrazione.

Dopo la necessaria premessa vengo a parlare di attualità.
Lei, durante le telefonate, che dopo il suo rientro in Canada si erano fatte più frequenti, dice che gli avrebbe fatto piacere rivedermi. E io non me lo faccio dire due volte: colgo l'occasione di una conferenza a San Diego per fermarmi a Montreal la prima settimana di Novembre. Da subito capisco che lei cerca di tenere a freno una forte attrazione fisica, sempre per via del francese, che ancora esiste (ma in Francia). Capitola dopo pochi giorni, ma è molto combattuta, non sa che fare. Alla fine sembra decidersi: lo chiama al telefono e gli parla di me. Poi mi dice che a giorni era previsto un suo viaggio da lui, che quindi sarebbe andata per parlargli e chiudere la storia. Dice “Je t'aime”, “da ma la nope” (in dialetto Wolof) e aggiunge che non lo dice facilmente, a lui non l'ho mai detto. Va bene.
Poi viene il bello. La sua famiglia e' musulmana. Io non lo sospettavo (e scusate se non ho ben chiaro la geografia antropologica dell'Africa sub sahariana). Che per lei e' una cosa grossa: “A big commitment”. Così mi spiego il suo rifiuto della penetrazione convenzionale, e la difficoltà, vivendo con la madre e i fratelli, a trovare una scusa per pernottare nel mio appartamento a Montreal: il “concubinage” non e' ammesso. Anche in questo caso non faccio alcun tipo di pressione. Vola in Francia ad incontrarlo, durante la permanenza mi manda messaggi dicendo che gli manco e che questo la rende nervosa. Al ritorno addirittura mi chiama dall'aeroporto perché vuole sentire la mia voce. Il girono dopo: <>. Dice che vorrebbe informarsi per farsi trasferire nella città mia prossima destinazione. Mi sento tranquillo. Tre giorni fa tutto cambia. Mi chiama.

Mi racconta del loro incontro in Francia. Gli ha raccontato tutto. Lui ha avuto una reazione che non si aspettava. Prima è andato su tutte le furie, poi si e' calmato e gli ha dichiarato che non vuole perderla assolutamente e che è disposto a tutto. E' pronto a convertirsi per sposarla. Vuole che lei sia la madre dei suoi figli. Quindi non è più sicura di nulla. Dice che di una cosa e' certa: quello che ha provato con me non lo ha mai provato in vita sua. <>. Però con lui vede una possibilità di “settle down”. Ha paura dei sentimenti troppo forti. Non vuole più soffrire per amore (come successo in una storia precedente). Dice che io gli ho fatto crollare tutte le difese e i suoi convincimenti. Al francese gli ha concesso poco e nulla mentre con me e' passione pura. Ma... non è più sicura di nulla. Pensa e ripensa. Non vorrebbe far soffrire nessuno per la sua decisione. La sento distante.

Che faccio? Potrei tornare a Montreal a breve. Per dirle cosa?. E
nel frattempo, come gestisco il rapporto telefonico?
Mi rendo conto che la questione va inserita nel background culturale. Nonostante loro siano una famiglia per molti aspetti emancipata, rimane un forte condizionamento. E' questo che lei sente, più che un vero e proprio convincimento religioso (io sono assolutamente laico e lei lo sa). Se ne rende conto ma non ha mai intrapreso un percorso di affrancamento.
Spero di essere riuscito a dare tutti gli elementi. Ovviamente se hai bisogno di altre informazioni prima di pronunciarti fai pure.
Ciao e grazie

Silvio

Il Seduttologo risponde:

Bella storia anche interessante. Sembra un racconto, un bel racconto.
Bei viaggi, belle atmosfere. Mi hai fatto rivivere la seduzione in India.
Ho vissuto a Delhi e Bombay per sei mesi (6 soggiorni di 1 mese) e non posso mai dimenticare le atmosfere della seduzione fra stranieri in India. Ma io allora ero specializzato in tedesche, anche in India. La Lufthansa faceva sosta di una settimana nel mio albergo. Mi capisci?

Ora sei capitato nel momento giusto. Anche io ho una storia con una ragazza mussulmana! [---]!. Mi stanno piacendo molto queste bellezze arabe. La tua stra…gnocca che fa scomparire Naomi Campbell non è un’araba ma è mussulmana.

Ti garantisco che le ragazze mussulmane sono le più passionali del mondo, di tutto il mondo. Le ragazze mussulmane sentono “a sangue” e spesso non riescono a controllarsi. La religione dice no ma la passione dice si.
“La carne è debole”, non solo per i cristiani.

E’ difficile capire l’anima mussulmana per un italiano, abituato alle italiane che si lasciano sedurre solo “razionalmente. Tu sei un seduttore e la mussulmana "sbrocca" facile.
Con le ragazze mussulmane non c’è bisogno di tecniche di seduzione, c’è bisogno di un seduttore. Sono tutto fuoco e passione e non sanno calcolare razionalmente.

E’ difficile che la tua stra… gnocca riesca a soffocare la passione se tu, da parte tua, riesci a mantenerla viva. Anche se dovesse “fermarsi” con il francese (per convenzione) non ti dimenticherà mai.

Non ti consiglio di insistere come fa il francese. Certo che questo è un francese atipico. Di solito i francesi non fanno gli zerbini.

Ti dico cosa devi dirle. Ha funzionato per me e spero che funzioni per te. Dille: “[--- --- --- ]!. Oppure usa altre parole più in tono con la situazione, che tu conosci meglio di me, ma con lo stesso principio :”[---]”.

Poi aspetta quello che succede. Forse aspetti un giorno o forse un anno. Ma è la tipa tua.

Allah è grande, così vuole Allah.

Immagine
Una bellezza mediterranea
Non è la Bellucci ma una delle tante belle copie



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(Venerdì 1 Dicembre 2006)


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