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Lettera motivazionale

Donne e buoi dei paesi tuoi

"No grazie" risponde Francesco



Inviato: sabato 10 febbraio 2007 15.46
A: carlo@seduction.net

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Lettera motivazionale:


C’è un proverbio che dice “donne e buoi dei paesi tuoi”. Io rispondo “no grazie”, ed è questa la motivazione che mi spinge a scriverti.

Devo, per correttezza, premettere che sono iscritto all’ordine dei giornalisti, anche se non esercito la professione, a parte qualche sporadico articolo sul tema dell’automobile. O almeno quello che mi concedono di scrivere. Diciamo che ho una certa avversione a farlo perché quella che io vedo come una passione (l’auto), in Italia sembra essere solo il prolungamento del membro di molti maschi. Per non parlare di un dossier che avevo preparato sul settore e che mi è stato bollato come “scomodo” politicamente. No, a me piace dire come la penso.

Sono giovane (2[] anni appena compiuti) e ho avuto la fortuna di viaggiare molto e di avere una famiglia che mi distogliesse dalla superficialità dell’ambiente romano che mi circonda (i soldatini” pariolini, ad esempio, tutti vestiti uguale e senza personalità). Soprattutto ho avuto la fortuna di fare un viaggio a Berlino nell’estate 200[]. Da lì ho dato un cazzotto al guscio di provincialismo che questo paese ci avvolge attorno con le sue televisioni e i suoi giornali frivoli. Ho cominciato a sentire il forte bisogno di informarmi di più su ciò che mi circonda e a intraprendere un percorso di vita diverso. Assolutamente per scopo personale e non di divulgazione.

“Va dove ti porta il cuore”. Questo è un aspetto importante credo per tutti quanti. La donna ci deve appagare, sia in quello che diamo che in ciò che riceviamo. L’Italia dovrebbe essere il paese del sole e invece da noi le ragazze sono vere e proprie “sòle”, imbronciate e preziose oppure noiose. E a quelle a cui abbonda invece il riso, che sia sinonimo di stoltaggine?
Esistono anche persone interessanti, ma purtroppo vengono rovinate da quelli che tu giustamente definisci “i pappagalli”. Non resta altro che l’estero e non solo per la bellezza.

Qui vengo al motivo per cui mi voglio iscrivere alla Top Secret. Credo che ogni paese, ogni singola città, abbia le sue caratteristiche. Come le tue esperienze hanno dimostrato, la ragazza di Monaco è diversa da quella di Berlino e di Francoforte. Io stesso l’ho notato nelle prime due città. Però mi manca l’iniziativa, sono una persona abbastanza timida e anche fortemente condizionata dalle esperienze avute qui. Talvolta, poi, le straniere alzano un muro con noi italiani (a ragione…).
Le ragazze con cui, però, sono riuscito ad andare oltre, mi hanno lasciato emozioni indelebili.

Penso che possa trovare nella Top Secret una via da percorrere con calma, per arrivare a conoscere meglio me stesso e soprattutto “le altre”. Non voglio arrendermi alla società dell’apparenza né sotto l’aspetto lavorativo né tantomeno su quello sociale. Cerco sostanza.

Francesco [---]

P.S.: in caso di accettazione della mia domanda, volevo sapere che tipo di documento serve per provare la mia qualifica di studente universitario.

Domanda accettata

Caro Francesco,
si vede che lo scrivere è il tuo mestiere. Non ho dovuto fare nessuna correzione alla tua lettera!
Sei stato onesto ed hai dichiarato di essere giornalista: ti applico la deroga perché capisco bene che non hai alcun interesse a divulgare la Top secret.

Ovviamente sei dei nostri, si capisce immediatamente, e con una lunga carriera davanti a te.
Sai anch’io sono un “ex pariolino pentito”, svegliatosi ai primi soggiorni all’estero che cambiano la vita ed il modo di vederla.
Ora penso a quanto sia stato pirla. Cercavo addirittura di omologarmi ai gusti delle ragazze paroline! Che pirla!
Le ragazze parioline si considerano “snob” ma non sanno che il termine viene dal latino e significa “sine nobilitate”. Lo snob è un arrampicatore sociale che disprezza i suoi pari per elevarsi ad un rango superiore. Le ragazze paroline sono delle finte gnochette gne gne (finte ricche) che vorrebbero apparire come vere ricche “perbene”. E’ uno squallido teatrino. Ma ogni tanto qualche gnocchettina gne gne “svolta” con il pirla di turno (qualche volta anche vero ricco). Le altre, prima o poi, devono accettare la dura realtà: “sine nobilitate”, e tanta merda.

Tu sei “aperto alla seduzione” perché hai già fatto esperienza su quanto sia importante l’ambiente e la cultura locale. Ogni città ha una diversa logistica di seduzione e diversi meccanismi di seduzione. Fra un paese e l’altro c’è ancora un abisso, anche fra paesi confinanti, malgrado la globalizzazione. I comuni mortali invece pensano che “tutto il mondo è paese”. Per i comuni mortali è meglio rimanere al paese loro, magari cercare casa al quartiere Parioli e guardarsi la tv con “la parolina della loro vita”. Ad ognuno il suo!

Benvenuto fra i veri seduttori.

Ps.: Per lo status di studente basta una semplice ricevuta delle tasse universitarie oppure copia del libretto.



Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Mercoledì 14 Febbraio 2007)


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