Un fotografo va in galera per "sex for work".
Erano tutte consenzienti!
Italiane tutte puttane?
Più di 300 ragazze italiane hanno accettato lo scambio
La posizione che si insegna nei "casting" | La notizia è uscita su tutti i giornali: un fotografo agente di modelle di Palermo è stato arrestato perché denunciato da una aspirante modella per “sex for work”. Sembrano i soliti fatti del mondo delle veline o della tv in genere. Ma c’è di molto più interessante che i media ovviamente non sottolineano.
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Oltre alla ragazza che ha denunciato il fotografo “sex for work” (non è chiaro se questa abbia rifiutato o accettato le avances!) nell’agenzia sono passate altre 300 ragazze. Dalle registrazioni delle microcamere installate dalla polizia sembra che le ragazze “aspiranti veline” fossero quai tutte consenzienti! Tutte italiane e tutte consenzienti, meno una, forse.
Ne emerge un quadro drammatico.
Mentre la seduzione italiana è la più problematica del mondo e le ragazze carine se la tirano alla grande facendo anche le verginelle con il compagno di scuola, quando si parla di mondo dello spettacolo le medesime ragazzine sono "no problem": in 3 secondi giù le mutandine e le prestazioni sessuali si danno con il massimo "impegno professionale".
E nessuno si azzardi a dure che tutto il mondo è paese.
In Germania, in Francia ed in Scandinavia non esiste niente di simile e se lo racconti non capiscono di cosa parli. Ma se dice che parli dell’Italia (che finalmente tutti conoscono come il paese della corruzione e delle tangenti) allora capiscono. In Europa ci hanno messo molti anni per capire che cosa sono le tangenti d’Italia e ora cominceranno anche a capire cosa sono le puttane d’Italia.
Non è vero che tutto il mondo è paese.
Il paese delle puttane è questo.
la Repubblica.it 7.3.2007
Le aspiranti modelle erano per lo più consenzienti ad accettare le avances e a consumare sul posto un rapporto sessuale. In un caso, lo stesso copione si è ripetuto con una minorenne, di 16 anni.
… osserva il gip, "ha disvelato una realtà se è possibile ancora più preoccupante, ovverossia la spregiudicatezza di talune ragazze minorenni, disposte a tutto, bruciando in un solo colpo la propria adolescenza, pur di perseguire certi scopi e coronare quei sogni vuoti alimentati da certa televisione e carta stampata". La sedicenne aveva acconsentito a un rapporto sessuale, e, in quanto minorenne, aveva anche consegnato al fotografo un documento firmato da suo padre, che lo autorizzava a gestirne l'immagine e l'attività di modella.
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(Giovedì 8 Marzo 2007)
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