L'opinione dei Seduttori
Italiane tristi e bigotte
Il lettore in cattedra
Inviato: domenica 28 gennaio 2007 21.13
A: carlo@seduction.net
Dear Mr. Della Torre,
Le scrivo per dirLe che apprezzo gli articoli sul suo sito, forse quelli sulla situazione politica ed economica in Italia più che quelli sulla seduzione (che comunque fanno aprire gli occhi).
Sto facendo un Master in [importante paese dell’Unione] al momento e valutando le mie alternative.
Sono infatti un po' deluso dall'Italia per come la gerontocrazia abbia incatenato la creatività innata degli italiani e la loro volontà. Credo che sinceramente la gente ne abbia abbastanza del sistema nepotistico e di favori che vige, ed io non penso di voler farne parte perché di natura sono indipendente e non voglio dover niente a nessuno per quello che ottengo a livello di carriera.
Essendo italiano solo per metà avendo avuto la conseguente fortuna di avere viaggiato e appreso le lingue, mi sento a mio agio all'estero, con rammarico più che in Italia dove ho vissuto tutta la vita. Ho amici italiani, ma dal punto di vista del lavoro e della vita sentimentale ho avuto non molto (curriculum a raffica per mesi in tutta Italia, e poi primo lavoro trovato in [regione dell’Unione] per puro caso).
Riguardo alle donne, beh, penso che in Italia non perdano tempo a farsi una cultura o anche semplicemente a sviluppare un po' di personalità perché tanto non ne hanno bisogno.
Tanto i fessi che si gettano su qualsiasi essere di sesso femminile, solo per questa sua caratteristica, abbondano! Allo stesso tempo sono troppo bigotte per avere avventure di una sera... quindi una fregatura sia per il corto che per il lungo termine!
La maggior parte delle donne che vedo (a Milano) quando torno mi sembrano molto tristi, una cosa che non avevo notato prima: qui è difficile trovarne una non amichevole (sono nelle midlands) e un po’ più spensierata.
Spero che tratterà ancora il tema della chiesa cattolica e della sua influenza sulla società italiana, secondo me di grande importanza.
Quando avrò il desiderio di investire nel suo corso, le chiederò volentieri di accettare la mia domanda.
Le chiedo per favore di omettere il mio nome e località se volesse mai pubblicare questa lettera.
Continui sempre il suo buon lavoro
Con cordialità
[lettera firmata]
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(Giovedì 8 Marzo 2007)
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