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Carlo risponde ai lettori

Italiane all'estero

Facili per necessità ma non reggono la concorrenza



Inviato: sabato 10 marzo 2007 16.05
A: carlo@seduction.net
Oggetto: lo stato delle cose.

Carissimo Carlo,
mi permetto di darti l'appellativo di "Carissimo" pur non conoscendoti perché come tutti i tuoi lettori condivido in pieno le tue opinioni e teorie non solo sull' universo femminile ma anche e sopratutto sullo stato delle cose in Italia; parlo della società, del mondo del lavoro, dell'economia etc.. ho apprezzato molto la tua risposta alla lettera di un lettore intitolata "Gli Italiani a Pecorina , I papi sul trono" e sono completamente d'accordo con Tè l'Italia è malata da secoli malata di mentalità mafiosa che purtroppo condiziona ognuno di noi a tutti i livelli anche e sopratutto nella seduzione perché come tutti sanno IN ITALIA SE NON TI INTRODUCONO NON SEDURRAI MAI (realtà dà Tè già comunicata nell' intervista a Radio 24) se ti capiterà mai di sedurre riscotendo successo sarà sicuramente con una ragazza straniera immune da questo germe.

Ho passato due anni all'estero (Irlanda) studiando e lavorando per importanti aziende e da quando ho fatto rientro in Italia lo scorso luglio non riesco più a capire certe situazioni che prima erano così ovvie essendo totalmente indottrinato sin dalla nascita dalla società italiana del centro-sud Italia dove ho vissuto da sempre.

In quanto alle donne qui in Italia e sopratutto a Roma ho personalmente elaborato la mia teoria e gradirei tanto sapere Tù cosa ne pensi e se sei d'accordo: Io penso che le donne in Italia soffrono una condizione d'inferiorità rispetto alle loro simili di paesi civili e ben sviluppati questo in tutte le sue sfaccettature: sul lavoro, in famiglia, in società e ciò le rende frustrate e insoddisfatte in continua competitività con l'irragiugibile mondo gli uomini che dominano da sempre ognuno degli scenari indicati poc’anzi quindi nel momento in cui si tenta un approccio seduttivo con loro devono far pagare tutto questo malessere al malcapitato di turno nei modi che tutti purtroppo conosciamo.

Come Tù ben sai tutto ciò non capita assolutamente all'estero infatti se incontri un italiana che vive o è in vacanza nel paese in cui ti trovi in quel momento non si sogna di fare tutte le "scene" che sfoggia con fierezza in Italia questo perché la "competition" con il mercato locale è pressante allora si svendono qua e la...

In conclusione tra poche settimane riprenderò in mio cammino verso nazioni civili e immuni dal germe della "terra dei Cachi" considerato che tra l'altro a quasi 28 anni suonati dopo aver conseguito risultati brillanti negli studi e aver lavorato per ben cinque multinazionali diverse sono disoccupato da circa un mese e mezzo in quel che Tù stesso definisci "il Brutto Paese".

Ti terrò sicuramente aggiornato sulle mie mete con accurati reportage!

Un saluto con stima

Daniele
PS: veritiero e corretto il reportage su Riga ci sono stato per cinque giorni a marzo 2006. Non sono però d'accordo sulla nomina di noi italiani solo come puttanieri dipende sempre chi è il seduttore che si reca in loco...

Il Seduttologo risponde:

Caro Daniele,
Fra noi seduttori ci si capisce al volo e giungiamo alle medesime conclusioni.
Ho sempre “predicato” che le donne forti dei popoli forti, che contano ed hanno sempre contato, sanno quello che vogliono, non soffrono complessi e scelgono con determinazione il seduttore senza i “si, no, non lo so, forse”.
Parlo delle tedesche, delle francesi, delle russe, e delle americane. Anche se i criteri di scelta del seduttore ideale sono diversi. Per le tedesche è il tipo completo, per le francesi il tipo colto, per le russe (quelle in patria) il tipo attraente, per le americane il tipo “fisicaccio”. Alle donne forti dei popoli che contano possiamo aggiungere (nella scelta del seduttore) le donne che appartengono ai piccoli popoli che sono sempre stati un esempio di civiltà e progresso culturale. Parlo delle scandinave, e delle nord europee in genere. Alle scandinave piace di solito il tipo diverso e trasgressivo (anche repellente), alle nord europee il “tipo preciso”.

Le italiane non appartengono né ad un popolo che conta né ad un popolo esempio di civiltà. La tua analisi è giusta, soffrono di molti complessi. Ma questa è solo una delle cause della nostra seduzione nazionale malata. Ce ne sono anche tante altre delle quali parliamo in altre lettere, non ultima la legge della domanda e dell’offerta (quantitativa e qualitativa).

Fai bene a vivere all’estero. Hai una migliore qualità della vita sotto tutti gli aspetti più importanti. Gnocca & Carriera non sono aspetti minori. Già la metà dei miei abbonati vivono all’estero. E sono tutti contenti.. Chi più e chi meno, dipende dal paese e dal soggetto. Ma nessuno meno contento che in Italia!

Mi dici che le italiane all’estero sono più facili per la presenza della forte concorrenza sul territorio. Lo sono anche per la mancanza del giudizio sociale dei loro amici compaesani. Le donne più represse sono sempre le più trasgressive quando nessuno le vede. Conosco delle storie incredibili di italiane che pubblico sulla Top secret. Noi potremmo goderci il lato positivo di questo meccanismo di “repressione = desiderio = seduzione”. Ma che le italiane all’estero siano meno problematiche ci interessa poco. Essendo le straniere anche molto più belle che ce ne facciamo noi di un’italiana all’estero?

Ps. Nel tuo ps. mi sottolinei che le brutte nomine non danneggiano noi seduttori. Questo è vero. Ma quando parti svantaggiato per un pregiudizio radicato nelle menti femminili devi faticare il doppio per dimostrare chi sei veramente. Un esempio: un americano a Bratislava seduce in discesa, un italiano in salita.
Spero un giorno di averti come abbonato. Sei uno dei nostri.
Carlo



Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Martedì 27 Marzo 2007)


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