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Carlo risponde ai lettori

La seduzione dei play boy anni '70

Si giocava su meccanismi ambientali. La vera storia di Gigi Rizzi



Inviato: lunedì 21 maggio 2007 18.04
A: carlo@seduction.net
Oggetto: cosa ne pensi

Caro Carlo,

sono Alex ti seguo da diversi anni, ti voglio ringraziare per quello che fai, dici e rappresenti.

Ti volevo chiedere cosa ne pensi di uno come Gigi Rizzi è un vero seduttore o è solo uno sfigato come tanti cocainomane.

Tutto fumo e niente arrosto?

P.S mi fido solo di quello che dici tu.

Cordialità,

Alex

Il Seduttologo risponde:

Non ne penso bene.
Non è mai stato un seduttore ma un “localaro” al posto giusto al momento giusto.

I Play boy (pay-boy) degli anni '70 non erano seduttori ma localari nell'era d'oro di locali. Tutta la seduzione si giovava nel locale, prenotando il tavolo più in vista e pagando conti milionari. + il ristorante di moda + spyder +. Fine.

Gigetto era uno che faceva il disc jockey negli anni d’oro dei disc jockey . Fu il primo e il più famoso disc jockey della dolce vita romana, niente di più.
E’ diventato famoso perché lavorava nella discoteca più famosa di Roma (Number One) quando Roma era la città più famosa del mondo. A quei tempi le star internazionali venivano a Roma per divertirsi giocando “alla dolce vita”. Andavano tutte al Number One. E Gigi Rizzi era il number one del Number One.

Anche tu sul “podio giusto” al momento giusto non saresti stato da meno di Gigi Rizzi (forse). Inoltre essendo il Rizzi un tipo abbastanza cretino (geneticamente) rendeva (in seduzione) facendo focalizzare l’attenzione emotiva quando era sul podio della musica (si sa che la musica provoca forti emozioni e lui su quel podio era la fonte di tutte le “emozioni ambientali”). Come un re nel suo palazzo: glieLa vogliono dare automaticamente tutte le cortigiane. Non deve essere un seduttore.

Diventò famoso facendosi Brigit Bardot, e tuttora sopravvive di rendita su quella “preistoria”. Non fu un banale “colpo di culo”. Era abbastanza logico che la schizzata ed incocainata Bardot si facesse scopare anche dal number one del Number One. “Quello” mancava nella sua lista, anche “quello” si voleva fare. Quella “love story” lo fece incoronare dalle riviste dei “pupazzi gossip” a play boy (pay-boy) internazionale, egregio rappresentante della dolce vita romana. Con le copertine patinate sotto il braccio il Gigetto si allargò in Costa Azzurra, ormai il gioco era fatto. Le donne andavano a lui per cazzeggiare e alcune per darglieLa, Gigetto era diventato la “scopata status symbol”.

Devo però riconoscergli un certo talento nel muoversi bene nel “rimorchio discotecaro”: quello era il suo lavoro e quindi l’ambiente acquatico in cui nuotava meglio.
Non era però in grado di far nessun rimorchio stradale e neppure nelle situazioni di vita quotidiana dove non fosse riconosciuto. Alcune mie amiche “anziane” lo consideravano un mito, ma soprattutto perché decideva chi poteva accedere ai tavoli migliori dell’Olimpo della seduzione che era allora il Number One. Chi sedeva al tavoli migliori del Number One contava, chi non entrava al Number One non era nessuno. Gigetto aveva di conseguenza un certo “potere di seduzione”. Gigetto si comportava anche da bravissimo pr con tutti i Pip (per il popolo leggi vip, ndr).

Non voglio raccontarti le sue storie fallimentari. Perché ora mi fa un po’ pena. Mi mette ansia e tristezza. Sta con una cessa argentina stagionata. L’ho visto fare le comparsate sulle tv italiane e fare il pupazzo sulla tv spagnola e mi ha fatto pena. Uno che ha vissuto solo di finta seduzione e di foto sui rotocalchi non può sopravvivere senza apparire. E in sintonia con la sua filosofia “appaio quindi esisto” si presta a fare qualsiasi cosa, a sparare qualsiasi cazzata, anche la più patetica. Spero di non fare anch’io la stessa fine.

Una fine molto più triste di quella di Giacomo Casanova. Casanova era un “genio seduttore” di grandissimo talento e di smisurata cultura e la sua triste fine non è stata provata. Ma ora stiamo confrontando un insetto con un leone. Fermiamoci qui.

Ti ho rivelato il segreto della seduzione di Gigi Rizzi, che nessuna rivista gossip mai dirà. Perché “quelli” hanno bisogno anche di un “vecchio pupazzo”. Per far sognar anche le vecchie casalinghe. La triste fine di Gigetto il disc jockey viene così spietatamente data in pasto alle sciampiste, a quelle "antiche". E' roba per loro. Solo per loro.



Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.




(Domenica 3 Giugno 2007)


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