Consigli anti-shopping
Gli zoccoli anti-seduzione
Le donne contagiate dalla moda "a pecora" dovranno rinunciare alla seduzione
Gli zoccoli anti-seduzione
Dopo le “scarpe fagottino” che hanno devastato per lunghi anni la seduzione delle italiane gli stilisti dell’anti-seduzione ci regalano qualcosa di peggio: gli zoccoli ospedalieri!
Speriamo che non attacchino. Noi seduttori le donne con gli zoccoli da ospedale non vogliamo neppure vederle da lontano. Solo da vicino, quando stiamo in corsia con la gamba che si è rotta durante la settimana bianca.
Per strada, agli aperitivi, in ufficio, sulla metro, nei party, gireremo lo sguardo altrove: saranno donne invisibili. “Sciopero dello sguardo”: devastante per le italiane.
Questa nuova moda anti-seduzione ci toglie ogni motivazione. E per sedurre le italiane ce ne vuole ben molta di motivazione, considerati gli ostacoli che codeste ti obbligano a saltare. Già le italiane non ci motivano “per natura”, figuriamoci quanto ci potrebbero motivare con gli “zoccoli da estrema unzione”.
Se gli zoccoli da ospedale attaccheranno anche i piedini delle italiane, quelle poche che non si lasceranno contagiare dalle mode anti-seduzione ne avranno un enorme vantaggio seduttivo.
Quelle poche donne che privilegeranno la seduzione invece della “moda pecorina” [da pecora, ndr] avranno molti più corteggiatori della la scorsa estate.
Italiane! A voi la scelta: o gli zoccoli o la seduzione.
CORRIERE DELA SERA 04 giugno 2007
Crocs-mania anche in Italia
L'estate degli zoccoli (brutti)
In resina, coloratissimi. E nasce il sito di chi li odia
di Alessia Rastelli
MILANO - I chirurghi di «Grey's Anatomy» non se lo tolgono neanche un attimo. Brooke Shields e Kate Winslet lo sfoggiano con la stessa fierezza dell'ultimo griffato tacco a spillo. Dopo aver sbancato negli Stati Uniti, lo zoccolo traforato in versione multicolore, ex scarpa ortopedica, ex brutto anatroccolo (il Times l'ha definito «la scarpa meno elegante del mondo»), ora vende anche in Italia. E diventa il tormentone dell'estate. Dietro questo exploit semi- planetario ci sono tre amici di Boulder, Colorado, Scott Seamans, Lyndon «Duke» Hanson e George Boedecker. Cinque anni fa, durante una crociera ai Caraibi, hanno l'idea di brevettare, sul modello degli zoccoli indossati dagli infermieri, «la perfetta scarpa da barca». Delle calzature che si usano in corsia, il nuovo zoccolo ha la suola ortopedica e i fori a groviera. In più, però, ci sono i colori (tantissimi e vivaci) e un materiale che non è né gomma né plastica, ma una resina ultraleggera che permette di camminare sia all'asciutto che in acqua. Non a caso, le sgargianti ciabattone vengono chiamate «Crocs» («Coccodrilli»), con il nome, cioè, del rettile anfibio che può vivere sia in mare che in terraferma. Il primo migliaio di paia va subito a ruba. I clienti sono velisti oppure medici e giardinieri costretti a lavorare in piedi per molte ore. Il prezzo accessibile (30 dollari per il modello base Cayman), la distribuzione veloce e gli scatti fotografici, «coccodrilli» ai piedi, di celebrità come Al Pacino e Matt Damon, fanno il resto. Il cuoco newyorkese superstar, di origine italiana, Mario Batali, racconta addirittura di collezionarli: «Ne ho trenta paia, tutti arancioni.
E per pulirli li infilo in lavastoviglie». Le ciabattone iniziano a piacere a tutti, varcano i confini americani e la ditta passa da un fatturato di un milione di dollari, nel 2003, ai 350 milioni dell'anno scorso. E qui entra in scena Internet. La comunità online si divide tra i due partiti, ugualmente accaniti: i fan e gli oppositori. A gennaio viene inaugurato «I hate Crocs dot com» («Io odio Crocs punto com»), un sito web per «eliminare le Crocs e quelli che credono che le loro scuse per indossarle siano buone». Tra le «armi di lotta», una serie di video su YouTube. L'ultimo ha per protagonista uno zoccolo tagliato in mille pezzi. Negli stessi giorni, in un blog italiano, il navigatore-fan «Simone» arrivava a picchi di entusiasmo tali da scrivere che «se le lanci in aria, le Crocs cadono sempre in piedi». «In effetti, la moda sta esplodendo anche da noi — spiega Simone Ponziani, amministratore delegato della ditta (la fiorentina Artcrafts) che distribuisce i «coccodrilli» in Italia —. L'anno scorso abbiamo fatto un test, ma il boom si attende per questa estate: dagli 80 negozi iniziali siamo passati a 1.500». E quella dello zoccolo multicolore non sarà l'unica scommessa diventata business che l'Italia conoscerà nei prossimi mesi. «Presto arriveranno mezzo milione di ciondoli da infilare nei buchi delle Crocs», annuncia Ponziani. L'idea venne due anni fa alla casalinga del Colorado Sheri Schmelzer che applicò un fiorellino di seta agli zoccoli dei suoi bambini. La proposta piacque e la donna iniziò a produrre pendagli chiamati «Jibbitz» per tremila negozi americani. Fino a che, a ottobre, in una piscina pubblica, Lyndon Hanson, uno dei tre soci Crocs, vide i ciondoli ai piedi della figlia di Sheri e decise di acquistare per 20 milioni di dollari la ditta Schmelzer.
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Lunedì 4 Giugno 2007)
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