Coca & Puttane
No coca no gnocca
Le vallette "La" danno in cambio della coca
di Carlo della Torre
Noi seduttori non ci scandalizziamo leggendo che i frequentatori dei salotti tv degli idioti si fanno le marchette tv non solo pagandole in cash ma anche pagandole con l’antico metodo del baratto (moderno “countertrade”): coca x sesso.
Noi non ci scandalizziamo ma gioiamo!
Noi seduttori internazionali sappiamo bene che l’italietta copia gli States con vent’anni di ritardo. Quando frequentavo Los Angeles (vent’anni fa) nelle discoteche di Hollywood e Beverly Hills l’unico modo di portarsi a casa la gnocca per far sesso era la domanda di fine serata: “Vieni a sniffare da me?”.
La risposta era sempre “Si”. Non interessava se tu fossi grasso, deforme o puzzolente. Era la coca che faceva la seduzione.
A Los Angeles non mi sono portato a casa nessuna gnocca (dalla discoteca no ma dall’università si!). Perché purtroppo, o per fortuna, io non sniffo, né mi faccio.
Perché non sniffo? Perché la seduzione mi da risultati di gran lunga migliori e soddisfazioni di gran lunga superiori a qualsiasi droga per marchettare tv e/o comuni mortali.
La seduzione è la vera droga pura e naturale non la coca.
Oggi in Italia le veline tv (una volta chiamate prostitute, ndr) "La" danno in cambio di coca. Noi non vogliamo né la prostituta né la coca.
Sappiamo bene che il prezzo di mercato della gnocca è € 50, esattamente come un grammo di coca. Non ci interessa pagare in coca. Se vogliamo trasgredire alla seduzione paghiamo € 50. La gnocca della velina marchettara non vale mica più di € 50. Chi paga la velina più di € 50 è un vero pirla a denominazione d'origine controllata. Mi hanno raccontato di "maschi" che le pagano € 3000. Sono dei veri pirla. Perché si lasciano influenzare dalla pubblicità televisiva senza valutare il prodotto che vale € 50, non 1 euro di più. Forse 1 euro di meno perché sono più belle le prostitute sulla strada.
A noi seduttori le prostitute tv non interessano perché sono nate per un errore della natura (che spesso sbaglia) e trasmettono un patrimonio genetico malato. Noi seduttori rispondiamo ai meccanismi dell'evoluzione della specie che ci impongono di accoppiarci con chi trasmette un patrimonio genetico sano. La specie ci ha affidato questa missione. Chi si fa le veline non è un seduttore perché non rispetta la missione che la specie ha lui affidato.
Sembrerà un discorso un po’ razzista (ai comuni mortali, ndr). Ebbene noi siamo così liberi che l’essere accusati di razzismo ci entra dall’orecchio destro e ci esce da quello sinistro (o viceversa, dipende dalla situazione). Noi con le veline ci potremmo solo fare dei buoni hamburger, ma solo dopo i controlli dei NAS dei carabinieri, perché si tratta di carne marcia e la carne marcia è velenosa.
Se non fosse per la tv che per sopravvivere fa esistere vallette, marchette, veline, meteorine, marionette, etc., le suddette, “errori della natura”, sarebbero delle semplici disadattate che si prostituiscono in uno squallido bordello.
Ma il fenomeno "no coca no gnocca" a noi in fondo conviene. Perché tutti gli sfigati useranno la coca per farsi le veline. E noi brinderemo quando diventeranno ancora più idioti e festeggeremo, quando ci lasciano le penne: n.X rompicoglioni in meno.
Viva la coca degli sfigati!
La coca degli sfigati ci procura 6 vantaggi:
1) Diminuisce la percentuale di popolazione maschile e di marchette per decesso.
2) Chi non viene eliminato fisicamente dalla coca si rincoglionisce sempre di più (vedi Lapo).
3) Dopo l’effetto della coca lo sfigato va "down" e ci lascia campo libero.
4) Lo sfigato che si fa di coca e paga la velina in coca ha meno soldi per viaggiare e sedurre (tranne che non sia un pirla modello Lapo).
5) Lo sfigato incocainato può incorrere in sanzioni penali che per un periodo di tempo lo tolgono dai coglioni.
6) La sfigato incocainato va facilmente in depressione e non può sedurre.
Viva la coca degli sfigati!
City CORRIERE DELLA SERA 26.6.2007
Inchiesta vip, sesso e coca Indagate tre soubrette
Favoreggiamento. A finire sul registro degli indagati Aida Yespica, Ana Laura Ribas e Alessia Fabiani. Sotto accusa anche Francesco Arca, protagonista della trasmissione tv "Uomini e donne". Per tutti l'accusa è di falso nell'inchiesta sullo spaccio di droga nei locali notturni di Milano. | Lo sfigato |
MILANO - È di nuovo Vallettopoli. Perché dopo la chiusura delle indagini su Fabrizio Corona e Lele Mora (a giorni la richiesta di rinvio a giudizio), da ieri tre veline e un "tronista", protagonista della trasmissione tv "Uomini e donne", sono indagati per favoreggiamento nell'inchiesta sullo spaccio di cocaina nel locali milanesi e falsa testimonianza ai pm. A finire nelle maglie della giustizia: Alessia Fabiani, Aida Yespica, Ana Laura Ribas e Francesco Arca. Le accuse si reggono sulle dichiarazioni di Pietro Tavallini che, insieme a Walter Agostoni, è indagato per spaccio. Anche se in realtà, precisa il pm, si tratta di "cessioni di dosi" per portarsi a letto le ragazze.
I verbali di Tavallini
"Confermo di avere fatto uso di cocaina con Aida Yespica, e Walter Agostoni nello sgabuzzino vicino ai bagni della discoteca The Club, credo nell'autunno del 2006". Non solo, ma Tavallini dice di ricordare "che in un'occasione nel bagno del privè della discoteca Hollywood eravamo io, Ana Laura Ribas e Aida Yespica. Qualcuno di noi tirò fuori la cocaina e la consumammo tutti e tre insieme".
Le veline negano
Ben diversa la storia verbalizzata da Aida Yespica e Ana Laura Ribas. La prima, dice di sapere che Tavallini faceva uso di coca, ma di non aver mai assunto nulla insieme a lui. Dal canto suo la Ribas ha dichiarato di "non aver mai visto nessuno fare uso di sostanze stupefacenti all'interno del privè dell'Hollywood". Dichiarazioni alle quali il pm non ha creduto.
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(Martedì 26 Giugno 2007)
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