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Lettera motivazionale

Da seduttore a zerbino

Il cervello riconosce gli sbagli ma non gli zerbini



Inviato: lunedì 2 luglio 2007 22.12
A: carlo@seduction.net
Oggetto: abbonamento TS

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Lettera motivazionale:


Caro Carlo,
chi ti scrive chiedendoti di poter essere iscritto alla TOP SECRET è un ragazzo 28enne di Roma.

E già qui sono sicuro di ottenere da te uno spontaneo moto di solidarietà per la mia condizione esistenziale. Ma non voglio qui parlare di Roma e delle romane, ho trovato nel sito già abbastanza di quello che c'è da dire sull'argomento (e sono le cose più azzeccate e non banali che abbia letto al riguardo!).

Ho vari hobby, vado a nuotare, in bicicletta, faccio fotografia, però il principale è quello della musica, suono tre diversi strumenti musicali... poi durante il giorno sono impiegato in una società di telecomunicazioni...

Nonostante il mio amore per l'Italia (non per la sua politica, non per le sue donne, ma per altri suoi aspetti ai quali sono molto legato), anche io provo un fascino smisurato per tanti altri paesi d'Europa e del mondo, e ho avuto la fortuna nella mia vita di poter girare e vedere parecchie città molto diverse dalle nostre, e restarci per un tempo abbastanza prolungato. E' ovvio quindi che anche per me sia un'ambizione poter un giorno vivere e lavorare in un Paese che trovi più consono alla mia mentalità, al mio modus vivendi, al mio senso di civiltà... quindi non solo per le donne, principalmente per le donne, ma non solo per quelle.

Non ho avuto modo di vederti all'opera sulla tv nazionale o estera, però da quello che scrivi e che leggo capisco che metti il dito veramente nel nervo caldo, la mentalità ultraprovinciale (tipo pavoneggiarsi facendo le vasche al corso, di qualsiasi città o piccolo centro si tratti) e finto-perbenista italiota (veline, "vip" e calciatori, che a Roma dilaga e trova terreno fertilissimo) è una sofferenza per quei pochi che cercano di uscire dagli stereotipi grandefratellari, mariadefilippari, costantinari, tronistari e compagnia bella.

Sbagliato però cercare soltanto capri espiatori nell'ambiente esterno, come dici tu parlando appunto di Roma e della difficoltà della seduzione nella capitale, bisogna prenderla come una palestra, molto dura, ma comunque una palestra.

Passando a me, mi sono spesso e volentieri, a torto, considerato un seduttore, ma mi rendo conto che non lo sono in realtà mai stato, se non in sprazzi brevissimi di tempo, e del tutto inconsapevolmente. In adolescenza non ho avuto molto successo, nonostante piacessi a varie ragazze, ma per una strana forma di "misoginia" ho evitato di avere molte esperienze; dopo l'adolescenza mi sono rifatto del tempo perduto, ma quel senso di insoddisfazione di fondo, piuttosto pesante, mi è sempre rimasto... mi rimaneva nelle avventure, nelle storie "serie" (non molte in realtà) avute, nelle tresche negli intramezzi delle storie più serie e anche in quelle successe durante.

Perché? Eppure, nonostante i miei complessi a livello fisico siano andati diradandosi, cioè ormai ho una certa sicurezza per il mio aspetto fisico, so di piacere perché sono molto alto, longilineo, ho dei bei lineamenti, naso importante ma "giusto" sul mio viso, occhi grandi ecc., le mie capacità seduttive in realtà sono prossime allo zero. Insomma tutto quello che capita mi capita quasi del tutto casualmente, sull'onda di una "good vibe" che ogni tanto scatta con qualcuna, per uno sguardo una frase detta al momento giusto, qualcosa fatto nel modo corretto... ma in sostanza tutte cose che mi sono sempre sembrate fuori dal mio controllo, e che riescono principalmente nel momento in cui prendo le cose come un gioco. Essere in grado di approcciare una ragazza qualsiasi, anche bellissima o apparentemente difficilissima, rompere il ghiaccio senza aver paura di stare facendo una figuraccia, beh sono lontano veramente mille miglia da questo obiettivo.

Arrivo al dunque, o meglio la tipica goccia che fa traboccare il vaso: dopo una storia di un po' più di un anno e qualche avventurella sempre con quel fondo di insoddisfazione, conosco del tutto casualmente una ragazza, che punto come un missile radiocomandato. Apparentemente lei ci sta dal primo momento e si dimostra interessata, divertita, incuriosita da me. Che succede? Una cosa nata quasi per gioco diventa per me qualcosa di terribilmente serio: mi rendo conto che questa tipa mi piace come nessuna mi piaceva da anni, che in realtà sono quasi ossessionato dall'idea di volerla ottenere e convincerla a starci con me. Con molta fatica, e sicuramente in modo assolutamente non seduttivo, alla fine ci sono riuscito, ma qui arriva il brutto. Reo di essermi per l'ennesima volta considerato in qualche modo un seduttore senza esserlo minimamente, ho fatto tutti gli errori che si possono commettere in fase di seduzione, con il risultato? Dopo poco più di un mese io da una posizione quasi di vantaggio (alla fine ero riuscito a conquistarla) ormai ero arrivato quasi allo zerbinaggio (doverla chiamare sempre per primo per essere cercato, dovermi adattare ai suoi programmi e non viceversa), e lei ovviamente, conscia di quello che stava accadendo, mi ha detto di voler fare "un passo indietro" perché non sicura che questa cosa, qualunque fosse, potesse in qualche modo coinvolgerla realmente.

La verità? Un po' più a freddo, ora, sono grato di aver trovato questa ragazza sulla mia strada (sicuramente faceva parte del kharma), perché, pur non avendo toccato il fondo (ma quasi), ha messo a nudo in modo impietoso tutte le mie profondissime e radicate insicurezze e i miei punti deboli, ho così capito che tutto sono tranne che un gran seduttore.

Chiedo a te, Carlo, poiché ti considero in assoluto il migliore, di insegnarmi le vere tecniche della seduzione e di aiutarmi a fare di me un vero seduttore.

Un cordiale saluto,
Edoardo
p.s. ti ho rimandato la mail para para come l'avevo già mandata settimana scorsa perché mi sono reso conto leggendo la home di seduction.net che andava specificato l'oggetto della mail

Domanda accettata

Caro Edoardo, hai fatto bene a riscrivere con l’oggetto: la prima tua lettera si era mimetizzata nelle migliaia di lettere.

Da seduttore a zerbino. C’è una cosa di buono nell’aver fatto almeno una volta lo zerbino. Che ci si abbona alla Top secret!

Fare lo zerbino è uno sbaglio. Sembra che il nostro cervello ci difenda dal ripetere gli sbagli con un meccanismo molto efficace. Sembra (secondo gli psicopazzologi) che si attivi immediatamente un meccanismo di difesa. Ma sembra anche che questo meccanismo funzioni solo quando riconosce lo sbaglio visivamente.

Così il problema con lo zerbinaggio si pone comunque, perché lo donne che vogliono lo zerbino non ce l’hanno mica stampato sulla fronte, lo zerbino. Allora il cervello non riconosce l’”errore zerbino” e quindi ci vuole la Top secret.

Una cosa è certa: nessuno dei miei discepoli ha fatto la zerbino per una seconda volta.

Accettato. La prossima volta cerca di essere più sintetico. Si possono dire le stesse cose con le metà delle parole. Anche in seduzione. Meno parole ma più “parole fendenti”.



Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Giovedì 5 Luglio 2007)


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