Gli sparacazzate
Lo psico-sciampologo da i numeri
Lo psicologo delle sciampiste spara la solita inchiesta da spiaggia inventata a tavolino
Eccolo arrivato!
Lo aspettavamo puntuale come ogni anno, lo sparacazzate psicologo delle sciampiste che ci spara anche quest’anno la sua inchiesta da spiaggia 2007.
La cazzata estiva lui la spara puntualmente ogni anno nella prima settimana di agosto.
Se la ride sotto i baffi e fa copia&incolla, e da i numeri a tutti i giornali (comunicato stampa), raccontando che ha fatto un’indagine. Così si fa la pubblicità gratuita e qualche sciampista gli va pure a comprare una copia della rivista.
Si tratta del noto psicologo delle sciampiste tale Raffaele Morelli che dice di essere anche medico e “psicopazzologo” e “pissichiatra” e “pissicoterapeutico” e perfino Prof. Dice di essere tutte queste cose ma non ne sa fare bene neanche una. Allora prova a fare il businessman inventandosi una rivista per ogni “problema di mercato”.
Ci sono molte grassone e lui si inventa la rivista “Dimagrire”
(si dimagrisce leggendo!).
Ci sono molti depressi e lui si inventa il libro sulla depressione
(leggi e ridi!).
Ci sono molti malati e lui si inventa la rivista “Salute naturale”
(leggi e sarai sano come un pesce!).
Ci sono molti matti e lui si inventa la rivista “Mentecorpo”
(leggi ed esci dal manicomio!).
La Sora Rosa vuole sapere quando bolle l’acqua e lui si inventa la rivista “Scienze”
(leggi e cuoci la pasta al dente!).
C'é un problema di anoressia? Un bel business!
Presto uscirà la rivista "Ingrassare", a cura di Raffaele Morelli!
Quanto il Morelli faccia buoni affari non lo sappiamo. Sappiamo solo che la sua rivista principale (Riza) fa tanti casini per farsi pubblicità ma fa meno lettori di Seduction.net (dati "Prima comunicazione") !
C'é da sospettare che il Morelli non sia bravo neppure come businessman.
A dare i numeri al lotto era sicuramente più brava la Vanna Marchi!
LA STAMPA 5/8/2007 ESTATE 2007
Incontri, più facili in Internet che in spiaggia
È quanto emerge da una ricerca realizzata della rivista Riza Psicosomatica che ha analizzato le difficoltà degli italiani rispetto alla comunicazione con gli altri individui
MILANO
Crolla il mito dell’estate. Nel corso dell’anno si conoscono più persone nuove su Internet che in vacanza. L’ossessione di essere brillanti a tutti i costi; la fatica a nascondere i difetti fisici; lo sforzo di rilassarsi e di non trovare subito la cosa giusta da dire: è così che conoscersi e sedurre diventa quasi una mission impossible. Soprattutto in spiaggia dove, oltre che dai raggi del sole, ci si deve proteggere anche dalle proprie paure e insicurezze. È quanto emerge da una ricerca realizzata della rivista Riza Psicosomatica, in edicola in questi giorni, che ha analizzato le crescenti difficoltà degli italiani rispetto alla comunicazione con gli altri individui. Lo ha fatto intervistando 960 connazionali, maschi e femmine (46% e 54% rispettivamente) di età compresa fra i 25 e i 50 anni. E le sorprese non sono mancate.Il primo dato è già di per sè eloquente: se la maggior parte degli italiani (59%) incontra durante l’anno dalle 20 alle 50 persone nuove, la percentuale cala drasticamente quando si tratta di andare oltre il primo incontro. Ebbene, più della metà delle risposte conferma questo trend: in media su 30 incontri si riesce a continuare la relazione con massimo 3 individui. Solo una minima parte di italiani (un risicato 7% di «supersocializzanti») dà seguito al primo incontro con almeno 10 persone su 30.I luoghi dove si fa più facilmente conoscenza con persone nuove sono innanzitutto le situazioni di lavoro (27%), ma Internet è sempre più in ascesa (23%), mentre supermercati e centri commerciali sono al terzo posto (19%). La palestra e i momenti dedicati allo sport sono al quarto (12%), mentre solo un italiano su 10 afferma che è in vacanza che alimenta più che altrove il giro delle sue conoscenza.«In un mondo in cui i rapporti interpersonali diventano sempre più virtuali -spiega Raffaele Morelli, direttore di Riza Psicosomatica- in cui si utilizzano sms per rompere una relazione, chat e telefoni per qualsiasi conversazione, la capacità di mettere in gioco la propria faccia sta venendo meno». Il fatto è che quando una persona nuova ci rivolge la parola le reazioni sono le seguenti: si cerca di mostrarsi il più possibile brillanti (29%), si tenta di nascondere i propri difetti fisici (17%), ci si irrigidisce (14%). Un italiano su tre (29%) arrossisce facilmente, il 26% è incapace di guardare negli occhi l’altro, il 13% si morde le labbra e il 9% inizia a mangiarsi nervosamente le unghie. Reazioni dovute a comportamenti fastidiosi da parte dell’altro sesso: lei non sopporta l’eccesso di contatto fisico (31%), gli sguardi insistenti (26%) o le risate esagerate (18%); lui va in tilt per gli sguardi troppo aggressivi (29%), per le pose eccessivamente sexy (24%) o per una reazione giudicata troppo rigida (19%).Sarà che gli sguardi di uomini e donne fanno fatica a incrociarsi, se è vero che in spiaggia gli occhi di lui si puntano innanzitutto -nell’ordine- sul seno (29%), sul sedere (28%) e sulle gambe (18%). Quelli di lei sul viso (26%), sulle mani (24%) e sugli occhi (21%).
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(Domenica 5 Agosto 2007)
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