Carlo risponde ai lettori
Il case della puttana
Il seduttore non può avere rapporti umani con le prostitute
Inviato: martedì 29 luglio 2008 22.25
A: carlo@seduction.net
Oggetto: cosa è successo?
Ciao Carlo voglio raccontarti di una situazione che mi è successa due
giorni fa.
L'approccio: la vedo per strada insieme a un'altra ragazza a non molta distanza da me, vengono fermate da una macchina e non so cosa si dicono, io passo davanti e mi apposto più avanti per vedere gli sviluppi della situazione che si sblocca nel senso che la macchina se ne va e loro proseguono, girano l'angolo e io comincio a seguirle.
Vengono fermate da altri tipi seduti ad un tavolino di un bar ma loro dopo due battute anche con questi proseguono ancora e arrivano al loro portone di casa. Giocano divertendosi a suonare tutti i citofoni e io intanto le ho raggiunte e complice il fatto poc'anzi descritto approccio la più bella trovando la frase adatta a quella situazione.
Sembra essere sorpresa ma allo stesso tempo eccitata e contenta, mi chiede se abito lì e dovevo entrare nel portone io rispondo di no ma forse neanche sente perchè in quel momento escono dal portone delle persone con le quali si saluta (forse vicini di casa). Sta di fatto che io sto per andarmene perchè il fatto che uscivano delle persone mi impediva un po' e avevo desistito, ma all'improvviso succede una cosa
che non mi aspetto: loro mi chiamano chiedendomi se avevo bisogno di qualcosa io mi giro e le vedo prima una e poi l'altra più bella sorridermi e quasi invitarmi con un filo di portone aperto. Nel frattempo i presunti vicini si erano già allontanati.
Io ovviamente faccio marcia indietro ed entro subito nel portone e le cose vanno per il meglio c'è attrazione e feeling con quella bella tale da darci la mano per presentarci e tenerla stretta a lungo con il tipico movimento che intanto le faceva ballare le tette che io gli tocco e lei gradisce (c'era anche l'altra che assisteva quasi imbarazzata che poi ho scoperto essere la sorella). Ci fissiamo negli occhi e ci scambiamo battute e complimenti reciproci. Le dico che ha dei bellissimi occhi
grandi che poi è la verità e lei mi risponde anche tu non scherzi (avevo le lenti a contatto e non gli occhiali quel giorno). Continuiamo a parlare per un po' per conoscerci sempre con molto feeling, (è marocchina e ha 22 anni, non è fidanzata) e propongo di fare qualcosa.
Lei mi risponde che dovevano andare ad un posto che si trova in un altro quartiere della città e io mi offro di accompagnarle perchè avevo li vicino la macchina. Lei mi invita a salire su in casa, io accetto.
Mentre saliamo le scale continuiamo a parlare su cosa fai nella vita, ecc. mi dice di lavorare in un night club la qual cosa se fosse vera non è di buon auspicio. La casa non è un granchè, una cucina piccola, una stanza con un letto matrimoniale dove dormono in due (lei e la sorella) e tutto in disordine. Mi fa accomodare, lei nel frattempo si fa la doccia e io sto in compagnia della sorella con la quale parlo un poco giusto per scoprire chi è quanti anni ha e mi dice che compiva 18 anni quel giorno.
Intanto lei esce dalla doccia già vestita e continuiamo a guardarci e a riprendere un po' il feeling anche se sembra un po' scemato perchè era tutta intenta ad agghindarsi, in ogni caso c'è una scena dove lei si siede e io le accarezzo la sua pelle profumata e quando si alza le sfioro anche il culo e lei mi lascia fare anzi mi sorride. Riceve qualche telefonata credo sia dovuto al posto dove dovevano andare che io mi ero offerto di accompagnarle.
Sembra fin qui andar bene, mi dice che il giorno dopo avrebbero festeggiato i 18 anni della sorella e che mi avrebbe volentieri invitato se a me avesse fatto piacere. Io non do una risposta precisa e dico che comunque mi avrebbe fatto piacere e non sarei venuto meno all'appuntamento se libero da impegni.
Dopo un po' scendiamo non appena lei è tutta pronta, si è truccata passandosi una discreta quantità di rossetto che le evidenzia ancor di più le sue labbra carnose, stiamo per avvicinarci alla mia auto e nel frattempo un po' mi stuzzica dicendomi che sua sorella gli avrebbe detto nell'orecchio che io ho degli occhi molto grandi e belli, al che io non so se crederci o meno perchè fra di loro ogni tanto parlavano nella loro lingua e non so che si dicevano. Comunque la prendo a scherzo e le rispondo dicendole che anch'io avrei detto a sua sorella una cosa nell'orecchio riguardante lei.
Atto 2: Saliamo in macchina, lei si mette al mio fianco e la sorella dietro. Partiamo per la destinazione, tra l'altro a me non mi viene in mente chiederle che dovevano fare lì ma sapevo solo che poi alle 10 di sera sarebbe andata a lavorare al night perchè me lo aveva detto. Infatti si era portata con se anche una piccolo baule con dei vestiti. Al momento erano all'incirca le sette e mezza.
Ora in macchina succede una cosa: si vuole specchiare e abbassa il parasole e nota lo specchietto con la carta adesiva appena sollevata ma non tolta. Mi chiede se poteva sollevarla di più, per specchiarsi, io la lascio fare, dopo un po' mi fa una battuta. "Si vede che non porti molte donne in questa macchina".
Ora la macchina mia è nuova l'ho presa un mese e mezzo fa all'incirca e a parte lei in effetti non sono ancora molte ad aver fatto il giro.
Le rispondo dicendole la verità cioè che la macchina ce l'ho da poco. Dopo un po' dice una frase che la dice tutta sulla situazione che ora incominciava a peggiorare. Mi dice che a lei sembrava di avermi visto in giro nella zona dove abita andare a prostitute. Io mi metto a ridere rispondendo che la battuta che ha fatto non ha senso. Comunque le rispondo che se scherza è un conto ma se dice seriamente mi ha sicuramente scambiato per un altro e che non ho certo bisogno di quelle cose, Lei mi dice che non c'è niente di male a confessare se ogni tanto uno paga per svuotarsi, e io dico che non sono uno dei tanti ma comunque se proprio insiste può pensare quello che crede e poi dico anche che in ogni caso non sarebbe un delitto farlo. Lei conferma l'ultima cosa che ho detto dicendo che gli uomini che non ammettono di andarci ogni tanto, mentono.
A parte questa parentesi le cose sembrano stranamente e misteriosamente poi rimettersi bene, il feeling riprende, in macchina quasi ci baciamo, lei mi dice che ho una bella macchina e io le dico che lei è ancora una delle prime ragazze a fare il giro nella mia nuova opel corsa, lei sorride, mi chiede di scambiarci i numeri e di vederci, propone un sacco di cose tra cui anche il mare per la domenica rossima, io sto ad ascoltare non credo più a niente, perchè non mi sono piaciuti comunque i discorsi di prima. In ogni caso faccio che le accarezzo la mano e le tocco le unghie smaltate, lei mi prende la mano, sto lì solo per godermi quegli attimi non credendo più ad un risultato con lei. Arriviamo al posto dove le scarico (è il caso di dirlo), mi saluta chiedendomi di chiamarla il giorno dopo.
Giorno dopo: di notte all'incirca mezzanotte e mezza mi fa uno squillo, io tra il sonno e la veglia dico ecco la rompiballe, una come tante, gli squilli del c...o, spengo il cellulare perchè ho serie intenzioni di dormire.
Lo accendo la mattina seguente e verso le 2 del pomeriggio me ne fa un altro. A questo punto io so già che la cosa non può avere un seguito perchè ricordo altri casi precedenti dove gli squilli non contano niente, anzi sono prese per i fondelli, comunque non so perchè ma volevo vedere se ci avevo visto chiaro anche perchè di una così non me ne fregava niente, non la conosco neanche. Mi prometto di chiamarla al ritorno dall'ufficio e così faccio ma lei non mi risponde.
La chiamo poi la sera e mi risponde, avevo messo l'anonimo per beccarla e la becco in un frastuono di musica, casino, forse era fuori, è freddissima non pensava che fossi io, mi chiede perchè avevo l'anonimo, e io le chiedo perchè non ha risposto prima nel pomeriggio e lei faceva finta di parlare a bassa voce per non farsi sentire, prima non lo dice e poi in maniera scurrile dice perchè stava trombando.
Io dico che è ovvio che si stava facendo sbattere dietro pagamento da uno che ha conosciuto lavorando al night e che quello lì doveva essere proprio un pollo a farsi spennare. Lei si incazza, dice che non sono cazzi miei, continuano un po' di battibecchi reciproci, poi dopo un po' chiudo la conversazione lei mi fa lo squillo, io incazzato la richiamo e gli dico di non farmi più gli squilli del c...o, soprattutto di notte perchè se no l'avrei denunciata, lei mi dice che sono un bastardo, stronzo, pezzo di .... insomma di tutto, mi dice di stare attento a come parlo con lei (sti cazzi, però seriamente per un attimo ho pensato che possa avere amici malavitosi) io le chiudo il telefono mentre sta ancora sbraitando, lo spengo e lo riaccendo solo oggi e vedo che per fortuna non ci sono squilli suoi.
Sono rimasto ancora di merda per come mi ha risposto ieri quasi a spaventarmi, stai attento a come parli, e quindi la richiamo, mi dice che cazzo vuoi ancora, e io le do di puttana, le chiedo quanto si fa pagare per una prestazione, le dico che mi fa schifo la vita che fa, e lei ricambia dicendomi che gli faccio pena che vado a puttane, e io le dico che per lei non c'è speranza che se proprio volessi andare con una puttana non pagherei mai una come lei perchè una come lei per me può morire di fame, e che mai potrà fare un lavoro come si deve. Poi chiudiamo la romantica conversazione e finisce così.
Analisi: io penso che da una così non ci si poteva aspettare molto, anche se devo dire che l'approccio sembrava essere tutta un'altra musica, forse ho toppato io in qualche cosa, soprattutto in macchina forse sono avvenute situazioni che a lei hanno fatto pensare forse a uno sfigato.
Ora non solo non crederò a quello che le donne dicono, ma anche a quello che loro fanno se non si arriva fino in fondo. Infatti quello che ha fatto fino a un certo punto sembrava promettere bene, mi lasciava toccare, c'era interesse o almeno così sembrava, ma può essere anche che fingeva ed era una farsa.
Ora il giudizio al Maestro.
il Seduttologo risponde
Caro Antonello,
la tua lettera è troppo lunga e con dettagli nella fattispecie insignificanti.
Il seduttore con le professioniste del sesso ci può fare solo sesso ma non può avere con loro nessun tipo di relazione. Sesso, e poi immediatamente fuori dai coglioni.
Le professioniste del sesso non possiamo considerale donne. Per me non hanno dignità umana, sono solo degli oggetti di sesso animati.
Con ciò non voglio portare avanti una filosofia “talebana”. Se qualche volta vuoi andare a puttane vacci pure. Ma sappi che stai andando a puttane, non a sedurre le donne.
Chi fa la scelta di fare la professionista del sesso fatica poco e ha molti vantaggi economici, ma si deve prendere anche gli tutti gli svantaggi. Deve essere considerata per quello che è: una puttana. Dovrebbero anche scriverglielo sulla carta d’identità.
Questa mia risposta ti potrebbe fare pensare che sono un seduttore di estrema destra. Invece sono solo un libero pensatore e non mi faccio influenzare dai “pacchetti” di destra né di sinistra.
Durante il comunismo la prostituzione era vietata e quelle che si prostituivano erano tutte schedate.
Durante il fascismo la prostituzione era legale ed erano altrettanto tutte schedate.
In tutto il corso della storia le prostitute sono state sempre emarginate dalla società.
Io sono in linea con la storia dell'umanità.
Oggi in questo nostro paese sono diventati tutti matti e le prostitute fanno cultura in tv o vanno in parlamento! Qui sono tutti fuori di testa. Le prostitute sono sempre prostitute e come tali devono essere trattate.
Ai primi segnali sospetti dovevi capire con chi avevi a che fare e dovevi farla scendere dalla macchina. Oppure sesso subito, e subito fuori dalla macchina.
Questo è il giudizio che mi hai richiesto.
Ps. Tu sei un GS e dovresti saper scrivere una lettera. Se mi scrivi lettere così lunghe e prolisse non ti rispondo più. Inoltre devi scrivere e correggere in word e poi inserire il testo nella mail, senza allegarlo. Altrimenti ignorerò tutte le tue lettere.
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Martedì 21 Ottobre 2008)
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