Un film con alcuni meccanismi ancestrali di seduzione
di Cavaliere Cristiano da Milano
Le Relazioni Pericolose (Dangerous Liaisons) Cast Glenn Close, John Malkovich, Michelle Pfeiffer, Swoosie Kurtz, Keanu Reeves, Uma Thurman, Laura Benson, Peter Capaldi, Valerie Gogan, Mildred Natwick Regia Stephen Frears Sceneggiatura Christopher Hampton Data di uscita 1988 Genere Storico/Sentimentale/Drammatico
Premi 3 OSCAR 1988: MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE, MIGLIOR SCENOGRAFIA, MIGLIORI COSTUMI.
Nella Francia del XVIII secolo, in piena epoca rivoluzionaria, il Visconte di Valmont, affascinante nobile, trascorre la sua vita seducendo le fanciulle di corte. Il Visconte è interpretato da un affascinante John Malkovich, che dona carisma al personaggio . La Marchesa de Marteuil, che è impersonata da Glenn Close, è una ricca e cinica vedova, la quale, al pari del Visconte, manipola i propri amanti ed, esperta conoscitrice dell’animo umano, ha fatto della seduzione un gioco diabolico di cui ne governa le leggi. Tra i due vi è un’attrazione reciproca e una continuo gioco di ruoli. Entrambi saranno oltremodo vittime dei loro giochi ai danni della bella e giovane Cecile (Uma Thurman), vittima designata della Marchesa, e Danceny (Kiano Reeves) giovane e bello amante della marchesa, un poco sprovveduto. Di entrambi scherniscono e allo stesso tempo ne invidiano l’innocenza. Caratteristica, per loro, ormai perduta. La definitiva sconfitta della Marchesa e del Visconte, avviene a seguito della morte di Madame de Tourvelle (una bellissima Micelle Pfeifer), che muore di crepacuore dopo essere stata sedotta dal Visconte il quale, vittima del suo stesso gioco, abbandonerà Madame de Tourvelle per un capriccio della Marchesa, nonostante ne fosse profondamente innamorato. La Marchesa non gode della vittoria sul Visconte, nonostante sia riuscita a manipolarlo, perché capisce che i sentimenti del Visconte nei confronti di M.de Tourvelle sono reali e lei stessa ne viene sconfitta.
Il film ha in se molti dei meccanismi che realmente entrano in gioco in seduzione. Lo status, il portamento, il fascino e un certa fama di “mascalzone” che caratterizzano il Visconte (ed una eccezionale interpretazione dell’affascinante Malkovich) turbano dal principio i pensieri della bellissima, giovane e ingenua Cecile, che contro ogni suo razionale proposito, si abbandona carnalmente a lui e ne subisce il fascino. Cecilia viene spinta tra le braccia di lui dalla Marchesa, donna di mondo e punto di riferimento della giovane fanciulla. Il primo momento in cui il visconte fa la sua comparsa sulla scena, la Marchesa mette in guardia Cecile dal “…suo ragguardevole fascino… e dalla sua reputazione”. Con queste parole la Marchesa attiva, in una fanciulla ingenua e innocente, il pensiero di lui: il mistero di questo uomo dalla cattiva reputazione, ne farà notare il fascino e dicendole che deve starle lontano non fa altro che incuriosirla… nonostante ne abbia paura… facendole nascere un brivido.
L’interpretazione di Malkovic oscura completamente l’interpretazione di Kiano Reeves, bellissimo uomo dal corpo scultoreo. Kiano è Danceny, l’amante sprovveduto della Marchesa, giovane e leale, che si infatuerà della bella Cecilie. Questa è la prima sconfitta della Marchesa: si attiva il meccanismo dell’altra. Per la Marchesa il bel Danceny è solo uno scaldaletto che la tiene appunto calda, mentre la sua attrazione, la sua passione è il Visconte.
Da qui l’importanza per quello che l’uomo è capace di evocare nella mente della donna, che in seduzione è più importante dell’essere belli. La Marchesa subisce l’ultima sconfitta quando scopre i veri sentimenti del Visconte: è innamorato di Madame de Tourvelle. Seconda volta che “l’altra” entra in gioco nella mente della Marchesa, e questa volta l’odio per l’altra porterà la morte dei due amanti: il Visconte e M. de Tourvelle. La Marchesa usa l’ego smisurato del Visconte, per punire lei chiedendogli di lasciare Madame de Tourvelle, suggerendogli il mono e le seguenti parole: “Trascende ogni mio controllo…”. La Marchesa punirà il Visconte per i sentimenti provati e punirà Madame de Tourvelle perché con la sua innocenza e candore ha portato via l’unico uomo che lei abbia mai amato, e con queste parole lo spiegherà molto bene:”Quando una donna mira al cuore di una donna raramente lo manca, e la ferita è invariabilmente fatale”.
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