L'opinione dei Seduttori
Le italiane sono un bidone?
Le rendez-vous bidon de Marco
Inviato: domenica 2 novembre 2008 13.15
A: carlo@seduction.net
Oggetto: Il bidone delle italiane
Caro Carlo,
ti chiedo scusa ma mi hanno da poco cambiato il client webmail e non è la prima volta che mi gioca questo scherzo.
Ti ricopio il testo della mail questa volta con la webmail tradizionale così non ci dovrebbero essere problemi, ti chiedo scusa di nuovo.
Questa era il testo:
Caro Carlo,
ho deciso di scriverti in seguito ad una esperienza personale appena vissuta e che ha fatto sorgere in me parecchi dubbi.
Scriverò questa mia lettera sotto forma di articolo, perché spero venga pubblicata, in modo che la mia esperienza possa servire anche ad altri.
Come ti ho scritto in una lettera precedente sto passando un periodo di "recessione" della seduzione, tuttavia io ed un mio amico nonché compagno di università (credo che a breve ti scriverà anche lui una lettera motivazionale) abbiamo conosciuto in università un paio di ragazze.
La cosa è avvenuta abbastanza casualmente, in pratica hanno fatto loro la prima "mossa".
Così di primo acchito sembravano due ragazze "giuste", simpatiche, carine (senza ne infamia ne lode), molto socievoli, aperte e cosa molto importante non se la tiravano come molte loro coetanee. Insomma un incontro raro di questi tempi in Italia, infatti la cosa mi ha lasciato meravigliato quasi.
Tuttavia la cosa non mi convinceva molto, non so spiegarlo ma è come se il mio istinto mi stesse lanciando un segnale d'allarme (che sciaguratamente ho ignorato). Nonostante il primo approccio sia stato un successo non era nato in me il desiderio di continuare questa conoscenza, ovvero l'accaduto mi aveva lasciato particolarmente indifferente, non trovavo in me l'interesse che si prova quando si vuole conoscere una ragazza che attira la nostra attenzione.
Ho dato la colpa di questa mancanza di interesse al mio periodo "no" e quindi ho deciso insieme al mio amico di procedere al passo successivo.
Abbiamo preparato quindi un incontro casuale (non doveva sembrare voluto e calcolato) cogliendo l'occasione per chiedere alle due se per caso erano a conoscenza di qualche festa per venerdì sera (la notte di hallowen, che tra l'altro odio) con la scusa che eravamo nuovi del posto e quindi non eravamo a conoscenza di nulla (piccola bugia a fin di bene).
In definitiva siamo riusciti a strappare un invito ad una festa.
Da questo momento il campanello di allarme si è fatto più forte: la festa ci è stata presentata come un po' diversa, un po' fuori dagli schemi tanto per intenderci in sostanza era una festa organizzata in un locale notoriamente frequentato da omosessuali e trans. Voglio precisare che non ho alcun pregiudizio a riguardo, ma conoscendo anche il quartiere in cui è situato il locale in oggetto se prima non ero completamente convinto ora ero parecchio titubante. Ho ignorato un'altra volta questo mio sesto senso e in accordo con il mio amico abbiamo accettato l'invito, alla fine non avevamo nulla da perdere (almeno così sembrava).
Arriva il giorno "atteso", la mattina avviciniamo le due ragazze per avere conferma dell'invito e per alcuni dettagli: veniamo trattati con un indifferenza glaciale, quasi ci fossimo autoinvitati, quasi dessimo fastidio e ci viene detto che probabilmente la festa non ci sarà perché il locale è stato chiuso a seguito di un controllo (ma va!? ma che sorpresa), strappiamo comunque la promessa che ci avrebbero avvisato nel caso in cui effettivamente la festa sia cancellata.
Passa tutto il pomeriggio e non riceviamo alcun avviso, un po' risollevati la sera raggiungiamo il locale e "stranamente" è chiuso.
Non riceviamo nessuna telefonata, ne di scuse ne di cambio di programma, insomma il classico bidone.
Al di la della simpatica storiella l'avvenimento a fatto sorgere in me qualche dubbio e qualche riflessione.
Probabilmente non sono un seduttore e non sono adatto per esserlo, tuttavia da ogni esperienza si impara qualcosa: non fidarsi mai delle apparenze, sopratutto con le italiane, anche se si parte con le migliore premesse si può sempre incombere in qualche sorpresa, non necessariamente piacevole. Se avvertite il presentimento che qualcosa non va fidatevi del vostro istinto, con cautela ovviamente, tenetevi pronti ad ogni evenienza in modo da non essere sprovveduti.
Ovviamente non bisogna affidarsi completamente al proprio istinto, bisogna essere sempre razionali e soprattutto lasciatevi trasportare dalle emozioni quando siete veramente sicuri, almeno le prime volte.
I miei non sono consigli da seduttore, per questo c'è il Maestro, ma derivanti da un'esperienza che delle volte, come nel mio caso può essere bruciante.
Certamente quanto è successo mi fa perdere quel poco di interesse che avevo per le italiane (sono drastico, sebbene sappia che non tutte sono così) e mi arrogo il diritto almeno per questa volta di generalizzare: le italiane sono un bidone. Non avrò ancora avuto l'occasione di conoscere un'italiana per la quale valga la pena impegnarsi, ma se il trend è questo non mi resta che espatriare.
Perdere energie e intaccare l'autostima per ottenere un successo a malapena gratificante a mio avviso è soltanto deleterio. Le straniere per lo meno per quanto ho constatato piuttosto che dare un bidone te lo dicono subito che non sono interessate.
Chi leggerà questa lettera probabilmente penserà "ma che bravo ha scoperto l'acqua calda!", è vero, ma aggiungerei che non sempre l'acqua calda è un toccasana, scotta. Distinti saluti, Marco
P.S Ti chiedo scusa Maestro se la lettera è volutamente impersonale, ma l'ho scritta con l'obiettivo che venga pubblicata, ovviamente se la riterrai degna di questo.
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(Giovedì 13 Novembre 2008)
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