Lettera motivazionale
Va dove ti porta il vento
Perché l'ingegnere non fa accendere la scintilla?
Inviato: giovedì 8 gennaio 2009 20.22
A: carlo@seduction.net
Oggetto: Abbonamento TS - quinto invio
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Caro Carlo,
non è facile scrivere di se stessi ad uno sconosciuto, ma sono davvero motivato a ricevere il tuo aiuto.
Mi chiamo [---], ho [ventenne], abito in un paesino in provincia di [provincia Romagna], e sono uno studente di Ingegneria. Vengo da un momento di profonda crisi personale, addirittura aggravato da una delusione amorosa. Penso però sinceramente che entrambe le cose mi abbiano fatto un gran bene: sono riuscito a capire che negli ultimi anni, dedicati ad uno studio razionale e pratico, e ad una relazione (di 2 anni, già chiusa da un po’) vissuta freddamente, ho trascurato una parte importante di me: quella che si dedicava al sentimento e all’emozione. Io non sono solo una persona intelligente e razionale, ma sono anche una persona sensibile, empatica, che ama il contatto con le persone, ama l’arte e la musica.
Ama le donne.
Come potrai immaginare, per uno come me, che oscilla tra freddezza ed estrema sensibilità, le relazioni con l’altro sesso sono sempre state problematiche. A volte non riesco a buttarmi, spesso perdo occasioni di cui mi accorgo solo troppo tardi. Sono bloccato da troppi pensieri, e quando agisco non so bene come muovermi. Ho la netta sensazione che le donne per cui prendo una cotta, conoscendomi, capiscano di avere davanti un uomo di valore, forte, serio, che non si piega a fare da zerbino; ma che allo stesso tempo questo non basti a far scattare quella scintilla, quel “non so che” che rende magico il rapporto tra due persone. Mi manca in poche parole la capacità di sedurre, anche se penso di avere tutte le carte in regola.
Ecco cosa mi aspetto da te, Carlo; non che tu risolva la mia crisi personale, naturalmente, che è una faccenda di cui mi sto occupando a tempo pieno; ma che tu mi aiuti in quella particolare area che è il rapporto con le donne, che io ho trascurato, ma da cui possono provenire le soddisfazioni più profonde.
Se sono venuto da te e non da altri è proprio perché in te vedo una profondità di analisi, un atteggiamento critico verso i media e la società (intesa come comportamenti socialmente diffusi) che altrove non c’è; anche la tua serietà (compreso il tuo giudizio tranciante sulla PNL) mi fa ben sperare sulla validità dei tuoi insegnamenti. Per favore, aiutami ad essere un uomo migliore.
Sinceramente
[--]
PS: ti mando documento di identità e scansione del libretto come richiesto per lo sconto studenti; se ti fosse possibile contattarmi sul mio indirizzo "normale" [--]@hotmail.it mi sarebbe più comodo; non guardare la foto della carta ID, è vecchissima!
Domanda accettata
Caro [--],
è il sesto invio, non il quinto. Ora che ho Gmail posso controllare quanti invii avete fatto.
Sei motivato ed hai anche inviato il documento d’identità.
Non conosco nessun ingegnere che sia anche un bravo “ingegnere della seduzione”. O forse ingegneri della seduzione lo sono ma per farsi i loro calcoli. Un ingegnere che frequentavo molti anni fa faceva il parassita dei seduttori. I seduttori portavano nel gruppo sempre “gnocca nuova” e lui ne sceglieva una con la quale si “fidanzava” atteggiandosi a bravo ragazzo non casanova. Poi spariva e quando si lasciava ricompariva per prelevare un’altra “fidanzata” da noi “prodotta”. Non si può parlare di un seduttore ma di un ingegnere della seduzione.
Di solito gli ingegneri sono attratti dalla seduzione pnl perché è più vicina alla loro mentalità razionale. Per deformazione professionale credono che la seduzione si possa risolvere con dei calcoli o delle formule.
La seduzione è determinata da molte forze che si contrastano o si sommano e che non sono incasellabili in formule rigide. Alla fine è solo a posteriori che un buon analista con molta esperienza pratica può individuare le forze che hanno determinato “quella seduzione”. Inoltre la variante ambientale spazio-temporale della singola seduzione non è ripetibile e quindi non è formulabile. Ciononostante ci sono dei meccanismi che si ripetono per grandi linee in situazioni analoghe. Ma la grande differenza determinante il successo o l’insuccesso, a parità di attrazione, è fatta dall’abilità percettiva e dall’intuizione ereditata dall’esperienza.
Vaniamo a te, soggetto della seduzione.
Secondo me ti manca 1) il distacco emozionale 2) la flessibilità 3) la leggerezza.
Hai scritto “le donne per cui prendo una cotta”. La cotta si prende solo con le donne che se la sono già presa per te. Mai partire da sconfitto.
Sei rigido e drammatizzi troppo, anche in questa lettera. Le occasioni si perdono, è normale. Immagina che mondo sarebbe se non ce ne facessimo sfuggire nessuna. E poi quella che hai perso sei sicuro che era l’occasione giusta? Sei un veggente? Non potrebbe essere che quella “occasione” ti avrebbe mandato in rovina? Solo a posteriori si sa tutto. Io per mia grande fortuna mi sono lasciato sfuggire varie “occasioni”.
I tuoi blocchi sono determinati dalla mancanza di flessibilità e di leggerezza. Devi lasciarti trasportare dal vento senza contrastarlo con il tuo rigido ego. Leggero… “va dove ti porta il vento”. Qualche giorno fa sono stato “interrotto” da una gnocca (con alibi) mentre ero in “fase preparazione” per approcciarne un’altra. Il vento mi ha spinto in un’altra direzione. Quella che avevo puntato io era stra… ma quest’altra è “pas mal”. Non devi fissarti su una tizia e poi “calcolare” che razionalmente dovresti piacerle perché sei tutto ok (“penso di avere tutte le carte in regola”), e farne un dramma. Non funziona così, altrimenti quelli della pnl sarebbero dei seduttori!
La tua analisi finale è giusta. Non fai scattare la scintilla della seduzione. Senza conoscerti personalmente ti ho detto perché secondo me non fai scattare la scintilla della seduzione.
Ingegnere: lei ha mai visto una fuoco che si accende dentro l’acqua distillata? Ma nell’alcol si accende…
Accendi la scintilla e bruciane qualcuna.
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Venerdì 16 Gennaio 2009)
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