Seduction.NET

Home L'anti-seduzione      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


Lo "PsicoMac" fa male

Allarme Psicologia McDonald's

I venditori di "PsicoMac" fanno marketing truffaldino e danneggiano la salute mentale



Ecco di nuovo un corso di "Psicologia McDonald's" (detta pnl che secondo me nella fattispecie significa “Per Non Lavorare”). Dicono che lo seguiranno cinquecento manager disoccupati.
Si tratta di un corso “PsicoMac”.
Ovviamente lo “PsicoMac” non lo pagheranno i manager disoccupati.

Gli italiani non sono tanto pirla come gli americani, che con la loro pnl (“Per Non Lavorare”) sono andati in bancarotta vendendo “pacchi” e truffando anche tutto il resto del mondo. Il corso è pagato con i fondi del Sindacato Romano Dirigenti Aziende Industriali, come tutti i corsi del genere che vengono frequentati solo se sono gratis, cioè pagati da qualche organizzazione che ha il suo tornaconto in un altro “modo atipico”.

La funzione di questi corsi non è tanto quella ufficiale di far trovare lavoro ai manager disoccupati ma piuttosto di far girare i soldi pubblici o i soldi aziendali detassati, perché in Italia “più soldi girano più banconote restano attaccate”. Ci siamo capiti, siamo tutti italiani. I trainer di questi corsi sanno come “train-are il denaro” ungendo gli ingranaggi delle macchine organizzative.

E difficile trovare dei pirla italiani che caccino i soldini loro per farsi una “passeggiatina americana” sui carboni ardenti che è stata inconfutabilmente dimostrata come un “pacco per pirla”.

Il trainer dichiara: “Per capire cos'è il mio lavoro prendi la psicologia e togliendo tutta la lagna dell'inconscio fanne una materia pratica e moderna, utile”.
Il “business trainer” (businness per lui e per chi lo finanzia) potrebbe provocare alle sue “cavie umane” dei danni irreversibili. Creando loro delle illusioni di “onnipotenza” che si scontreranno in seguito con la realtà (senza i carboni truffa) potrebbe far loro perdere ogni speranza di una vita migliore e portarli conseguentemente ad uno stato di grave depressione con esiti che preferisco non menzionare. Perché “la lagna dell'inconscio” (come lui la chiama) vince su qualsiasi truffa “PsicoMac”.
L’inconscio è sempre più potente dello “PsicoMac”.

L’unica cosa che si può fare, se si vuole evitare una psicanalisi lunga e profonda, che deve essere fatta da un eccellente psicoanalista (non tipo quelli della tv delle sciampiste), e che non sempre da dei risultati ottimali, è accettare l’inconscio come esso è, e lasciarlo agire come lui comanda, compensandolo o sfruttando le sue stesse forze. Ne ho già accennato in articoli e lezioni e ne riparleremo. Questa mio metodo è la via più naturale per migliorare il proprio stato mentale senza contrastare l’imprinting dell’inconscio che spesso è inciso su una lastra d’acciaio. Altro che “PsicoMac”!

“Sono timido?”: bene, sfrutto la mia timidezza sul mio target. “Sono depresso?”: leggo, mi acculturo con argomenti che mi emozionano, e dormo fino a quando non mi passa l’influenza. “Ho perso il lavoro da top manager?”: mi metto a fare qualcosa che mi piaccia veramente e mi dia anche dei vantaggi collaterali, un corso di parrucchiere per donna dove conosco la gnocca, un corso da truccatore, una bancarella di erboristeria a Piazza Farnese (il tipo che conosco è felice e deve cacciare via le gnocche che lo assillano!).
“Sono cretino?”: mi propongo come conduttore tv. Etc.

Nel nostro mondo non c’è più pericolo di morire di fame, campano anche i clochards e c’è sempre la Caritas che ti da a mangiare un pasto caldo. E un’esperienza “no money” è un’esperienza che ogni uomo completo dovrebbe fare almeno una volta nella vita per poter capire tutto e tutti, per non aver più timore di nulla, apprezzare la vita felicemente, per dare il giusto valore alle cose, e poter dire alla chiusura del sipario, con orgoglio: “Sono stato un vero uomo”.

Il trainer businness (business per lui) ha però capito che gli italiani non sono pirla come gli americani e non credono a menate tipo: “Anthony Robbins, il guru dei guru, uno che si è curato il cancro a morsi e ha insegnato a campare a gente come Gorbaciov e Bill Clinton, ha confortato Nelson Mandela e spronato Margaret Thatcher”.

Lo sappiamo bene che il trucco di questi trainer è il marketing truffa compreso imbucarsi e farsi fotografare accanto a personaggi famosi i quali una “foto ricordo” non la negano a nessuno, neppure al più famoso imbucato italiano, tale Paolini!

Forse Gorbaciov, Clinton e Mandela hanno parlato con Robbins come con altri migliaia di “guru”. E allora? Mi farò dire dalla mia amica giornalista Vesna di Belgrado, appena rientrata dal Sud Africa per intervistare Mandela in esclusiva mondiale (prima intervista dopo cinque anni di ritiro in campagna di Mandela), se è vero che Mandela ha concesso udienza ad un tale che si chiama Robbins.

Quando avrò la risposta di Vesna la pubblicherò. E se sarà negativa la truffa pnl sarà ufficialmente incriminata per millantato credito.


la Repubblica 24 febbraio 2009

Un seminario per cinquecento dirigenti in deficit di autostima
In cattedra Roberto Re, l'"allenatore dell'anima" dei manager


Ascolta il motivatore
ti solleva dalla crisi

di ELENA STANCANELLI

ROMA - "Smettila di incasinarti", "Tempo di risultati", "Leader di te stesso" sono alcuni titoli di libri o dvd di Roberto Re. Vanno a ruba tra i manager che partecipano al seminario di formazione che si tiene in un albergo romano. Cinquecento persone arrivate da tutta Italia, cinquecento persone che da un giorno all'altro rischiano di trovarsi senza lavoro, mi spiega Stefano Cuzzilla presidente del Sindacato Romano Dirigenti Aziende Industriali, promotore del seminario. Nessuno si commuove per noi, lo capisco. Difficile, in questo momento di crisi, provare compassione per chi ha avuto stipendi come i nostri. Ma cadere dall'alto fa più male. Conosco persone che per mesi sono uscite di casa in giacca e cravatta come se niente fosse, e magari venivano da me in ufficio, a far passare la giornata. Per mesi, senza avere il coraggio di dire alla moglie che non avevano più un lavoro. Nel 2008 solo a Roma sono rimasti a piedi 600 manager. Molti di quelli che vedi qui neanche lo sanno che la loro azienda sta per chiudere, ma io sì.

Che fare? La mia risposta, dice Stefano Cuzzilla, è formazione. Le aziende hanno un fondo destinato alla formazione, che non viene quasi mai usato. Fin quando tutto andava bene, i manager lavoravano il più possibile per guadagnare il più possibile, senza tempo da perdere. Ma adesso non bastano più muscoli per reggere le diciotto ore al giorno di lavoro, serve la creatività per rimettersi in gioco, la flessibilità. Il coraggio di cambiare. Se sei costretto a passare da una grande azienda a una più piccola, devi saper fare più cose.

Mentre io e Stefano Cuzzilla parliamo, bussano alla porta. Entra un uomo, elegante ma un po' dimesso. Sembra uscito da un racconto di Pirandello, sorride, risponde composto alle nostre domande impertinenti. Ecco, dice Stefano: lui era vicedirettore di non so cosa e adesso? Adesso, dopo mesi di disoccupazione, gli hanno offerto un contratto di consulenza. Alla metà del suo vecchio stipendio. Un terzo, precisa l'uomo malinconico e esce, facendo segno a Stefano che lo aspetta fuori, con calma. Capisci? Mi dice quando rimaniamo soli.

Roberto Re è l'uomo scelto da Cuzzilla per operare il miracolo della trasformazione. A lui e la sua organizzazione, la HRD Training group, si rivolgono non solo manager ma uomini e donne di tutte le età e delle più varie professioni: atleti in crisi di risultati, casalinghe malinconiche, studenti bocciati, avvocati senza clienti. Isolde Kostner lo ha cercato quando non riusciva più a vincere, Don Mazzi gli affida una volta l'anno i suoi ragazzi. Persone in difficoltà, o persone ambiziose, alla ricerca di un miglioramento.

Sono una specie di allenatore dell'anima, dice Roberto Re. Cerco di tirare fuori il meglio da ognuno, partendo dagli insegnamenti base: sviluppo della memoria e tecniche di apprendimento veloce. Faccio corsi di programmazione neuro-linguistica, insegno a parlare in pubblico o a sedurre l'interlocutore singolo, ho messo a punto un training fisico e una serie di esercizi motivazionali. Con me lavorano persone che insegnano i segreti dell'ipnosi, le buone regole per vivere in un team, come trasformare un fallimento in opportunità. Per capire cos'è il mio lavoro prendi la psicologia e togliendo tutta la lagna dell'inconscio fanne una materia pratica e moderna, utile.

Roberto Re è nato a Genova nel 1967, ha studiato un po' di economia e un po' di psicologia e poi è andato negli Stati Uniti. È lì che negli anni Ottanta ha scoperto la filosofia del successo, ha letto "Pensa e arricchisci te stesso" di Napoleon Hill, trenta milioni di copie, la Bibbia dei trainer motivazionali. Lì ha conosciuto il lavoro di Roy Martina, medico olistico, autore, selfness coach e trainer di trainer. E soprattutto Anthony Robbins, il guru dei guru, uno che si è curato il cancro a morsi e ha insegnato a campare a gente come Gorbaciov e Bill Clinton, ha confortato Nelson Mandela e spronato Margaret Thatcher.

Anthony Robbins, l'uomo che ha coniato la frase: If you can't than you must, il mantra di Roberto Re. Il quale, tornato in Italia agli inizi degli anni Novanta, decide che si può fare, i tempi sono maturi. E inizia a proporre i suoi corsi da noi, nella terra dei disillusi.

Gli italiani, mi conferma, sono più scettici degli americani. Ho dovuto dare un aggiustatina al programma. Presentarsi come un guru non funziona, meglio spiegare, far riflettere, creare un approccio morbido. Non imporre niente, e infarcire ogni discorso di esempi pratici. La teoria è noiosa e non rimane impressa. Meglio fare che ascoltare. La sua invenzione della camminata sui carboni ardenti come esercizio di affermazione della volontà è diventata subito un cult.

I cinquecento manager che partecipano al seminario "Da manager a leader" lo ascoltano con attenzione. La parola chiave è cambiamento. Per ottenere risultati, bisogna uscire da quella che chiama Zona del comfort, lo spazio che abbiamo arredato intorno a noi, a nostra immagine, nel quale ci possiamo rilassare e non temere. Dobbiamo imparare a stare a nostro agio nel nuovo, nell'improvviso, dobbiamo smettere di avere paura e fidarci di noi stessi. Dice cose semplici, ma innegabili. Il suo segreto è farti vedere come tutto sia a portata di mano. Compreso il successo. Che però è niente senza la felicità. Che cos'è l'infelicità per te, gli chiedo. È la differenza tra ciò che abbiamo e ciò che vorremmo avere. Non molto diversa da uno scompenso ormonale, da una carenza di ferro, dunque. L'infelicità esiste, ma tranquilli: si cura.


Carlo risponde ai lettori
Il "pacco" amerikano
La seduzione americana è una buffonata

L'opinione dei Seduttori
Nuove truffe delle PNL
Non solo seduzione ed autostima ma ora anche le "terapie pnl"

Lettera motivazionale
La pnl non funziona
L'ennesima conferma di un aspirante seduttore

Carlo risponde ai lettori
Cazzari italiani e cazzoni americani
Carlo scriverà un libro per gli americani: "Come risuscitare con successo"!

I libri dell'anti-seduzione
The game
Il manuale dei "vaffanculo"

I libri dell'anti-seduzione
Il metodo Mistery
L'americanata del prestigiatore

I corsi di "miglioramento" che portano alla depressione
Pnl pericolosa
La brutta esperienza della bella Maria

Carlo risponde ai lettori
La bufala del respiro pnl
Non si può sincronizzare meccanicamente il respiro per la seduzione

Lettera motivazionale
La pnl degli zerbini
Costantino ha provato a leggere libri e siti "truffa pnl"

L'opinione dei Seduttori
Pnl "The Game" e americanate varie
A Francesco hanno regalato solo figure di M...a

La seduzione-truffa continua a far vittime
Il rimorchio del cretino
La pnl insegna "come far fuggire le donne"

Lettera motivazionale
La pnl per la seduzione è un "americanata"

I libri da NON comprare
The Game
Un libro americanata di "seduttori fantozziani"

Carlo risponde ai lettori
Seduzione e Pnl
Le donne non si seducono camminando sui i carboni ardenti o facendo discorsi preconfezionati. La Pnl è una cosa e la seduzione è un'altra cosa, ma è facile indurre le persone in difficoltà a confonderle

Carlo risponde ai lettori
Basta con la PNL!

L'opinione dei Seduttori
Bloccato dalla PNL
Il lettore in cattedra

L'opinione dei Seduttori
Sulla Programmazione Neurolinguistica (PNL)
Il lettore in cattedra

Carlo risponde ai lettori
Seduzione o PNL?


Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Martedì 24 Febbraio 2009)


Home L'anti-seduzione      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

scrivimi.gif
© testi & foto: Seduction Magazine - tutti i diritti riservati - copyright © 1997-2021.
Sito CSTR srl    Riproduzione vietata.     Help