Carlo risponde ai lettori
Come le prostitute scelgono il cliente
-----Messaggio originale-----
Da: manuel [--] [mailto:[--]@hotmail.com]
Inviato: sabato 31 gennaio 2009 12.18
A: carlo@seduction.net
Oggetto: Opinione sulla Thailandia
Caro Carlo,
metto subito le mani avanti dicendo che con questa mail il target di donne di cui parlo dovrebbe riferirsi prevalentemente a prostitute (se non tutte, ma mantengo il beneficio del dubbio) e quindi per te già in partenza la mail potrebbe apparire poco interessante.
Dunque, reduce dalla terza trasferta in terra thai, ho notato ancor più di altre volte che il tipo di straniero che più interessa le ragazze è quello col look da classico hooligan inglese, col cranio rapato e grossi tatuaggi in vista, spesso con magliette che appaiono come logore. Ciò, a prescindere dal fatto che sia un palestrato, grasso o mingherlino.
Al contrario sembra che il tipo da loro meno gradito sia chi porta i capelli lunghi, non importa se vesta da pezzente, da spiaggia o da signorotto.
Ora, a maggior ragione se il 90% di queste ragazze sono prostitute, questa selezione mi appare davvero curiosa e mi sono venute in mente varie ipotesi, che tendenzialmente si escludono a vicenda.
Secondo te può esserci un' influenza, diciamo in modo improprio, modaiola?
Non sono nemmeno sicuro che quella possa essere una specificità della zona indocinese, dato che nella confinante Cambogia -anche nelle quale vi sono professioniste varie, sebbene credo in numero minore- non ho notato da parte delle interessate nessuna forma di "scannerizzazione" del possibile cliente.
Il seduttologo risponde
Non sono mai stato in Tailandia né in Cambogia. Ma ho ben analizzato le differenze nelle scelte del maschio fra le prostitute (e marchette di varie tipologie) e le ragazze che amano la sana seduzione del vero seduttore.
Le prostitute hanno molto fiuto (che viene dall’esperienza) nell’identificare il probabile cliente. Il cliente deve essere in primis uno sfigato doc che abbia ben installato in testa il programma “chi non paga non scopa”. Per la prostituta “cash on spot” non conta che il possibile cliente sia anche danaroso. Per lei è importante che sia disposto a pagare “cash on spot”, indipendentemente dalle sue disponibilità economiche, e che non sia troppo “complicato”.
Un tipo figo, o che si propone come tale anche se non lo è, non interessa la prostituta “cash on spot” perché si tratta di un tipo narcisista che pretende (o sogna) che le donne gli caschino ai piedi. Inoltre ama il sesso più raffinato che per la prostituta comporta più lavoro.
Probabilmente per le prostitute tailandesi il tipo “col look da classico hooligan inglese” è il cliente più probabile e meno esigente perché, secondo la loro esperienza ed il conseguente loro fiuto, quel tipo di maschio è molto sfigato ed ha installato in testa il programma “pay for fuck” e finisce rapidamente “a coniglio”. Ma non c’è bisogno di fare grandi analisi per intuire che il tipo hooligan, inglese o italiano che sia, non è un seduttore e deve sempre pagare per scopare.
“Al contrario sembra che il tipo da loro meno gradito sia chi porta i capelli lunghi”.
Questo tipo di maschio è più probabilmente narcisista e/o intellettuale e/o artista. In ogni caso meno allupato, meno pollo, più intelligente, più sofisticato, e meno disposto a pagare un prostituta “cash on spot”, tranne nell’eccezione che costei sia “the top of the world”. Ma l’eccezione non riguarda il “mercato della massa”. Probabilmente nell’esperienza delle prostitute tailandesi il tipo con i capelli lunghi non è un probabile cliente oppure è un “cliente difficile”. Allora è meglio fare il marketing con il cliente facile e probabile (hooligan) che con il cliente meno probabile e più pretenzioso (capelli lunghi).
Buona seduzione “no pay”
Der Meister
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(Sabato 16 Maggio 2009)
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