Lettera motivazionale
Seduzione senza parole
Chi parla molto seduce poco e spara cazzate
-----Messaggio originale-----
Da: [--] [mailto:[--]@poste.it]
Inviato: venerdì 29 maggio 2009 23.41
A: carlo@seduction.net
Oggetto: Abbonamento TS nona e-mail
Priorità: Alta
Ciao Carlo, nona lettera con il medesimo oggetto, in attesa di una risposta, conscio del fatto che la lista d’attesa per essere accolti nella TOP SECRET è lunga.
Naturalmente non sono affetto da sindromi maniacali nei tuoi confronti ne voglio intasare la tua casella di posta. Il mio obbiettivo di cotanta insistenza è quello di porre in evidenza il mio indirizzo giorno dopo giorno tra la mole di lettere che ricevi e fare in modo che le mie e-mail non sfuggano alla tua attenzione. Le e-mail che ti ho inviato in questo periodo sono in linea di massima identiche per cui basta leggerne una e puoi tranquillamente cestinare tutte le altre con lo stesso oggetto. Qualora decidessi di pubblicare questa mia ti prego di voler omettere i dati sensibili, come del resto correttamente fai di prassi.
Desidero abbonarmi alla newsletter "top secret" di seduction.net…
Lettera motivazionale:
Sto leggendo con interesse gran parte degli articoli pubblicati su Seduction.net. Naturalmente capirai da te che, essendo interessato all'argomento seduzione da diverso tempo, non è l’unico sito sul tema che ho visitato.
Ho pure letto vari manuali che aimè, al di là di qualche piccolo consiglio applicabile nella vita reale, per la maggior parte dei casi si sono rivelati inutili. Il motivo che mi spinge a chiederti di inserirmi nella news letter TOP SECRET probabilmente risiede tutto nella definizione stessa di seduzione, ovvero attrarre, allettare, condurre a se.
La seduzione non è unicamente riconducibile all’attrarre donne, anche se questo è il nostro obbiettivo principe, la seduzione è piuttosto un’arte utile in molti campi della vita comune, non ultimo il lavoro ed il rapporto con i colleghi, i superiori ed i clienti. In qualche modo leggendo i numerosi articoli pubblicati sul sito, nonostante non si parli apertamente di tecniche o metodi, sei riuscito a “sedurmi”, incuriosirmi complici anche le numerose lettere di ringraziamento e stima da parte dei tuoi numerosi iscritti per i risultati ottenuti.
Veniamo a me dunque, di primo acchito analizzando il mio status dovrei rientrare tra coloro che, secondo l’opinione comune, hanno tutte le carte in regola per aver successo con le donne: mi chiamo [nome] [cognome], vivo a [provincia delle isole], mi avvicino velocemente alla soglia dei quarant’anni, a dir la verità ben portati. Esteticamente piacente anche se non posso certamente reputarmi un modello o esibire un fisico palestrato. Di professione faccio il pilota di [--], per cui sono perennemente in viaggio, sia per lavoro che per svago. Cultura media, concordo pienamente con Socrate che cosciente dell’immensità della conoscenza in tutti i campi della vita affermava “il vero saggio è colui che sa di non sapere”. Auto sportiva, varie case di proprietà tra le quali una villa in riva al mare con ampio giardino e piscina nella quale attualmente risiedo quando libero dal lavoro. Figlio di rinomato professionista e discretamente benestante. Amante dei viaggi, fondamentalmente curioso animato dalla voglia di conoscenza ed alla continua ricerca di un miglioramento personale, forse perché vittima di un senso di inadeguatezza.
Eppure al di là di questa facciata, che quando faccio nuove conoscenze tendo a non evidenziare per non dare l’impressione di colui che si reputa “superiore alla media” e soprattutto voler essere valutato per ciò che realmente valgo come individuo e non in base a ciò che possiedo o faccio per vivere, sono perennemente insoddisfatto del mio rapporto con le donne.
La mia adolescenza è stata fortemente segnata della tragica perdita del mio [morte di un parente], il quale rappresentava il mio più importante punto di riferimento nell’età probabilmente più critica in assoluto. Questo evento mi ha portato a chiudermi in me stesso per alcuni anni, impedendomi quasi di vivere le esperienze tipiche di quella fase della vita. In quello stesso periodo sono iniziate le prime “delusioni amorose”.
In seguito ho avuto qualche avventura prevalentemente estiva e due relazioni un po’ più lunghe, la prima durata otto mesi e la seconda, la più importante, culminata in una convivenza durata tre anni con una donna straniera conosciuta durante un lungo periodo di lavoro all'estero e conclusasi circa un anno fa perché, come anche tu sostieni in un tuo articolo, la passione con il tempo si è trasformata in parentela ed il mio interesse si è spostato su un’altra donna conosciuta alcuni anni fa e che nonostante negli ultimi mesi abbia avuto l’opportunità di frequentare maggiormente, non sono ancora riuscito ad annoverare tra le mie seppur poche “conquiste”. Dal momento della separazione ho avuto solo qualche avventura di brevissima durata.
Mi rendo sempre più conto di invaghirmi delle “donne sbagliate”, che tendo ad idealizzare, come descritto nel tuo articolo "la sindrome del piedistallo". Sono frenato dalla paura del rifiuto durante l’approccio anche nel caso in cui ricevo apparenti segnali incoraggianti dalla ragazza di turno. Qualora riesca a superare questo scoglio iniziale e portare a buon fine la conoscenza, mi blocco al momento di “concretizzare” la conquista passando dalle parole, con le quali a detta di molte donne riesco ad essere abilissimo durante una conversazione telefonica od una chat, ai fatti lasciandomi sfuggire gli attimi propizi ad un approccio fisico e facendo di fatto decadere l’interesse nei miei confronti. Temevo di essere un caso disperato ma, leggendo sul sito le lettere inviate da altri aspiranti seduttori, mi rendo conto che si tratta di un problema abbastanza comune e che è stato superato.
Mi auguro che grazie al mio impegno e sotto la tua guida riesca anch’io a superare i miei timori ed arginare il mio “senso di inferiorità” nei confronti del “gentil sesso” entrando a far parte della famiglia dei veri seduttori.
Cordiali Saluti [nome] [cognome]
P.S. scrivendoti da una indirizzo poste.it appositamente creato ho omesso di allegare la fotocopia del documento, onde evitare di appesantire inutilmente la e-mail. Qualora lo reputassi necessario per perfezionare l’adesione lo farò a seguito tua esplicita richiesta.
Domanda accettata
Caro [--],
sulla carta hai tutte le carte vincenti per essere il Grande Seduttore… che non deve chiedere mai.
Questa tua ultima lettera, che ho aperto casualmente in questi giorni di impegno con i “corsi live”, mi ha colpito per una ragione molto particolare.
Quello che tu scrivi smentisce i luoghi comuni sulla seduzione dei comuni mortali. I comuni mortali pensano. “E’ belloccio, è ricco, bella macchina e belle case, buona famiglia, professione affascinante, età ideale per la seduzione…, e allora se le fa tutte”. Se poi il tizio di cui si parla ama anche sparare cazzate, tali cazzate diventano credibili, secondo la logica dei comuni mortali. Se il tizio spara cazzate può anche sparare che è lui che si fa la moglie di Berlusconi, e non Massimo Cacciari. E i comuni mortali ci credono!
Ma noi seduttori sappiamo bene come realmente stanno le cose della seduzione, e che codeste “cose” non rispettano quasi mai la logica dei comuni mortali. A noi seduttori bastano pochi sguardi per inquadrare un seduttore e distinguerlo da un finto seduttore cazzaro. Purtroppo, contro la logica dei miei “interessi commerciali” devo dirlo... Ma prima di dirlo ti dico che non mi riferisco a te perché ti ho ben inquadrato da alcuni passi della tua lettera, che fanno parte dei miei segreti investigativi.
Quello che devo dire, e che ho già detto in varie lettere, è che ci sono maschi che malgrado all’apparenza non mostrino handicap oggettivi di attrazione sono in realtà negati per la seduzione. E’ una fatto chimico ed energetico: non attraggono, risultano neutri. Rimbalzano.
Per costoro non ci sono corsi o tecniche di seduzione che possano ribaltare la loro capacità di attrazione. Costoro sono le migliori prede dei "corsi truffa" che tu hai visitato e che promettono miracoli di seduzione per tutti attraverso delle tecniche che funzionerebbero sempre. Ripeto quello che ho scritto nell’articolo: La seduzione non è per tutti: “la seduzione è per il 50% genetica e per il restante 50% apprendibile. Ed è un stima ottimistica!”
Chi sostiene il contrario è un truffatore.
Un tuo problema indica che hai la stoffa del seduttore. Non puoi ammettere un rifiuto perché sei cosciente di essere “un figo”. “Ma come si permette, dovrebbe cascarmi ai piedi…”
E proprio perché la turbi che si permette!
L’altro tuo problema, "la sindrome del piedistallo", lo supererai quando acquisirai la capacità di rimorchi continui su target altissimo. Se di donne “idealizzabili” ne conosci una al giorno idealizzerai solo colei che si è guadagnata l’idealizzazione in base a comportamenti di seduzione e relazione concreti e positivi. Altrimenti? Esaminiamo la prossima candidata.
Il problema del timing lo supererai sia con i miei insegnamenti sia e soprattutto con la pratica continua e l’esperienza. Il giusto timing lo azzecca chi percepisce le vibrazioni dell’attrazione.
Chi parla molto percepisce poco. Chi parla molto agisce poco. Parlare meno, ascoltare le vibrazioni, sedurre alla vibrazione giusta. Quando si seduce non si parla, si seduce e basta.
Il discorso è lungo e profondo ed è il contrario del discorso che fanno i siti sulla seduzione truffa, che ti dicono che con quattro paroline te le fai tutte. Molti Grandi Seduttori che ho conosciuto parlano poco. E la riprova di questo meccanismo “senza parole” te la confermo anche io. A me piace molto parlare, indipendentemente dalla seduzione. Ma le migliori seduzioni le ho realizzate quando non mi andava di parlare! Grazie di avermelo ricordato, seguirò anch’io i miei insegnamenti, ai quali troppo spesso trasgredisco!
Ora mi domando: parlare o sedurre? “This is the question”.
Sei dei nostri ma sappi che la TOP SECRET non basta. E’ solo il primo passo.
Buona seduzione “senza parole”
Carlo
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Sabato 30 Maggio 2009)
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