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The Moscow Times ed il Manifesto confermano le nostre analisi sul campo

Russia. Oggi seduce solo il Grande Seduttore

Le russe sono diventate molto selettive e snobbano i comuni mortali stranieri


di Angelo



Salve Carlo, incollo sotto l'interessante articolo del blog EST EST EST di Astrit Akli, giornalista del Manifesto, che da attento osservatore della evoluzione della realtà russa, riporta la recensione del The Moscow Time sull'ultimo libro di sociologia di Olga Makhovskaya "The Seduction of Immigration".

Sembrerebbe, a prima lettura, argomento da giornaletti per sciampiste. Ma invece rivela quanto velocemente le donne russe moderne siano cambiate, ormai lontanissime dallo stereotipo alla "verdone" che l'italiota ancora mantiene della Russia e della donna russa.

Non solo è finita la seduzione anni 70 delle calze di nylon (a cui credono i 50enni) ma anche quella post-89 dell'Italia Bel Paese della Dolce Vita abitato da seduttori alla Marcello Mastroianni (a cui crede Berluska). Ci hanno conosciuto ben bene. Quell'Italia non esiste più. L'Italia e gli Italians non tirano più. Con le russe ci vuole la vera seduzione ancestrale da te descritta.

Confermo che le mie amiche russe hanno perso l'infatuazione primi anni 90 per l'italiano e ci vedono per quello che siamo e non più per quello che eravamo. Aggiungo che dai miei frequenti viaggi spot, rilevo che le realtà dei paesi dell'est sono in velocissimo cambiamento; ne consegue anche il cambiamento delle chiavi della seduzione. Noi italians non ci stiamo dietro, troppo lenti ed invecchiati culturalmente.

La selezione naturale ha eliminato i pellegrini sfigati della seduzione. In Russia si aprono immensi campi di conquista per i seduttori ancestrali. Per gli altri, restan le scammers.
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PS: ometti mia email, grazie

Manifesto



IL MANIFESTO BLOG
EST EST EST
notizie dall'ex impero del male a cura di Astrit Dakli
Le donne russe non sognano più un marito occidentale

Sposare un uomo occidentale non è più, come qualche anno fa, uno dei sogni delle donne russe “in età da marito”. Lo rivela un curioso servizio del quotidiano in lingua inglese The Moscow Times, edito a Mosca, che cita un libro appena uscito (”The Seduction of Immigration”) della sociologa Olga Makhovskaya e alcune recenti ricerche sociologiche svolte in Russia. Gli ultimi dati raccolti in materia, pare, affermano che oggi soltanto il 9 per cento delle donne russe non sposate desidera un marito straniero– cioè europeo o americano – mentre soltanto quattro anni fa, nel 2005, la percentuale era ancora del 46 per cento e negli anni novanta questo desiderio era praticamente universale.

Diverse, e tutte ugualmente interessanti e rivelatrici, sono le motivazioni che le donne intervistate portano per spiegare questo drastico cambiamento. Anzitutto un generale calo d’interesse verso il matrimonio in quanto tale come “sogno supremo”: in epoca tardo-sovietica una donna considerava un marito come la sua massima aspirazione nella vita, mentre oggi questo ruolo di punta è passato a una “buona carriera”. Ma ci sono anche motivi precipui per la perdita di interesse degli uomini occidentali: un significativo aumento delle polemiche nazionaliste contro l’”Occidente” durante gli anni della presidenza Putin, in primo luogo, e poi un calo generale della spinta all’emigrazione, dovuta alle migliori condizioni economiche raggiunte dal paese e a una molto miglior conoscenza (attraverso il turismo di massa) della realtà dei paesi occidentali, assai meno favolosa di quel che un tempo poteva apparire: così, dai centomila emigrati all’anno dei primi anni ‘90 si è passati ormai a poche migliaia.

E ancora, a influenzare negativamente le aspirazioni delle donne russe, una serie di casi abbastanza clamorosi, negli ultimi anni, di “conflitti internazionali” a proposito dei figli di donne russe separatesi da mariti stranieri, dove i tribunali dei paesi in cui la coppia era andata a vivere – normalmente la donna russa sposa un occidentale anche per andar via dalla Russia, con l’idea di una vita più facile e sicura a Parigi, Amsterdam o New York – si sono rivelati più propensi a togliere i figli alla madre separata e ritornata in Russia, per affidarli al padre che rimaneva sul suolo patrio, piuttosto che all’ipotesi opposta. I media moscoviti hanno dato molto rilievo ad alcune di queste vicende, e probabilmente il pubblico delle aspiranti “mogli di occidentale” ne è rimasto impressionato.

Non ci sono tuttavia dati attendibili sull’andamento concreto del trend dei matrimoni con uomini stranieri. Se pare accertata la diminuzione drastica dell’impressionante flusso di “web-fidanzate” spedite dalla Russia negli Stati uniti o in Europa occidentale con “visti matrimoniali” dopo esser state scelte dai futuri mariti sui cataloghi online di alcune agenzie specializzate (e non si sa quante di queste ragazze siano poi state invece dirottate verso la prostituzione o attività analoghe), risulta invece ancora piuttosto sostenuto il numero di matrimoni “misti” registrato ogni anno a Mosca – ma va precisato che il dato (intorno alle mille unioni al mese) mette insieme senza distinzioni tutti matrimoni che coinvolgano almeno un partner straniero, sia questo il marito, la moglie o siano entrambi i coniugi.



Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Lunedì 19 Ottobre 2009)


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