Seduction Explorer Guide SEG
Il maestro a Cluj Napoca
La seduzione con il controllo sociale
di Carlo Della Torre
Le vacanze si avvicinano e dobbiamo scegliere le nostre mete per la summer seduction.
In questi mesi si è molto parlato di Romania e di ragazze rumene. Un nostro GS imprenditore e seduttore in Romania consiglia Cluj Napoca come migliore città per sedurre in Romania. Il nostro corrispondente rumeno Prof. Victor fa gli elogi di Iasi ma dice che la seduzione non è per nulla facile. Un nostro lettore che lavora e seduce a Iasi anche ne fa gli elogi quando dice che le bellezze che ha visto a Iasi non le ha viste in altre città del mondo, ma dice anche che le rumene sono diventate impossibili e danno buca.
Forse hanno tutti ragione, differenti punti d vista della seduzione, che cambia continuamente, e la cui percezione dipende dalle aspettative che si hanno.
Io stesso faccio una valutazione soggettiva quando parlo della seduzione nell’Europa dell’est. Per comprendermi devo farmi la tara! Nell’est mi aspetto la seduzione facile e subito, tutte subito senza condizioni. E se la seduzione si discosta di un tanto da questa mia aspettativa allora la valuto “difficile”. Bisogna mettersi in testa (io per primo) che ormai da molti anni la seduzione nell’est Europa non è affatto più facile della seduzione nell’ovest del continente. Per la seduzione ad est bisogna armarsi delle stesse armi che servono per sedurre ad ovest, forse anche qualcuna più moderna e “tecnologica”. E se le ragazze dell’est spesso sono più socievoli e danno retta a tutti ciò non significa che la seduzione sia più facile. Sono due cose diverse e non collegate. Comunque le rumene sono più selettive delle altre ragazze dell’est e mettono il filtro già al primo contatto, che è cosa buona e giusta, per non far perdere tempo al seduttore, che di cazzeggio non ne vuol proprio sapere.
Queste mie esperienze a Cluj Napoca di pochi anni fa erano state da me percepite come seduzione difficile. Ma dopo aver letto i report del nostro GS imprenditore e seduttore a Cluj ho rivalutato il tutto. Con un solo lamento: il controllo sociale. Ma il nostro GS imprenditore e seduttore ci informa che da circa tre anni la situazione è completamente mutata e che la mentalità si è molto aperta perché Cluj si è trasformata in una città internazionale con studenti da tutto il mondo.
Capodanno a Cluj
Non mi sarei mai aspettato di passare un capodanno facendo scintille a letto invece che fuochi d’artificio in piazza. La pulzella della quale non ricordo il nome, e che poco dopo si trasferì in Svezia, la incontrai di mattina nella piazza Uniri, due giorni prima di fine anno. Pranzammo insieme e ci rincontrammo anche il giorno successivo. Mi propose di passare il capodanno con i suoi amici e io le contro-proposi di venire prendere un aperitivo nel mio albergo per poi raggiungere i suoi amici, da sola o eventualmente anche in mia compagnia. Si presentò verso le ore 22 tutta tirata al massimo anche con le autoreggenti, come si usa fare nella notte di capodanno. Per farla breve (questa non è la sede per i dettagli) la mezzanotte la festeggiammo a letto mentre il suo cellulare “suonava a festa”. Una notte indimenticabile!
La commessa strafica
“C’era una volta”, nel centro commerciale non lontano da piazza Uniri, una bellissima commessa ventitreenne, in un negozio di abbigliamento di proprietà di arabi “possessivi”. Ma lei non se li filava. Dopo aver perlustrato tutte le commesse ed averla “monitorata” per qualche giorno, avevo stabilito che era la più bella, una da 9, un’eccezione fra le commesse. Il fato mi aiuta e la incontro nel sandwich bar accanto alla boutique (lunch time). Le rivolgo la parola con perfetto timing sul suo sguardo (non ricordo cosa) e mi risponde in perfetto italiano. La bella aveva vissuto in Italia ospite della sorella sposata "contro" un italiano. Il mio look era trasgressivo e da “creatore di moda”. Ebbene diventiamo subito grandi “amici” come se ci conoscessimo dai tempi del liceo. Seduzione spontanea ed attrazione spontanea in crescendo, quasi passione ma non masochistica. Il seguito è riservato. Poi mi porta in giro ed anche in un party in discoteca e mi fa conoscere tutti il suo gruppo, stragnocche, ma tutte accoppiate. Interessante ricordare che costei aveva piacere a “mostrarmi”, contrariamente alle esperienze che ho avuto successivamente.
L’altra commessa
Volevo comprare degli occhiali nuovi ma soprattutto rimorchiare un’altra commessa, nel negozio di ottica. Entro senza pensarci troppo e dagli occhiali passo all’invito, carico dell’esperienza precedente. Ma qui mi arriva uno stop. Non bisogna mai allargarsi troppo! “Io ho venticinque anni e tu potresti essere mio padre”! Che botta! Ma mi riprendo subito: “Meglio un padre strafigo che un coetaneo cesso”. Buca con pareggio.
La figlia del politico
La avvisto in un negozio di scarpe su strada, no centro commerciale. Entro e vado liscio al “rimorchio shoes”: “Che belle scarpe che avete qui, in Italia non se ne trovano di cosi belle… queste ti stanno molto bene. [grande menzogna, ndr]. Da li si passa al cellulare, seguono sms. Ci si incontra una prima volta ed io faccio subito capire le mie intenzioni (non romantiche): quando sono in trasferta ho sempre molta fretta con la seduzione. Mi racconta che suo padre era stato il presidente del partito locale [secretato] ed era morto [secretato] durante [secretato] e lei era ancora molto conosciuta in città. Non ci potevamo fare vedere insieme perché la conoscevano tutti. La accompagno a casa di notte (buio pesto luci spente) e “sotto casa” appoggiati ad un albero si fa qualcosa di “interessante” ma poco per i miei gusti e sempre con gli occhi puntati alle finestre ed alla macchine che passavano. Buona notte…
Il giorno dopo decidiamo di andare a cena. Taxy… e mi porta in un ristorante di un albergo ad una ventina di chilometri fuori città. Eravamo l’unico tavolo, albergo e ristorante vuoti.
Il tempo della cena scorre in una chiacchierata senza seduzioni speciali. Andiamo verso l’uscita per prendere il taxy che avevamo chiamato. Alla porta fa un balzo indietro: “Mi conosce non facciamoci vedere”. Usciamo dall’uscita di servizio e camminiamo nella campagna fino ad un distributore di benzina da dove chiamiamo un altro taxi. Lei controlla da dietro il muro delle toilette. Semaforo verde, si può salire sul taxi. Lei si sdraia sotto di me, non per farmi un bel “regalino”, ma per non farsi vedere in compagnia di uno sconosciuto che poteva essere un amico di suo padre. Non è servito a niente. La mattina dopo mi comunica telefonicamente che i compagni di università le hanno chiesto: “Quello di ieri sera era un politico amico di tuo padre?”. Il giorno successivo mi dice: "Perché non vieni con la tua macchina?". Io rispondo: "Cosa cambia?", e lei: "Non sai cosa sono capace di fare in macchina"!
La berlinese
Rimorchio stradale in centro. Strafica alta, magra e con portamento sicuro, felice e rilassato. Non sembrava la solita rumena e neppure tedesca, ma era rumena, sposata con un facoltoso tedesco a Berlino, in vacanza a Cluj per visitare i genitori, 30 anni. Di viso poteva benissimo essere paragonata ed una star di Hollywood. L’attrazione c’era forte, quella è la mia tipologia, strafiga e sicura di se. Andiamo a pranzo insieme, mi invita lei ed offre lei. A pranzo si fanno “cose piccole”. Di più non si poteva. Non riusciamo a vederci una seconda volta, per i suoi impegni di famiglia e per il controllo sociale di amici e parenti. Un bel ricordo ed una seduzione mancata per ragioni ambientali.
La commessa di scarpe
Passo davanti allo stesso negozio di scarpe della “politica”. Sulla porta c’era una nuova commessa fumatrice. Un attimo, un incrocio di sguardi, la saluto e proseguo. Entro il giorno successivo nel negozio, dopo aver ben controllato che era a lavoro. Sguardi inequivocabili dal basso in alto, mentre faceva provare le scarpe ad una cliente. Atteggiamento naif e voglioso.
Aggiro il controllo sociale e le passo il bigliettino con il mio numero di telefono. I commessi hanno visto tutto. No problem. Mi chiama il giorno successivo, ci incontriamo in una caffetteria, si presenta con un’amica. Questa commessa mi tirava soprattutto per la situazione di seduzione trasgressiva ma non era una stragnocca, era una ragazza di paese “vogliosa”. Allora vado al sodo a parole perché non mi poteva interessare come le altre ma era la situazione che mi spingeva alla seduzione. Ci sentiamo per telefono dall’Italia e le dico chiaro e tondo che se ci vedevamo era solo per… in quanto io non avevo tempo da perdere. Al mio terzo ed ultimo viaggio a Cluj la chiamo, mi da l’appuntamento, ed anche la buca!
La verginella di Scienze Ambientali
La avvisto da dietro, la perfezione del lato B, entra in un negozio di Jeans, la vedo davanti, la perfezione del lato A. In questi casi il cuore batte a mille. Si tratta di una di quelle da 10. Mi carico: “la buca vale la candela”. Entro nel negozio e con fare molto rassicurante e per nulla aggressivo “attacco”. Era già stata attaccata pochi minuti prima da un “rimorchione” che era rimbalzato ed io temevo un altro rimbalzo. All’inizio si mostra fredda ma pian piano la sciolgo con fare rassicurante. Era timidissima e purissima come non ne incontravo da anni. Andiamo a prendere un caffè ed un altro giorno a cena, viene con un’amica più anziana. Ci sentiamo più volte dall’Italia ed al mio ultimo viaggio dopo aver preso un caffè con lei. sempre nella solita piazza Uniri, la convinco a venire in camera per mostrargli dei Jeans, la sua passione. Sale con un’amica ma ciò non toglie che qualcosa pur succeda, anche se un po’ “pochino”. Mi dichiaro “insoddisfatto” e deluso. Ma io sono bravo a sedurre la verginella timida quando mi attizza più della troia. Lei mi dice: “Quello che ho fatto con te per me è tantissimo”. Soddisfatto: prova che è stata sedotta, ed è questo che mi interessa.
Ma ci sono anche altre come l’imprenditrice venticinquenne in trasferta a Cluj, mora, formosa, elegante, top class e strafica, presidentessa del Rotary della sua città. Le modelle che vorrebbero incontrarmi e mi danno il numero ma poi i boyfriend glielo vietano. La receptionist del mio albergo, brava ragazza, che se non la mettevo sulla “troiaggine” mi avrebbero “amato”. La ragazza che parla spagnolo e dice che tutte le rumene sono troie, tranne lei ovviamente. E tante altre come Claudia che se la tirava al massimo dicendomi che è stata in Italia e non si fida degli italiani ma poi ho saputo che è sponsorizzata da un riccone locale. C’è di tutto di più. Meglio che la Rai.
E per finire c’è anche Gabriella. Che mi dice sempre: “Se vieni prendi un appartamento, io non posso farmi vedere in giro con te perché mi conoscono tutti e tutti mi stanno dietro”. Le stanno dietro i ricconi locali che vanno in buca e non accetterebbero che arriva un italiano che…
Conclusioni
Cluj in tre viaggi di pochi giorni può prendersi la sufficienza. Ma gli italiani che sentivo parlare a colazione nell’hotel dicevano: “Ci siamo fatti duemila chilometri per andare in bianco”. Altri personaggi che ho incontrato che devo dire brave ed oneste persone sono rimasti profondamente delusi, ma non erano dei seduttori. Io per il tempo e le energie dedicate come pure per il mio comportamento “tutto subito o niente” mi posso lamentare solo del controllo sociale. C’è pure da considerare che io ho una certa attrazione reciproca con le rumene, come mi ha fatto notare un GS che mi ha visto in loco e me lo ripete sempre.
Ora si dice che a Cluj il controllo sociale sia diminuito a seguito di una internazionalizzazione della città. Se cosi fosse ci tornerei subito.
Ma io non ci credo!
Locali a Cluj Napoca consigliati ai seduttori e confermati oggi stesso da Gabriella:
discoteca Obsession
caffetteria Karma in piazza Uniri.
Appartengono allo stesso proprietario e sono frequentati dalle più belle ragazze di Cluj Napoca e provincia.
Le foto dell'articolo sono state scattate a Cluj Napoca ma non si riferiscono alle ragazze citate negli episodi tranne Gabriella, la berlinese, la receptionist, e un'amica biondissima di Gabriella.
Gabriella
La berlinese al ristorante
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Venerdì 20 Maggio 2011)
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