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Seductionblitz a Graz

A Graz per una seduzione rilassante. Ragazze gentili con i seduttori. La seduzione sui tram e nella bellissima Hauptplatz


di Carlo della Torre



Graz è per noi seduttori la città più importante dell’Austria. Perché a Graz non ci sono pappagalli, non ci saranno mai. A Graz non c'é trippa né per bifolchi né per pappagalli.

Vienna è imperiale, Salisburgo è bella, Graz è accogliente per il seduttore. A Graz ti senti “sotto casa”. Pace e tranquillità, sicurezza ed atmosfera di sana e rilassata seduzione. Graz ha tutto ciò che dovrebbe avere una sana provincia di trecentomila anime. In più Graz è dal 1999 patrimonio dell’umanità per l’UNESCO ed è stata capitale europea della cultura nel 2003.

Per ciò che interessa la “cultura” di noi seduttori: Graz ospita 6 università e 40.000 studenti. Calcolate che sono quasi il 15% della popolazione residente. Nell’università di Graz ha studiato Nikola Tesla, hanno insegnato il premio Nobel Otto Loewi e Keplero, che fu professore di matematica. Arnold Schwarzenegger è cresciuto in un paesino a 2 chilometri da Graz. Insomma Graz è una città che conta.


La seduzione
In fila al supermercato le ragazze si voltano e ti sorridono, come se volessero dirti: “Perché non mi favelli?”
E se “favelli” sono felici di scambiare quattro chiacchiere con il seduttore che abbia il look del seduttore. Il seguito dipende da molte “cose”, non ultima per quanto tempo vorrai onorare questa seducente città con la tua onorevole presenza da seduttore.

Se vai a Graz viaggia sul bel tram che attraversa tutto il centro: salgono e scendono continuamente delle belle ragazze con tanta “sostanza”, intendo sostanza di testa, ma non solo. Ho avuto l’impressione che a Graz le sciampiste non nascano ma non ho dati statistici sufficienti per “sentenziare”, è solo l’impressione ricevuta dalle poche ragazze che ho conosciuto nel mio seductionblitz . Quando arrivi in tram nella piazza principale, la Hauptplatz, si apre la vista allo "gnocchificio". A tutte le ore questa bellissima piazza è ornata dalle bellezze della fauna austriaca, alle fermate del tram e degli autobus, sedute ai tavolini dei bar, che aspettano l’amica al meeting point dei chioschi al centro della piazza. E’ un via vai continuo di gnocche rilassate. Ma dobbiamo anche dire chiaramente che le belle austriache non sono tante, ma pur ci sono.

Una loro "tosta" rappresentante l’ho rimorchiata per caso mentre cercavo di immortalare la bella Hauptplatz. Mentre facevo la mia foto ad una gnocca che attraversava la piazza lei (la gnocca) ha fatto un improvviso salto, ed un sorriso. Le chiedo il perché avesse fatto quel salto e mi ha risponde così: “Per non rovinarti la foto”. Non aveva capito che io volevo una bella gnocca nella piazza e non una bella piazza senza gnocca. Katalin, 28 anni, è alta cm.178, ex modella, si è laureata alla London School of Economics, consulente finanziaria in una multinazionale del settore (oggi si è messa in proprio a Vienna). Abbiamo pranzato insieme nei pressi di Hauptplatz: sarebbe stata una piacevole “magnata” se il cellulare non le avesse squillato continuamente. Maledetti tutti i cellulari.


La notte non sapevo cosa fare. Era un giorno infrasettimanale, tempo brutto, strade deserte. Provo a rimorchiare, sempre ad Hauptplatz, ma prendo il due di picche da un’albanese e poi anche da una kossovara! Cioè l’austriaca manager ex modella viene a pranzo con me, subito, “just after rimorchio” e l’albanese immigrata mi da il due di picche, seguito dal due di picche della profuga kossovara! Io non sono razzista con le diverse etnie, sinceramente non lo sono, non lo dico per essere politically correct che "non me ne può fregar de meno". Però su questi meccanismi strani che noi GS conosciamo bene c’è da rifletterci.

Dopo i 2 due di picche extracomunitari (questa suona un po’ razzista ma chissenefrega) vedo due ragazze alla fermata del bus notturno sulla via centrale dei tram. Già sapevo che se erano extracomunitarie avrei preso il III due di picche: non c’è due senza tre. Ma se invece erano di superazza austriaca mi sarebbe andata bene [mi posso permettere di spararle anche razziste a riprova che non sono razzista né tanto meno politically correct, ndr].

Erano austriache doc, di superazza.
Io: Questa città è morta, è tutto chiuso, dove posso andare a vedere un po’ di gente?” [penso gnocca ma dico gente, ndr.]
Le austriache: “Vieni con noi”! Sic et simpliciter.

Prendiamo il bus e mi portano in un centro culturale che in realtà era un disco pub. Non ero socio e dovevo pagare l’ingresso ma le ragazze hanno parlato con il buttafuori (“ja, nein, kein Problem, unser Freund, und so weiter") e sono entrato “alla portoghese”.
Le “Österreicherin” mi volevano anche offrire il drink ma benché avessi sete ho dovuto rispondere: “Nein danke”.
Portoghese si ma scroccone mai! Per poi inguattarmi in un bancone laterale a farmi la mia bramata trinkata. Ma l' “inguattata” ha fatto dileguare anche “Österreicherin” in altri meandri del locale. Ormai la magia della seduzione era finita. Mio errore? In realtà non ero affatto motivato alla seduzione perché le due “Österreicherin” erano il "tipo Converse". Successivamente le ho incrociate un paio di volte ma ero già ben demotivato.
Salutino e "back to hotel": domani mattina si parte per Vienna.




Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Giovedì 5 Agosto 2010)


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