Dal nostro corrispondente. Bologna
Le universitarie si prostituiscono nelle discoteche
L'"escortismo" dilaga in tutto il paese. "Non trovo l'uomo giusto"
-----Messaggio originale-----
Da: [--]@libero.it [mailto:[--]@libero.it]
Inviato: venerdì 5 febbraio 2010 11.13
A: carlo@seduction.net
Oggetto: Ti parlo di questo caso...
Ciao Carlo,
Oggi ti vorrei parlare di una storia; vera purtroppo.
Nella mia città, Bologna, in una discoteca frequentata da tutti ed abbastanza conosciuta le ragazze immagine si prostituiscono. Da quelle straniere a quelle italiane, senza distinzione di età o passaporto. Ragazze che di giorno fan le studentesse la sera vanno a cena con gli ospiti del locale fino alle danze per poi finire la serata in una casa privata.
Molte di queste fanciulle provengono dal sud Italia; frequentano corsi universitari di tutto rispetto (una fa pure giurisprudenza... Son sicuro che farà eseguire le leggi con molta professionalità e senso del dovere) e ben si guardano dall'allacciare amicizie o conoscenze che non siano fruttifere e convenienti.
L'ambiente di questo locale è frequentato dal rampollo di una famiglia "bene" allo spacciatore di fiducia, passando per l'imprenditore od il calciatore di prima o secondaria importanza. A corollario di tutto si trovano i comuni mortali, utilissimi per confondere le acque della situazione ed a rimpinzare le casse della struttura.
Una di queste ragazze appartenente all'ambiente mi ha testualmente detto :"Frequento questo locale e faccio questo lavoro perchè ho l'occasione di conoscere persone importanti e che in un domani potrebbero aiutarmi ad insermi lavorativamente da qualche parte...".
La persona in questione era Made in Sud Italia; quel luogo d'Italia molto comunemente associato ai valori ed ai sani principi. E' importante però far notare che la mia osservazione ricade su ragazze comuni (carine ma non top model) e su un locale come tanti altri (non è certo paragonabile ad una discoteca di Montecarlo o della Costa Smeralda).
In futuro queste stesse ragazze forse saranno madri, mogli e potrebbero ricoprire anche ruoli professionali rilevanti nella società. Magari si faranno portatrici di valori, moralismi e sani principi con i risultati che possiamo riscontrare anche al giorno d'oggi nella nostra società.
Queste situazione è enormemente diffusa e si estende non più solo a certi ambiti ristretti come solitamente si suol pensare. Le ragazze coinvolte sono di bell'aspetto ma comunissime. Le ritroviamo di giorno in biblioteca, in una sala universitaria o nel ruolo di semplice commessa d'un negozio d'abbigliamento.
In quell'ambiente iniziano a maneggiare soldi e cifre importanti che a volte possono portare a percorrere la strada della prostituzione vera e propria, spesso accompagnata da droga e alcool. Se ne dovessero uscire non tornerebbero più come prima.
Le parole che possiamo sentire da quest'ultime, però, rimangono sempre le solite : "Quello che è importante è il cervello". "Non ci sono più valori....". "Voi uomini siete tutti uguali...". "Non trovo l'uomo giusto...".
Ma è prestando attenzione a quello che gli occhi ti dicono e non alle solite parole che la vita ti appare così com'è. Le frasi fatte ci confondono, specie poi se son pronunciate da quella fascia di persone che magari non ha i requisiti per essere tentata da questa situazione. Se una ragazza non è carina, non è che magari pronuncia queste parole buoniste perchè quel determinato ruolo non lo può svolgere? E se acquisisse d'incanto determinate fattezze fisiche sarebbe ancora della stessa idea? Difficilmente.
La verità è che in ogni città medio-grande d'italia ogni ragazza appena graziosa viene tentata da un sistema artefatto e deviante che la portano lontano dalle comuni dinamiche seduttive e relazionali.
La seduzione è fatta anche di numeri e questi risultano essere molto esigui se partiamo dal presupposto che pochi individui, maschi e femmine, si sottraggono ai suddetti meccanismi. A volte penso al fatto che queste dinamiche siano sempre esistite; la domanda però riguarda sempre il numero. Chissà se in passato questo modo di vendersi fosse così diffuso...
Rimane però il fatto con il quale ho aperto la mia lettera.
Non ci si dovrebbe abituare al vedere una ragazza, pure benestante e non disagiata, vendersi in quel modo. Penso che fatti del genere vadano resi noti.
P.s. Carlo ti chiedo l'anonimato per quanto riguarda i miei dati personali e di posta elettronica. Tutto il resto andrebbe ben riportato perchè i fatti sono veri ed ho pure omesso anche altri particolari. Per ogni altra eventuale informazione considerami a disposizione.
Ciao!
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
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(Mercoledì 17 Febbraio 2010)
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