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Controfunzione di Jung

"Naturam si sequemur ducem numquam aberrabimus"



-----Messaggio originale-----
Da: Francesco [--] [mailto:francesco[--]@hotmail.co.uk]
Inviato: domenica 30 maggio 2010 13.24
A: Carlo Della Torre
Oggetto: "naturam si sequerum ducem nunquam aberrabimus"

"Naturam si sequemur ducem numquam aberrabimus".
L'ho letta poco fa mentre, con "ispirazione", ho smesso di studiare una materia di università e ho preso tra le mani "Psicologia dell'Inconscio" di Jung (che tu non ne voglia, il mio maestro e "traghettatore" da anni) che avevo nuovamente interrotto da qualche mese (perchè sentivo di essere arrivato in un punto in cui non ero ancora pronto per proseguire!).

Lui era un introverso come noi, e nella pagina che ho letto ho trovato sorprendentemente una risposta a dei sentimenti che da due giorni a questa parte sentivo nascere in me:
"Lo sviluppo della controfunzione finora inconscia conduce, al di là del tipo (Estroverso-Introverso… quello che tu hai chiamato seconda natura!), all'individuazione e quindi a un nuovo rapporto col mondo e con lo spirito. Il processo che sopraggiunge con la scoperta della parte complementare di ogni tipo è appunto la funzione trascendente: essa porta, attraverso l'esame e la chiarificazione dei sentimenti e delle idee inconsce, ad un nuovo atteggiamento che emerge grazie alla controfunzione finora trascurata.

Sulla base del principio "naturam si sequerum ducem, numquam aberrabimus", abbiamo seguito l'impulso naturale del pensatore
(l'Introverso) di portare al più alto compimento il principio del pensiero, e l'impulso del sensitivo (l'Estroverso) di seguire fino in fondo il principio del sentire. E' così nato quell'eccesso salutare, vale a dire la brama, (io mi trovo esattamente in questa fase!) l'esigenza della funzione compensatoria. Perchè col pensiero l'uno cade in un mondo senza vita e gelido, fatto di idee cristalline (che tu più di una volta hai chiamato: "uscire di testa"), col sentimento l'altro cade in un mare infinito di fluttuazioni interminabili di sentimenti. Il primo desidererà quindi un sentimento caldo e vivo (Eccomi!), l'altro la certezza e fermezza restrittiva dell'idea.

Attraverso questo processo compensatorio si raggiunge un arricchimento dell'individuo e ciò gli conferisce una maggiore certezza e la possibilità dell'armonia che trae alimento da se stessa. Attraverso l'assimilazione della controfunzione diventano disponibili nuove sorgenti interne all'individuo, le quali gli consentono un'indipendenza molto maggiore dalle condizioni esterne. Questa conquista è un indiscutibile vantaggio […] un nuovo orientamento dell'atteggiamento dell'individuo è in contrasto colla massa di coloro che hanno ancora il vecchio atteggiamento
.
(L’affrancamento dalla matrice?)
Questo contrasto non è però uno svantaggio; è invece uno stimolo gradito ed efficace alla vita e al lavoro (a alla seduzione), perchè così si crea quel gradiente di cui la nostra energia psichica ha bisogno per dispiegarsi".

"Naturam si sequemur ducem numquam aberrabimus"


Un grande abbraccio Carlo.
Francesco G.
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Nota: tutte le sottolineature sono opera dell'autore. Gli articoli di questa rubrica sono le opinioni degli autori non necessariamente di Seduction.net. E' stata corretta solamente la frase latina scritta erroneamente.



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(Venerdì 23 Luglio 2010)


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