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I viaggi della seduzione

Viaggio nel Baltico

Helsinki Tallinn Riga. Bellissime ragazze "senza problemi". Solo per i veri seduttori. Pappagalli respinti e poi spennati nei night club. Giustizia è fatta


di Mario Rossi


Una ragazza del mar Baltico di etnia russa. La nostra amica Viky.
Mario dice che: "le ragazze del baltico sembrano delle macchine". Delle belle macchine!


-----Messaggio originale-----
Da: Mario Rossi [mailto:[--]2010@yahoo.it]
Inviato: sabato 28 agosto 2010 10.54
A: carlo@seduction.net
Oggetto:

Gentile sig Carlo della Torre,
ho visto la sua rivista è mi vorrei complimentare, perché all'interno ci sono molti elementi interessanti. Le vorrei dunque, sperando che l'esperienza che ho vissuto sia buona per qualcuno, raccontare il mio viaggio nel Baltico.



Sono sceso in Finlandia, dove ho soggiornato per tre giorni per poi trasferirmi a Tallinn prima e successivamente a Riga. Helsinki è sicuramente una bella città che ricalca tutte le capitali scandinave. Ne ho apprezzato la bellezza, l'organizzazione, ma se parliamo prettamente da un punto di vista di seduzione ho visto ragazze al di sotto della media. La città, comunque se pur noiosa rimane una bella meta.

Dopo aver trascorso i miei tre giorni, vado a Tallinn. Ne avevo sentito parlare, e ciò che si diceva era vero. Una delle più belle capitali che ho visto. La città storica è veramente ben conservata. Entrati dentro la cinta muraria, sembra di cambiare epoca. Dal punto di vista femminile Tallinn devo dire mi ha offerto delle ragazze molto carine, ma sopratutto molto dolci ed educate, non me lo aspettavo. Quando sono stato in un qualche negozio e ripetutamente rientravo le ragazze locali ti accoglievano con un sorriso e con grande garbo e nello stesso tempo ti davano modo di poter approfondire la conoscenza. Sono andato nella famosa discoteca Hollywood, sicuramente non paragonabile alle nostrane, ma li ho conosciuto due ragazze e parlando del più e del meno ho fatto la serata insieme a loro. Anche durante la passeggiata nel centro storico e nel down town vedevo queste belle ragazze bionde che comunque si giravano al mio passaggio e gettavano un sorriso sulla mia persona. Credevo di avere a che fare con dei freddi automi ed invece ho realizzato che queste ragazze sono di un immenso romanticismo e di grande affabilità.

Dentro di me pensavo ma quasi quasi rimango qui, ma dopo amante troppo del movimento ho preso un bus ed insieme al mio amico ed ho raggiunto la Lettonia. Arrivati verso le 7 di sera abbiamo trovato un hotel e ci siamo incamminati verso il centro storico, quest'ultimo però non paragonabile a quello di Tallinn. Ma giù di lì ho visto forse la razza femminile più bella al mondo. Ragazze alte slanciate, favolose. Abituato agli spauracchi italiani anche qui credevo che il gentil sesso fosse una cosa difficile da conoscere, ed invece ancor più che in Estonia ho visto che la popolazione femminile molto aperta.

Al centro notai che c'erano le solite fregaprossimo simil Budapest che ti portavano in qualche bar per farti spendere un mucchio di soldi, ma c'erano anche tante donne che invece se entravi nelle loro grazie ti davano l'opportunità di conoscenza. Frequentando sempre lo stesso bar per più volte al giorno, dato che un rinfresco è dovuto in una città terribilmente calda, riuscimmo ad entrare nelle grazie di una simpatica barista. Dopo che lei ci portò la bevuta la ringraziai in russo e mi comincio a dire che la loro lingua è differente e con quella scusa cominciai ad attaccar bottone. Fatto sta che nel giro di qualche ora avevamo conosciuto le ragazze del bar e ne diventammo amici.

Prima di partire passammo la serata in piazza e di lì conoscemmo altra gente che se all'inizio sembrava fredda poi più tardi vedendo le nostre intenzioni amichevoli cominciò a parlare con noi. Una ragazza mi chiese se ero italiano ed io sapendo della nostra fama dissi di no, alla fine però scoprendo la mia vera identità lei rispose per fortuna che a lei gli italiani garbati piacevano e che quindi non dovevo subire l'infamia di essere additato come i nostri sciocchi connazionali. Fu una serata magnifica in compagnia di stupende e bellissime ragazze.

Purtroppo, come li chiama lei sig. Della Torre, pappagalli, e già perché dopo la serata tornammo in hotel, ed incontrammo questa tipica specie che vedo sempre più in evoluzione in Italia ed all'estero. Io ed il mio amico parlando ovviamente in italiano fummo fermati da questi tizi che ci raccontarono le loro peripezie nei night notturni e ci chiedevano come potevano abbordare ragazze a Riga, dato che non avevano conosciuto nemmeno una donna e che dopo pochi giorni avevano speso una fortuna nei locali notturni. Dal canto mio per ferirli, perché io odio troppo queste persone, raccontammo le uscite con le ragazze locali rispondendo che le donne non sono come in Italia e che comportandosi in un certo modo davano l'opportunità di conoscenza liquidandoli all'istante.

Di questo viaggio sono rimasto veramente contento dato le favolose conoscenze femminili fatte e per questo vorrei farle una domanda. Non riesco a capire una cosa, ma perché le nostre donne sono così difficili? Assomigliano ai nostri governanti, burocrati, per uscirci bisogna fare la domanda in carta bollata. Non per vanteria ma sono conscio di quello che valgo intellettualmente e fisicamente, ma qui tutto è terribilmente ostico e dopo questo viaggio che si è concluso qualche settimana fa penso ma forse a Riga sono diverso, l'aria della Lettonia mi fa sembrare più attraente, non penso proprio, sono sempre la stessa persona che diamine.

Per conquistare le ragazze locali [le italiane, ndr] ho dovuto perdere tempo, soldi e queste ragazze così scortesi vogliono solo una sicurezza fatta di lusso e fesserie. Parlano tanto di parità ma a me sembra che loro sono sempre un gradino più in basso dato che si devono appigliare al portafoglio dell'uomo e da sole non ce la fanno. Nel Baltico sembravano delle macchine ed invece se pur più grossolane erano molto più simpatiche, disponibili. Qui [in Italia, ndr.] ti scrutano guardandoti solo quello che hai addosso.

Ieri sera uscendo in giro ho notato che le ragazze italiane non sono inferiori a nessuno, ma quando ho incrociato i loro sguardi le ho viste misere e vuote. Sicuramente non tutte sono così ma sig. Della Torre, ma quello che vedo e che le mie coetanee arrivate all'età di trent'anni ancora ragionano come delle adolescenti, mentre nei paesi da me precedentemente visitati sono già mamme e mature.

La saluto e la ringrazio.
Un saluto Mario



Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Lunedì 6 Settembre 2010)


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