Vita da Seduttori
Che look!
-----Messaggio originale-----
Da: [--]@libero.it [mailto:[--]@libero.it]
Inviato: mercoledì 15 settembre 2010 2.58
A: carlo@seduction.net
Oggetto: Che look!
Ciao Carlo!
Ti racconto un po’ quelle che sono le mie ultime esperienze. Grazie per la bella telefonata che mi ha trasmesso una bella carica… e poi quella risata che ci siamo fatti la conserverò sempre come un gran bel ricordo!
Innanzitutto ti ridico che con il Corso Look di questa primavera abbiamo fatto proprio un gran bel lavoro. Ho riscontrato “a prima vista” un particolare interesse di giovani fanciulle che prima non notavo: diciotto/ventenni intraprendenti al punto da chiedermi il numero, altre mi mangiano con lo sguardo o mi spiano coprendosi il volto con le mani, le cozze & sfigate impaurite mi temono come la peste bubbonica e sono antipatiche, qualche sciampista DOC si mostra sofferente sul volto, qualche disperato invidioso tenta di declassarmi per trarne un vantaggio e si irrita perché inferiore. Quelli con la testa apposto che mi trovano in gran forma.
Nonostante i miei Tour de Force lavorativi, comunque appaganti, riesco a trascorrere un bel periodo con lo stato d’animo spensierato e sto crescendo piano piano. Le confidenze femminili sul nuovo look mi entusiasmano e anche le più invidiose chinano il capo silenziose. Faccio serata assieme a due amiche in un loro giro all’aperto dove si balla, si trinca, si chiacchera e assisto ad un arrapante attacco del solito noto con l’amica. Nel frattempo mi defilo per darmi un’occhiata attorno e incontro con tante felicitazioni le ragazze della mia vecchia palestra che mi trovano “ringiovanito”. Fine serata felice & trasgressivo con l’amica che con premura mi dice “non pensare sia una troia ma quando stiamo vicini mi fai troppo sesso”. La stessa che il giorno successivo ribecco a passeggio col fidanzato sconosciuto fino a quel momento e, secondo il quale, io sarei “brutto”. Forse “brutto” ma non “coglione miliardario” come lui! Lei ora non mi risponde più.
Ho conosciuto con grande empatia ragazze che devo gestire senza bruciarmi nell’ambiente e, con le giornate sempre più calde, in piscina incontro qualche bella mammina sorridente (lavoriamo per il futuro:)) e mi faccio una pomiciata spinta in piscina, sotto il getto d’acqua che ci copriva, con una albanese conosciuta una notte ai cornetti, trovata lì a caso e tutto iniziato scherzosamente stuzzicato da una deficiente. Il copione si ripete identico nell’approccio, stesso luogo, mano nella mano ma senza porcellate con una bona ragazza del loco che mi aveva arrapato da morire vedendola con i jeans attillati e squarciati in prossimità dell’inguine a lavoro (in “borghese” stavo in vetrina). Feeling totale ma il tutto è interrotto dal mio amico perfetto idiota invidioso che ci aveva provato prima (2 di picche micidiale) e secondo il quale sarebbe il lupo a scegliere e non la lupa. Io agisco in un modo a loro impercettibile con l’istinto di vibrare con l’ambiente, richiamando la giumenta!
Un’altra notte rientro verso casa e nell’altro “mio luogo magico” c’è un conoscente che sta conversando assieme ad un’amica fiorentina dall’accento arrapante… a quell’ora mi spaccio per cubista (idea che le piace) e comincio a toccarla facendole togliere maglietta e un po’ il reggiseno. Le preparo un drink alcolico il giusto ma non ci spingiamo oltre perché non era convinta. L’altro ragazzo mi dice che ho carta bianca ma non devo fare il porco… cosa significherà mai questa frase? Saliamo in casa, due risate, due stuzzichini e ci avvinghiamo ma l’altro mi va in escandescenza dimostrandosi l’amico geloso che se la voleva fare (lui: “e che tu sei un porco… tu sei un porco…”)… no problem! Vado a letto.
In un’altra occasione rincontro amici di vecchia data, siamo in un altro bel posto in riva alla spiaggia e, tra le poche belle presenti, una mi colpisce in particolare ma non mi caga per quasi tutta la giornata. Sto rimembrando simpatiche storielle con gli altri e mentre sono felicemente tranquillo, lei, colpita dal raptus, mi aggancia... E’ un fiume in piena, lascia il fidanzato quando incontra uno che l’attrae, e cerca il contatto fisico davanti al fidanzato stesso. Lei è figlia di industriali. Questo comportamento onestamente mi impressiona.
Ora più scrivo più mi vengono in mente altre situazioni come ad esempio le giornate trascorse assieme alla sciampista doc di cui ti parlavo al look. Stava cedendo quando le ho somministrato con tocco magico la “rosa” nel giardino confondendola ma l’ho mandata affanculo perché richiedeva troppo tempo, troppo cazzeggio, troppe energie che non ho. Onorevole ritirata. In questi giorni sono corteggiato da una cliente alla quale ho promesso tre giorni fa un’uscita non appena possibile. Conosciuta a lavoro mesi addietro, rimorchiata quest’estate in un centro commerciale, ora mi viene a trovare. Vedremo.
Quest’estate invece mi sono sparato quelle poche ferie che avevo in Calabria, in quella terra che emana una silenziosa forza vitale nell’anima. Non ho pretese e voglio riposarmi con qualche bicchiere di vino, mare, montagna, soppressate e onorevoli tavolate (all’ordine del giorno a casa dei miei). Forse sono riuscito a far capire a mio padre (Gheddafi lo chiamavo) che emigrare non significa solo partire per disperazione ma anche seguire dei sogni e arricchirsi. Qui io sono lo straniero con status che non s’è “legato”, al contrario di diversi miei coetanei che seguono il solito programma: nasci, cresci, ti sposi quando è arrivato il momento, fai figli e tiri la giornata.
Il mio look è misurato per non dare troppo all’occhio ma l’occhio lo butto e me lo butta tutta la nuova generazione di fanciulle, che non conosco affatto. Fanciulle sulla soglia dei diciotto anni che vedo molto “conturbate” e ragazzi coetanei che invece sono “preoccupati” e lo si capisce nei loro lunghi silenzi da manichino D&G nelle mie public relations. Un’amica di famiglia ventenne, che è solita passare da casa mia, si scalda ogni qualvolta mi incontra ma la tengo a debita distanza perché mi faceva schifo! Al bar mi intrattengo con la giovane barista sconosciuta ma, proprio in quel frangente, vengo affiancato da una vacanziera (made in Germany) in compagnia del fratello che non vedevo da diversi anni. Un rimbalzo di sguardi e liscio come l’olio ci “ricerchiamo” e ci prendiamo per mano (ricordo benissimo la tua diretta e ora mi riesce, ndr) e lei esordisce con “rimani sempre giovane” mentre il fratello si defila (grazie status e affidabilità). Questa frase mi colpisce perché effettivamente mi sento sempre più giovane, voglio crescere rimanendo sempre giovane! E così che in una realtà dove il controllo sociale è elevatissimo, matura questa potente attrazione con la fanciullina che è completamente innamorata (sua dichiarazione). A sponsorizzarmi è stata la mamma della ragazza che ha contato gli anni e s’è regolata. Lei mi ha raccontato di me quando era piccola… Ma, purtroppo per lei, nei miei conti mi aspettano 200 anni di seduzione! La situazione va smorzata e me la svigno “fuori”…
Lavoro & gnocca: non mi interessano le colleghe belle&sfigate. In ambito lavorativo sai che sono a contatto con molte persone in un ambiente ostile e agguerrito. Ti raccontai degli attacchi femminili di chi voleva distruggermi perché non stavo al gioco e la neutralizzai. L’invidia è a livelli talmente alti che se ti beccano con una figa vogliono demolirti… Ora se le donne usano tutte le possibili e immaginabili armi per ottenere quello che vogliono, ti usano e ti svendono senza troppi complimenti, i maschietti schiavizzati quando “LA” annusano non resistono, fanno le peggiori porcate, ti inculano senza pietà e arrivano a sfidarti perché la gnocca glielo ha ordinato. Schiavo fammi vedere cosa sai fare… Poco conta la correttezza, se gliela danno o gliela promettono non capiscono più un c...o calpestando la propria dignità umana, falsando il gioco, fingendo, trattando e ritrattando.
Gnocca comanda! E’ in contesti del genere che con le migliori intenzioni ci si adatta alle circostanze e s’impara ad essere scaltri al momento del bisogno. Quando il gioco diventa difficile e sofisticato, fatto di trame intrecciate e giochi sporchi, quando almeno una volta nella vita pensi alla telenovella della mamma, è arrivato il momento di ingegnarsi guidati da un orgoglio di fondo che all’occorrenza si erge e non si può contrastare perché inarrestabile. Quello stesso orgoglio che ti rende tenace, duro e a tratti feroce ma sa quali bersagli colpire, quando colpire e come colpire, a patto di essere dotati di “nervi d’acciaio” altrimenti si sclera e non si scherza.
Quando tutti sono agitati per le piccole “emergenze” (banalità), si chiudono in gruppetti (figa ordina e loro obbediscono sbavando) e ti vedono come un nemico perché sei il “diverso realista” occorre concentrarsi sul lavoro (senso del dovere), mantenersi calmi (eviti le trappole studiate), parlare l’indispensabile (che ca...o ci parli a fare se non capiscono), scherzare ed essere gentile con i clienti che ti gratificano, avere una postura e un atteggiamento austero (non ridicolo), alternando lo scherzoso e il duro, lo strafottente e un pizzico l’insidioso sorridente che fa scappare le lacrime ai “deboli” e fa tremare i “forti” (che qui vanno a braccetto secondo convenienza e si accoltellano due minuti dopo essersi adulati) ma soprattutto SDRAMMATIZZARE e attizzare un pochino molto gentilmente le furbettine disturbandole (facciamo il loro gioco). Dimenticavo… aiutare chi è in difficoltà. Al momento opportuno, quando ti stai contenendo dalle enciclopediche provocazioni e ti stai gustando in anteprima l’attacco, lo sguardo silenzioso come un proiettile detta ordini (anche occhiolino): infierire, infierire, provocarli uno a uno e in ultima, se richiesto, batterti. Sono fragili e si devono sfogare? Noi li lasciamo sfogare, li ascoltiamo e replichiamo in quel preciso momento con ragionevolezza, fermezza e calma, senza polemiche superflue.
Poi però inaspettatamente vanno colpiti con sarcasmo nei loro punti deboli (anche riservata tiratina d'orecchi). Ma dimostri di essere il “diverso superiore” quando di fronte alle vere “emergenze” sorridi perché ti chiedi cosa faranno i mastini, come si comporteranno quando lasciarsi sopraffare da emozioni fuorvianti è controproducente, quando il fascino e la bellezza femminile è un handicap e quando ai loro occhi, a braccia conserte, ti sottostimi dicendo “io non sono capace… non lo so fare… non sono bravo come te… fai tu che va benissimo e che sei più bravo di me… tu farai carriera…” ma soprattutto quando ti puoi permettere di fare quello che stai facendo perché fai onestamente il tuo dovere, senti la situazione tua e qualsiasi degenerazione sai di poterla controllare senza eccessi (posizione consolidata dall’esperienza). E’ ad esempio il caso del montanaro assatanato minaccioso che importuna le fanciulle, sfida i maschietti e mi incrocia balbettando “a me neanche Berlusconi mi ferma… io faccio quel che mi pare…”. E questo dove pensava di andare? Ci litigo? Mi incazzo? Nooooooo… Col sorriso sereno da gran figlio di puttana gli sussurro “non fare ragionamenti così difficili con me”, indicandogli quel bicchiere di whisky che lo faceva sentire Dio onnipotente. “Vai che ti aspetta il mezzo bicchiere”… lui “lo so lo so”… Alla fine si leva cordialmente dalle palle ma dei “mastini” che difendono le donne non se ne vedeva traccia. Dove stavano? Erano impauriti? Paura! Una affettuosa pacca sulle spalle… fanciulla sorridente…
L’insieme di queste vicende per me rappresentano un percorso di evoluzione del seduttore che vive attivamente e le vede come esperienze in addizione. L’ ambiente governa sovrano e solo il seduttore abile e istruito può “farla franca”, vibrando con l’ambiente stesso e lottando. Ma lottando in un senso molto ampio, non solo fisico che onestamente lo trovo troppo facile…
Buona seduzione
Alessandro
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Martedì 21 Settembre 2010)
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