Carlo risponde ai GS
Leggere tra le righe
“Pensa così, non può dire cosà, ma dice cosò per ottenere cosù”
From: <[-]_giuseppe1@virgilio.it>
Reply-To: [--]_giuseppe1@virgilio.it>
Date: Tue, 23 Nov 2010 16:56:37 +0100 (CET)
To: Carlo
Subject: ciao
Maestro, come va? A me tutto bene per fortuna sto riprendendo la mia vita da seduttore in mano dopo lo sbroccamento con quella di [isola minore] che mi ha fatto capire molte cose, ho capito che quando ti dicono TI AMO, effettivamente ti prendono per culo (o quasi) perché lo avranno detto e ridetto a chissà quanti altri prima di te, e comunque credo che essendo alle soglie del 2011 e i valori morali li hanno perso diciamo l'80 % della popolazione mondiale nessuno escluso solo quel 20 % si salva, ma come ben sai sono pochissimi e pochissime, nessuno escluso, uomini e donne.
Il mio punto è questo.
Tu mi hai detto che il seduttore sa anche il comportamento tra le righe di una donna, se per esempio il suo comportamento è quello per metterti alla prova oppure per mandarti a quel paese definitivamente.
Io ancora non riesco ad intravedere alla perfezione questo leggere tra le righe il comportamento di una donna, è questione di esperienza oppure di affinare l'intuito?
Un caro saluto.
Giuseppe
Il maestro risponde
Caro Giuseppe,
vedo che quando vuoi sai scrivere una lettera corretta, sia nell’ortografia che nella grammatica e la sintassi. Così hanno ragione i colleghi GS del Forum riservato che ti criticano per gli strafalcioni. Perché non è che tu non sai scrivere in italiano corretto ma non ci metti l’impegno necessario che significa mancanza di rispetto per i colleghi GS che ti leggono.
Ti rispondo a questa mail, ultima arrivata di una lunga serie. Non so cosa contengono le altre mail che mi hai inviato
Veniamo al tuo quesito.
Ne abbiamo parlato nel corso individuale e te l’ho ripetuto sia per telefono che per email.
La tua tizia si voleva sistemare, e “fra le righe” te lo ha detto varie volte mentre tu vivevi una storia di sesso senza mostrare di volere altrettanto.
Le donne non parlano chiaramente e non dicono direttamente quello che realmente vogliono, a volte nemmeno le scandinave. Figuriamoci le italiane del sud!
Parlano chiaramente solo nella finta seduzione della tv degli idioti.
Te l’ho ripetuto almeno dieci volte.
Situazione ambientale.
Vive in una piccola isola. Le amiche sono tutte “sistemate”. I genitori premono affinché si sistemi. Ha l’età massima per quel contesto ambientale. Nell’isola non c’è nient’altro da fare che sistemarsi.
Ti ha detto.
Vuoi avere bambini? Tu sei lontano (sulla terraferma) ed io ho la mia vita nell’isola (genitori, parenti, amici, lavoro). Mia sorella e le mie amiche sono fidanzate o sposate.
Ti nascondeva al controllo sociale perché non eri il partner ufficiale.
Malgrado tutti questi segnali (e molti altri che ora non ricordo) tu vuoi continuare a credere che lei voleva solo sesso mentre tu volevi una relazione seria. Ma se fosse stato così come tu vuoi interpretare, lei non sarebbe stata dopo così acida con te. E poi se voleva sesso e tu glielo hai dato perché mai si è “sistemata” subito dopo con un altro? Non poteva farlo con te? No.
Perché tu non avevi lo stesso suo progetto, o non lo hai manifestato, o lei non lo ha riscontrato.
Io credo pure che il sesso non lo facesse fine a se stesso ma per raggiungere il suo scopo. E quando si è formata la convinzione che tu non eri il tipo giusto (per il suo progetto) ti ha lasciato.
Tutto qui come ti ho sempre detto. Non c’entrano in questo caso i valori
morali della popolazione. E neppure tanto il leggere tra le righe. Perché la tua tizia ha nascosto ben poco tra le righe, è stata fin troppo palese. Ma non te lo poteva certo dire chiaro e tondo, anche per il rischio di un rifiuto devastante.
Del “come leggere tra le righe” forse ci vorrà una lezione GS.
La base per leggere tra le righe e conoscere la natura umana e nella fattispecie quella femminile.
“Pensa così, non può dire cosà, ma dice cosò per ottenere cosù”.
Saper leggere tra le righe è importante tanto quanto l'intervista occulta.
Reply-To: <[--]_giuseppe1@virgilio.it>
Date: Wed, 24 Nov 2010 15:35:07 +0100 (CET)
To: Carlo
Subject: R: Re: ciao
Carissimo maestro, hai proprio ragione, io per natura sono svogliato nel scrivere correttamente sia in sintassi, che in ortografia, e le critiche dei colleghi GS mi hanno fatto davvero bene, mi hanno fatto aprire gli occhi e la mente.
Alcune volte siamo troppo orgogliosi (me compreso) ad applicarci sulle critiche che magari qualcuno ci fa senza trarre il beneficio di quest'ultime che nel contesto del forum non sono mai fine a se stesse e di questo colgo l'occasione per ringraziare malko linge che mi ha spronato in questo, e per la grande biblioteca del seduttore che ha postato di recente nel sito, sto leggendo la prova del miele adesso.
Colgo l'occasione per dirti ancora una volta che io quest'estate una cosa avrei dovuto fare, e che farò sempre con le prossime ragazze che troverò, avrei dovuto prenderla per strada e faccia a faccia gli avrei dovuto dire (Ma che fai? Giochi con me? Io non sono il solito pollo [dell’isola], se hai intenzioni poco serie vai altrove). Come feci all'inizio che le mandai il messaggio dell'ultimatum che in 30 secondi mi richiamò lei a me.
Sono sicuro che almeno cosi facendo avrei avuto la coscienza pulita e senza rimpianti di non averlo fatto. Ho capito che il seduttore, ha anche una personalità ben definita e forte che non si lascia fregare dagli altri (o dalle altre).
Non ti nascondo che in questo mese ho sofferto molto, e ancora ci soffro, per l'astinenza del non sentirla più, a volte ci penso, e mi prende una specie di stretta allo stomaco e mi fa ricordare i momenti belli che abbiamo trascorso insieme. Come dice Charlie Chaplin, ci vuole una vita per dimenticare una persona speciale, e in questo caso lei lo è stata per un periodo della mia vita, e la ricorderò forse per sempre o forse me la dimenticherò, ma al momento resterà nei miei pensieri.
Il beneficio della sofferenza in seduzione, è quello di riflettere, chiusi in una stanza senza uscire e senza parlarne con nessuno, dei propri errori commessi e -se si può- studiare un modo per recuperare quest' ultimi.
Sono felice di essere un tuo allievo, sei un grande maestro anche nella vita.
Grazie Maestro.
Con stima
Giuseppe
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(Mercoledì 24 Novembre 2010)
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