Carlo risponde ai lettori
Non c'è pace nella seduzione
L'eterno conflitto uomo donna cambia coi tempi
da aldo[-]@libero.it
rispondi a "aldo[-]@libero.it"
a carlo@seduction.net
data 14 giugno 2011 17:42
oggetto Pensiero sulla donna
proveniente da libero.it
nascondi dettagli 17:42 (18 ore fa)
Ciao Carlo.
Ti scrivo per chiederti cosa pensassi a riguardo di questo articolo scritto da Massimo Fini in data 30/03/2010 (scrittore, pensatore e filosofo).
<"Le donne sono una razza nemica. Bisognerebbe capirlo subito. Invece ci si mette una vita, quando non serve più. Mascherate da «sesso debole» sono quello forte. Attrezzate per partorire sono molto più robuste dell’uomo e vivono sette anni di più, anche se vanno in pensione prima. Hanno la lingua biforcuta. L’uomo è diretto, la donna trasversale. L’uomo è lineare, la donna serpentina. Per l’uomo la linea più breve per congiungere due punti è la retta, per la donna l’arabesco. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. Al suo confronto il maschio è un bambino elementare che, a parità di condizioni, lei si fa su come vuole. E se, nonostante tutto, si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime, eterno e impareggiabile strumento di seduzione, d’inganno e di ricatto femminile. Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola, invece ci si arrende senza condizioni.
Sul sesso hanno fondato il loro potere mettendoci dalla parte della domanda, anche se la cosa, a ben vedere, interessa e piace molto più a lei che a lui. Il suo godimento — quando le cose funzionano — è totale, il nostro solo settoriale, al limite mentale («Hanno sempre da guadagnarci con quella loro bocca pelosa» scrive Sartre). La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente «liberate» sono diventate davvero insopportabili. Sono micragnose, burocratiche, causidiche su ogni loro preteso diritto. Han perso, per qualche carrieruccia da segretaria, ogni femminilità, ogni dolcezza, ogni istinto materno nei confronti del marito o compagno che sia, e spesso anche dei figli quando si degnano ancora di farli. Stan lì a «chiagne» ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono piene zeppe di privilegi, a cominciare dal diritto di famiglia dove, nel 95% dei casi di separazione, si tengono figli e casa, mentre il marito è l’unico soggetto che può essere sbattuto da un giorno all’altro sulla strada. E pretendono da costui, ridotto a un bilocale al Pilastro, alla Garbatella, a Sesto San Giovanni, lo stesso tenore di vita di prima.
Non fan che provocare, sculando in bikini, in tanga, in mini («si vede tutto e di più» cantano gli 883), ma se in ufficio le fai un’innocente carezza sui capelli è già molestia sessuale, se dopo che ti ha dato il suo cellulare la chiami due volte è già stalking, se in strada, vedendola passare con aria imperiale, le fai un fischio, cosa di cui dovrebbero essere solo contente e che rimpiangeranno quando non accadrà più siamo già ai limiti dello stupro. Basta. Meglio soddisfarsi da soli dietro una siepe.">
***
Io personalmente sono arrivato ad uno stadio molto particolare.
Ho 28 anni e nelle mie esperienze provate sulla mia pelle ho scoperto una verità a riguardo della donna molto diversa da quella idealizzata che ho percepito a livello culturale ed educativo.
In sintesi questi i fattori veritieri che ho provato e cercato di capire nelle mie esperienze:
1) E' la donna che sceglie ma sceglie male. Sono spesso fattori umorali, superficiali o idealistici che determinano le loro scelte. A loro spetterebbe una buona selezione.
Selezione che invece a parer mio non esiste più.
2) La donna è spiccatamente menzognera. E' una questione ormonale. Il testosterone è per l'uomo come un siero della verità nella seduzione mentre la donna, essendo ormonalmente diversa, è maggiormente capace di nascondere, mascherare e bleffare.
La mancanza di spontaneità rende la seduzione una partita a poker...
Giocare a volte è bello ma adottare sempre delle strategie è troppo pesante.
3) La donna è particolarmente attratta da oggetti superficiali e particolari effimeri. La moda, l'oggettistica e le cose superflue l'attirano particolarmente. L'uomo rimane più spartano ed essenziale.
Son convinto al 100% che se alle donne non piacessero i macchinoni e gli altri oggetti evocanti un buono status sociale l'uomo stesso avrebbe meno stress e meno debiti forse sul conto in banca. (tante persone si indebitano per rientrare in questo meccanismo... ma qui gran colpa è della categoria maschile...).
4) La donna fa troppo affidamento sulle caratteristiche estetiche e poco sulla sostanza. Per lei fa maggior testo un apprezzamento sulla propria bellezza che un elogio a riguardo della propria cultura o del proprio senso dell'humor.
Questo la mette nelle condizioni di trascurare molti aspetti riguardanti la propria personalità.
5) La donna fa molta leva sul perbenismo e l'idealismo che circonda la sua immagine.
In molti film, nei libri ed in tanti luoghi comuni essa è spesso rappresentata attraverso uno stato di beata superiorità ed angelica visione che costringe l'uomo, rappresentato sovente nelle vesti di un succube sfigatello ad adorare, ad implorare e a supplicare quel agognato e fantomatico traguardo che molti chiamano amore.
Avrei solo una domanda: se improvvisamente a noi maschietti calasse il livello di testosterone, continueremmo a dare questa importanza al sesso femminile?
Chi è dotato di un buon raziocinio potrebbe saper già la risposta, ma forse siamo in pochi. Dico questo perché continuo a vedere il mondo che gira attorno a false verità e idealizzazioni.
Vedo attorno a me tante persone che impegnano enormi energie fisiche, mentali ed economiche per inseguire delle illusioni dettate da semplici impulsi chimici e che di sostanzioso forse hanno ben poco.
Un saluto.
Aldo..
Il maestro risponde
Massimo Fini ce l’ha contro le donne come Nietzsche ce l’aveva contro i preti. Ambedue dicono cose vere ma caricano un po’ troppo sugli aspetti negativi delle loro “vittime”. Lasciamo stare Nietzsche e parliamo di donne, dei preti non ce ne può fregar di meno, ci penserà il buon Dio a mandarli all’inferno, non è compito nostro. Ma le donne si che sono compito nostro. Io quando non mi incazzo con una donna specifica, che fa troppo la donna durante una seduzione, cerco di essere il più freddo ed obiettivo possibile nelle mie analisi: né maschilista né femminista né paritarista.
Un milione di anni di evoluzione con ruoli completamente diversi di maschio e femmina non possono essere cancellati in pochi decenni di femminismo. Il nostro patrimonio genetico sia fisico che psichico è ancora quello dei secoli dei secoli e potrà cambiare solo fra qualche secolo, dato che mi sembra che l’evoluzione stia accelerando in progressione geometrica.
Nell’epoca che viviamo stiamo andando contro natura, e tutti, sia uomini che donne, vivono in uno stato di disagio. C’è chi è vittima (uomo o donna che sia) e chi è carnefice (uomo o donna che sia). Fini non parla delle donne schiavizzate né delle donne “sotto padrone” che vivono in molte parti del mondo come pure in molte zone del Bruttopaese. Lui analizza dal punto di vista del maschio vittima, che ben esiste e in numeri a molti zeri, ma esiste anche un’altra realtà opposta a quelle descritta.
Ovviamente se guardo da maschio di una ricca capitale europea (che sia Roma o la mia altra capitale europea non cambia) che incontra donne della fascia sociale medio alta non posso che concordare su tutto. Ma se analizzo la realtà a 360 gradi, anche quella che io non vivo, devo costatare che ci sono molte donne che sono succubi degli uomini o loro schiave. Noi non le vediamo ma ci sono donne che vengono picchiate dagli uomini e stanno sotto come delle schiave. Anzi peggio delle schiave, perché gli antichi romani non trattavano male i loro schiavi e tantomeno li picchiavano.
Nel mondo arabo i ruoli sono ben distinti. L’uomo mantiene la famiglia e la donna si occupa della casa e dei figli. L’uomo è capo e padrone. La donna accetta il suo ruolo (c’est la vie) e si sottomette. Ma le donne arabe hanno spesso delle crisi isteriche. Viste da me, raccontatemi, e provate in proprio. E’ la loro valvola di sfogo alla sopportazione.
Nel mondo scandinavo non c’è distinzione di ruoli. A volte il capo è la donna. Ma gli scandinavi non sono felici, evadono la realtà con l’alcol, ed hanno un’alta percentuale di suicidi.
Con ciò voglio dimostrare che un equilibrio sano del rapporto uomo donna non esiste in alcuna cultura. Il rapporto uomo donna è sempre stato e sarà sempre pace instabile, sempre pronti alla guerra.
In tutto il mondo tutti si lamentano delle donne e tutte si lamentano degli uomini. Sarà sempre così.
Ora venendo al sodo della nostra realtà maschile in una società evolutasi per il momento contro natura, fin quando essa non muta, e forse giustamente contro natura, la maggioranza degli uomini sono vittime delle donne mentre la cultura dominante li descrive come carnefici.
Ma mettiamoci nei loro panni, i bei panni delle belle donne. E diciamo pane al pane… Se una tizia è una bella e giovane gnocca, che tutti se la vogliono “fare” per poi scaricarla quando supera una “certa età”, cosa deve fare la “povera gnocca” che fra qualche anno non conterà più nulla, né in seduzione né in società? Cosa faresti tu se sapessi che sei “a scadenza”? Cercheresti probabilmente di vendere al meglio quello che hai per assicurarti la sopravvivenza anche dopo la scadenza. Ed ecco la sistemazione, l’usare l’uomo, le leggi sul matrimonio come "previdenza sociale", e tutto il resto.
Allora dico a tutti, uomini e donne:
Mesdames et messieurs, faites vos jeux
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Mercoledì 15 Giugno 2011)
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