Seduction.NET

Home Scienze della seduzione      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


Truffe "scientifiche"

Le ricerche degli asini in seduzione

Ecco come barano disinformando il povero comune mortale



Gli "scienziati" sono asini in seduzione


I soliti “scienziati” asini che di scienza della seduzione non ci hanno mai capito un bel niente perché questa è una “scienza” che può nascere solo dall’esperienza sulla vita reale che è in continuo mutamento, e non dai questionari distribuiti venti anni fa ai quali nessuno ha mai risposto il vero.

Questi “scienziati” per fare pubblicità ad università minori, ed a loro stessi, si sono oggi inventati un libro della ricerca delle ricerche! Dichiarano che l’obiettivo era di sfatare i luoghi comuni sul sesso e sulla seduzione. Hanno solo sparato una serie di cazzate senza nessun coordinamento fra una cazzata e l’altra. Cazzate sparate a caso. Non hanno sfatato i luoghi comuni ma per fare notizia hanno cercato di sfatare dei meccanismi ancestrali sostituendoli con dei luoghi comuni di moda nel mondo femminista.

Hanno preso delle ricerche vecchie e fatte a distanza di decenni, peraltro falsate dai metodi usati, e le hanno rimpastate come pareva loro per fare notizia e pubblicità. A questi bisognerebbe togliere la laurea.

Leggete qui di seguito le loro "ricerche" ed i commenti in corsivo di Seduction.net, punto per punto.




da la Repubblica.it del 24 ottobre 2011

Psicologia
Fedeltà, orgasmo, partner
i luoghi comuni sfatati dalla scienza

Una ricerca americana mette in fila tutti i risultati degli studi sulle presunte differenze tra uomini e donne sulla sessualità. Ne esce un ritratto assai diverso dalle convinzioni popolari
di SARA FICOCELLI

IL CANTAUTORE Cesare Cremonini non è più l'unico a credere che gli uomini e le donne siano uguali: a fargli eco sono anche gli scienziati. Negli ultimi 20 anni, molti studi hanno dimostrato che, quando si tratta di sesso, maschi e femmine pensano e agiscono in modo simile.

I 'miti' del diverso approccio dei generi (lui più interessato al sesso, lei all'amore e così via) sono dunque destinato ad essere soppiantati dalla schiettezza della ricerca che, una volta tanto, vede i dati provenienti da più laboratori andar tutti nella stessa direzione.

Ad aver tirato le file di queste ricerche è l'Università del Michigan di Ann Arbor (Stati Uniti), con uno studio condotto dal dottor Terry Conley e pubblicato su Current Directions in Psychological Science, la rivista dell'Associazione per le scienze psicologiche.

L'analisi di Conley ha preso come primo punto di riferimento lo stereotipo che gli uomini pensano al sesso di più delle le donne, cercando riscontro della teoria in due decenni di ricerche sul comportamento degli esseri umani. Dopo aver notato che non esiste, a livello scientifico, nessuna conferma di questo mito popolare, Conley ha concluso che "le differenze di genere non devono esser prese alla lettera per quanto riguarda la sessualità", e ha poi demolito uno per uno sei luoghi comuni sul rapporto di uomini e donne con amore e sesso.

Il più diffuso è quello secondo cui gli uomini vogliono una compagna sexy e le donne un partner benestante. Che così non è, spiega Conley, lo ha dimostrato, nel 2008, uno studio della Northwestern University pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, che ha usato la formula dello 'speed dating', ossia degli 'incontri lampo programmati', per scoprire che, al momento di scegliersi, uomini e donne sono imprevedibili allo stesso modo, non seguono regole e spesso si sentono attratti da un partner che sulla carta non rispecchia nessuna delle proprie aspettative.
[Fanno le ricerche negli 'speed dating' che non rispecchiano assolutamente le realtà in quanto sono frequentati dal target “ultima spiaggia” è da rari seduttori “curiosi”. “Gli uomini vogliono una compagna sexy e le donne un partner benestante” non è un luogo comune in crisi nella seduzione reale, non è in crisi soprattutto nella seconda parte “partner benestante”, in crescita dal 2008 a causa della crisi mondiale, ndr].

"Oggi le donne - spiega la psicologa sessuologa Francesca Romana Tiberi, presidente dell'Associazione Italiana sessuologia e psicologia relazionale - tendono a costruirsi la propria identità puntando solo sulle proprie capacità e quindi non ricercano più un partner 'comodo' sul piano economico. Anche gli uomini dal canto loro stanno modificando questa tendenza alla ricerca della partner sexy: la donna avvenente non è più sufficiente, cercano una compagna in grado di offrire un reale supporto".
[Nella realtà sembra che i comuni mortali continuino a zerbinare davanti ad una donna sexy e che la maggioranza delle donne attraenti che se “La” possono permettere cerchi la sistemazione più di prima. Ma come dice la sessuologa molti uomini stanno modificando questa tendenza. Per effetto della campagna anti-zerbinaggio di Seduction.net. Per i comuni mortali lo zerbinaggio davanti alle belle gnocche è in crescita esponenziale, ndr]

Altro luogo comune sfatato è che i maschi siano promiscui e le donne monogame. In effetti i primi, se interrogati sull'argomento, affermano di praticare il sesso più spesso e con più partner rispetto alle seconde. Tuttavia, uno studio condotto nel 2003 dagli psicologi Terri Fisher dell'Ohio State University e Michele Alexander dell'università del Maine ha rivelato che queste differenze sono dovute al fatto che le donne non sempre rispondono onestamente alle domande sul sesso.
"Sono sensibili alle aspettative sociali riguardo al loro comportamento - spiega Fisher - e potrebbero non essere del tutto oneste se interrogate sulle proprie abitudini sessuali".
[Noi siamo stati i primi a dire e ripetere che ai questionari sul sesso e sulla seduzione nessuno, né gli uomini né le donne, risponde la verità e che quindi queste “ricerche” contano zero. Ora se ne sono accorti perfino gli “scienziati”. Come sempre arrivano dieci anni dopo di noi. Ma che i maschi siano tendenzialmente promiscui e le donne tendenzialmente monogame questo resta un meccanismo ancestrale davanti agli occhi di tutti, solo gli “scienziati” non lo vedono!, ndr]

Il presidente dell'Istituto italiano di sessuologia scientifica Fabrizio Quattrini spiega: "Oggi uomini e donne hanno uguali desideri ma i primi continuano a pavoneggiarsi delle possibili conquiste, mentre le seconde furbamente collezionano esperienze tenendole tutte per sé. Gli uomini stereotipicamente restano agganciati al desiderare più donne (solo nel pensiero) ma poi difficilmente si vedono all'interno di un tradimento, mentre le donne, pur non promuovendo una campagna a favore delle conquiste, sono le prime a confessare eventuali tradimenti".
[Io direi l’esatto contrario: le donne restano agganciate al desiderare i veri seduttori (solo nel pensiero) ma poi difficilmente si vedono all'interno di un tradimento. Aggiungo che è in drastico aumento la pratica del self service femminile pensando al seduttore anche con l’uso di “macchinari” reperibili in tutte le farmacie. Inoltre le donne sono le più brave a nascondere i tradimenti. Ma questo Fabrizio Quattrini dove la vive la seduzione? ,ndr]

Secondo uno studio della Ohio State University di Mansfield, anche quella che gli uomini pensano al sesso ogni sette secondi sarebbe una leggenda metropolitana. Gli studenti universitari, scrivono gli scienziati, fantasticherebbero sul coito appena 18 volte al giorno (contro le 10 delle donne) e ci penserebbero con la stessa frequenza con cui rimuginano su cibo e sonno. Dunque sarebbero, a detta degli studiosi, più salutisti che sessuomani. "In effetti però - precisa la Tiberi - gli uomini sono più portati a pensare al sesso, perché nel sesso maschile ciò non è collegabile ad alcun moralismo. Per gli uomini è possibile avere pensieri sessuali senza vivere sensi di colpa. Nelle donne questa libertà ancora non esiste".
[Siamo stati i primi a dirlo e ripeterlo che ogni sette secondi è la cazzata usata dai truffatori. E dopo dieci anni arrivano gli “scienziati”. Come sempre arrivano anche loro, ma con dieci anni di ritardo, ndr]

L'analisi di Conley e colleghi ha anche sfatato il mito della problematicità dell'orgasmo femminile, ricordando uno studio pubblicato nel libro "Families as They Really Are" (W.W. Norton and Co., 2009) e condotto chiedendo a 12.925 persone di parlare della propria vita sotto le lenzuola: dalle risposte è emerso che nelle relazioni stabili le donne nel 79% dei casi raggiungono il piacere tanto quanto l'uomo. Tuttavia, sottolinea la psichiatra e psicoanalista Adelia Lucattini, presidente della Sipsies, Società internazionale di psichiatria integrativa e salutogenesi di Roma, è pur vero che "le donne hanno fisiologicamente meno orgasmi degli uomini, in parte per una questione anatomica ed in parte per una questione psicologica".
[Ma non dicevano gli stessi “scienziati” che fisiologicamente la donna può avere orgasmi multipli mentre il maschio pochi orgasmi distanziati nel tempo?, ndr]

Penultimo mito da sfatare: secondo la tradizione, il sesso occasionale piacerebbe più ai maschi che al gentil sesso. Falso anche questo. In un esperimento condotto nel 1989 dai ricercatori Rusell Clarck ed Helaine Hatfield era stata provata l'esistenza di una differenza di genere nella risposta agli approcci casuali (il 75% degli uomini avvicinati da una sconosciuta avevano acconsentito alla possibilità di farci sesso, mentre la percentuale di donne "disponibili" all'avventura di una notte con uno sconosciuto era dello 0%), e questa differenza poteva essere spiegata, secondo i ricercatori, col fatto che donne e uomini attribuissero, per motivi psico-biologici, un significato diverso alla cosa.
[Che scoperta! Ma il sesso occasionale piace più ai maschi e non ci sono dubbi, tranne i dubbi degli scienziati che non lo hanno mai provato. Lo 0% delle donne potrebbe diventare il 5%, se tutte dicessero la verità, ma non supererebbe mai il 79% attribuito ai maschi. Quante cazzate piace sparare agli scienziati quando si parla di seduzione, per avere il loro nome scritto sul giornale?, ndr]

Secondo Conley invece le donne dicono di no solo perché sono più selettive: saprebbero insomma riconoscere a vista d’occhio un partner sessualmente poco soddisfacente. Questo comportamento, spiega lo studioso, ha origine nella loro minore capacità di raggiungere un orgasmo, il quale dipende in gran parte dalle doti amatorie dell'uomo. La 'Pleasure Theory', dunque, dice che uomini e donne agiscono entrambi in base alla ricerca dell'occasione in cui provare il massimo piacere. "E' sempre un gioco delle parti", precisa la Lucattini. "Le donne sono spesso molto attive nell'essere 'cacciate' e far sentire l'uomo 'predatore'. Vi è in loro un grande piacere nel gestire e organizzare dietro le quinte l'occasionalità delle relazioni maschili, facendo apparire le proprie molto più stabili di quello che non siano in realtà".
[Secondo la 'Pleasure Theory', che per noi è e resta solo “theory”, perché le donne non corrono dietro al seduttore attraente a gambe levate invece di bloccarsi al suo cospetto? Forse il Lucattini si riferisce alle sessantenni grassone assatanate che sono il suo target. Ma prima di parlare di seduzione bisogna viverla la seduzione, non sulle ricerche ma sulle gnocche reali. Io a questi gli annullerei la laurea. "Le donne sono spesso molto attive nell'essere 'cacciate' e far sentire l'uomo 'predatore': questa l’ha indovinata per la legge dell’errore., ndr]

Infine, la capacità di scegliere accuratamente il partner e conquistarlo, fin qui riconosciuta più alle femmine che ai maschi. Nel 2009 Eli Finkel, ricercatore della Northwestern University, ha invece dimostrato su Current Directions in Psychological Science che entrambi i sessi sono abili a costruire il rapporto con la persona desiderata, autoimponendosi piccoli sacrifici e attuando il cosiddetto 'effetto Michelangelo', ovvero il raggiungimento dell'intesa a colpi di scalpello, come si fa con una scultura.

Secondo la ricerca, uomini e donne sarebbero dunque entrambi esigenti, perseveranti e pignoli quando si tratta di scegliere il partner, e lo scettro di 'cacciatrici perfette' non spetterebbe alle rappresentanti del sesso femminile.

"Fin dall'adolescenza però - conclude la Lucattini - le donne si addestrano nella ricerca del compagno migliore, sia sessuale che sentimentale, e sono estremamente attive nella caccia dell'uomo giusto. Una volta scelto, sono bravissime a suscitare il suo interesse e a condurlo a sé, attraverso una seduzione spesso non vistosa ma per questo non meno efficace". Qualcosa di attendibile nei luoghi comuni, dunque, c'è.
[Le donne NON si addestrano nella ricerca del compagno migliore, sia sessuale che sentimentale ma al compagno più controllabile. Altrimenti come lo spiega questo Lucattini, che da quello che scrive sembra che non “La” abbia mai provata, che molte strafighe si scelgono i maschi più cessi e più zerbini. Il “compagno migliore, sia sessuale che sentimentale” sarebbe quello che per andarci a letto devi avere uno stomaco di ferro?, ndr]

Come diceva Voltaire, "Se abbiamo bisogno di leggende, che queste abbiano almeno l'emblema della verità". [Appunto!, ndr]


Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Martedì 25 Ottobre 2011)


Home Scienze della seduzione      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

scrivimi.gif
© testi & foto: Seduction Magazine - tutti i diritti riservati - copyright © 1997-2021.
Sito CSTR srl    Riproduzione vietata.     Help