Carlo risponde ai lettori
Gli amici del seduttore
Si perdono gli accasati si fanno nuove amicizie. GS sono una famiglia, maestro "primus inter pares"
da: Flavio [--]@libero.it
a: carlo@seduction.net
data: 07 marzo 2012 21:19
oggetto: Scelte controcorrente
proveniente da: libero.it
Caro Carlo, seguo da anni con interesse il tuo sito e ti scrivo per la prima volta facendoti una domanda su un tema meno dibattuto e cioè sull'amicizia.
Io ho da poco superato i 30 anni e per ora non ho nessuna intenzione di “sistemarmi”, in questo momento sento la coppia come una condizione di chiusura e sono felicissimo delle occasioni che la vita da single mi permette di sfruttare con le donne... il vero problema sono i miei più cari amici, nel senso che non la pensano come me e si sono quasi tutti fidanzati o sposati, dopodiché con molti di loro il rapporto è cambiato (in negativo), li ho visti chiudersi, perdere vitalità e con alcuni ormai mi sento solo saltuariamente.
Non ti nascondo che questa situazione mi fa un po’ soffrire perché per me gli amici sono come una seconda famiglia; inoltre ho notato che con l’età le persone tendono a diventare più chiuse ed è più difficile stringere nuove amicizie.
Volevo dunque chiederti: tu che sei single e hai qualche anno più di me, che esperienze hai avuto con i tuoi amici sposati? Sei riuscito in seguito a stringere altre amicizie sincere (e non solo conoscenze) o il seduttore, facendo una scelta controcorrente, è destinato ad essere un solitario?
Il maestro risponde
Quesito interessante che non abbiamo mai trattato.
L’amicizia nasce spontaneamente tra gli umani che abbiano in comune qualcosa di più degli altri umani che li circondano. Ci sono vari livelli di comunanza e vari livelli di amicizia. Tutti i contemporanei sono “fratelli” perché hanno in comune la condivisione dello stesso periodo storico e il fatto di incontrasi di persona su questa terra, sono: “colleghi di vita”.
Poi ci sono coloro che frequentano lo stesso ambiente condividendone gioie e dolori (scuola, università, lavoro, gioco, hobby, cultura, politica etc.) ed hanno un livello di fratellanza maggiore rispetto agli altri umani di altre realtà sociali ma non sono necessariamente amici. Poi ci sono quelli che nell’ambito dello stesso contesto ambientale trovano altre comunanze più specifiche (caratteriali, comportamentali, di temperamento, ideali e valori, obiettivi, etc.) e diventano amici comunicandosi e condividendo le emozioni “nella buona e nella cattiva sorte”. Non necessariamente devono essere simili, spesso sono solo “compatibili”. Per parlare di donne puoi trovare una ragazza estroversa seduttrice con la migliore amica timida e schiva dei maschi. Si compensano a vicenda, una è utile all’altra perché vede “l’altra faccia della realtà”, ma resta sempre il fatto che hanno gli stessi interessi e lo stesso stile di vita. Secondo le mie teorie avere lo stesso stile di vita è la conditio sine qua non dell’amicizia. Non so come l’abbiano analizzata i vari sociologi e psicologi perché non ho mai letto nulla sul tema e mi baso solo sulla mia esperienza ed osservazione della realtà come faccio con la seduzione, ed io la vedo così. Gli altri rapporti umani come la solidarietà (aiutare chi è in stato di bisogno), l’alleanza (per il beneficio materiale comune), lo scambio d’idee ed informazioni (per il beneficio culturale comune) e tanti altri tipi di rapporto fino ai rapporti parentali che anche ovviamente non sono di amicizia, come mia nonna diceva: “I parenti me lo ha dati Dio gli amici me li scelgo io”.
Lo stile di vita. Quando cambia lo stile di vita l’amicizia si assopisce. Se si ha una storia in comune l’amicizia non muore mai ed è sempre un piacere rincontrare i vecchi amici, ma non più di una volta all’anno! Dopo aver raccontato l’anno trascorso ed aver ricordato gli episodi e gli amici del passato non si più nulla da dirsi ad un successivo incontro.
Chi è accasato non può più andare liberamente a caccia di donne, non ha l’obiettivo di sedurre la più bella del reame, dedica tutte le sue risorse (mentali e materiali) alla ragazza o alla famiglia. Ha il problema della conflittualità o della noia del rapporto e/o il problema di far crescere e far studiare i figli… che per quest’ultimo compito io li ammiro per quanto sia gravoso e carico di responsabilità perché io non mi sento ancora in grado di sostenere… non so come abbiano fatto i miei genitori e mio fratello con famiglia… io da single quella gente la vedo con poteri sovraumani che io non ho! Non ci dobbiamo sentire in colpa per questo… è la natura che ha stabilito come noi siamo… non l'abbiamo scelta noi la nostra natura. Ma un certo complesso d’inferiorità rispetto ha chi ha avuto il coraggio di prendersi tante gravose responsabilità pur si sente.
Questi “superman” non hanno più nulla in comune col cacciatore di gnocche, il loro stile di vita è radicalmente mutato, non c’é più niente da raccontarsi, l’amicizia non è più “attiva”, restano solo i ricordi in comune, quelli di cui abbiamo già detto di cui si parla volentieri una volta all’anno. E’ nella natura delle cose che tu abbia perso tutti gli amici accasati, come anche anch’io, ma ci sono i nuovi amici che condividono la passione per la seduzione.
”Con l’età le persone tendono a diventare più chiuse ed è più difficile stringere nuove amicizie”.
E’ vero, le amicizie più vere sono quelle dell’infanzia fino all’università, le più spontanee… le nuove amicizie non hanno una storia comune… con la maturità si diffida sempre di più degli “sconosciuti”… non interessano... ci si chiude, si è meno elastici, più intransigenti e più selettivi, si hanno meno curiosità, si conosce già quasi tutto degli umani, non c’è più nulla da scoprire.
Ma quando c’è una forte passione comune può nascere una nuova sorta di amicizia, con meno storia ma con più passione. La forte passione compensa la mancanza di storia. Non è più un problema fare nuove amicizie fra i single già maturi perché i single sono in forte crescita e poi ci sono i “new single”, cioè quelli che sono ritornati “al passato”.
Non è più vero che ”il seduttore, facendo una scelta controcorrente, è destinato ad essere un solitario”. Certo che non sarà solitario solo nel caso che non resti chiuso entro i confini di un paesino da mille anime accasate.
“Gli amici sono come una seconda famiglia”. Noi GS siamo in effetti come una seconda famiglia. Nella seconda famiglia non sempre si va tutti d’accordo, non sempre si ha la stessa natura o le stesse idee ma spesso nascono delle amicizie con altri membri della famiglia che sentono di essere caratterialmente più compatibili. Io ho nuovi amici fra i GS in quanto non sono solo “il maestro” ma con loro sono più propriamente primus inter pares.
Non ti preoccupare di aver perso tutti i vecchi amici, loro sono come “trapassati”, forse a miglior o forse a peggior vita. Tu sei ancora in questa vita e farai amicizia con qualche tuo nuovo “contemporaneo”.
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(Giovedì 8 Marzo 2012)
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