La nuova sessualità
Siamo tutti feticisti
La definizione del seduttologo e l'analisi dello psichiatra GS
© Seduction.net ogni abuso verrà punito. Un'ex allieva marchigiana del maestro ama l'abbigliamento fetish
Il caso di questo particolare personaggio napoletano che si fa chiamare Peppe Fetish ha stimolato un dibattito sul tema del feticismo, cioè se il feticismo sia o meno una perversione. Ho pubblicato solamente una mail su questo dibattito, proprio ieri. Oggi ho ricevuto la mail del nostro psichiatra GS ed allora continuiamo a parlarne più approfonditamente.
Il tema del feticismo ci riguarda da vicino perché è direttamente connesso alla seduzione. Io credo, cioè io so bene, che il feticismo è connesso alla seduzione della quasi totalità dei seduttori! Feticismo non è solo il feticismo dei piedi che Peppe Fetish ha clamorosamente lanciato agli onori della cronaca.
Io, da seduttologo, definisco feticismo l’amore per qualsiasi parte del corpo femminile o dell’abbigliamento femminile che diventi la forza principale dell'attrazione sessuale.
Non importa se siano le calze sexy oppure la minigonna, o la gnocca depilata, o le gambe lunghe, o il culo (chiamiamolo col suo vero nome) a mandolino, o le tette grandi oppure piccole all’insù, o il tanga sgambato, o il “jeans alzaculo” o… Ognuno si confessi con se stesso.
Le donne fanno tutto il possibile per “apparecchiarsi” al meglio al fine di sfruttare il feticismo maschile che ben conoscono, onde ottenere il massimo potere d’attrazione sessuale. Quindi le femministe, almeno su questo tema, stiano ZITTE. Rosy Bindi invece non fa nulla per manipolarci feticisticamente, e per questo la vorrei a capo del governo!
Ma quante sono le Rosy Bindi? Entrate in una qualsiasi discoteca di moda e contatele. Numeri tendenti a zero. Le ragazze sono tutte ben “apparecchiate” alla maniera feticistica. Tutte con minigonna e tacco >12. Notate il trend della moda delle scarpe femminili che segue a distanza di un anno la moda feticistica delle “lap dancer”. Scarpe sempre più sexy, tacchi vertiginosi. A che fine? Non certo perché siano più comode per fare le maratone. Il fine è quello di sfruttare il feticismo maschile, ma nessuno ne parla. Noi invece ne parliamo liberamente. Non pretendiamo che il Dr. Ratzinger si pronunci sulla nuova sessualità feticistica. Lo farà il suo successore fra mille anni. Noi invece ne parliamo oggi.
Noi seduttori che viviamo la realtà della seduzione e del sesso abbiamo notato che l’evoluzione del sesso sta andando sempre di più verso la “direzione feticistica”. Il “sesso del missionario”, senza “accessori”, o modifiche sul tema, non interessa più e nessuno.
Più diventiamo sofisticati più diventiamo feticisti. E qui dobbiamo notare un mutamento della natura umana, del quale dobbiamo prendere atto senza ipocrisie, ipocrisie alle quali noi liberi pensatori e liberi seduttori non siamo tenuti, come invece lo sono i comuni mortali.
Secondo Wikipedia “il feticista è colui che prova attrazione sessuale per qualcosa che fuoriesce dai canoni della sessualità tradizionale”.
La sessualità tradizione è la sessualità degli uomini primitivi, quella agli albori della specie umana, e quella degli “antichi”. Quella sessualità per la quale il maschio vuole penetrare la femmina “sic et simpliciter”. E la sessualità per la quale i legionari romani stupravano le contadinelle che trovavano nei loro percorsi di guerra. La sessualità tradizionale si avvicina molto alla sessualità dello stupratore, che per fare sesso ha bisogno solamente di un organo sessuale femminile.
L’unica critica che si può fare al feticismo e quando il feticismo esce dalla definizione che ho già dato e che ripeto:
Io, da seduttologo, definisco feticismo l’amore per qualsiasi parte del corpo femminile o dell’abbigliamento femminile che diventi la forza principale d’attrazione sessuale.
Ho parlato di meccanismo di attrazione. Dall’attrazione feticistica si passa alla seduzione e dalla seduzione si passa al sesso, eventualmente anche feticistico, ma con una persona umana, che in un rapporto umano dovrebbe essere apprezzata nella sua completezza di anima e corpo.
Se ci si ferma all’oggetto feticistico senza da codesto passare alla considerazione della persona nella sua completezza allora potremmo considerare questo tipo di feticismo “limitante”. Ma se un individuo umano è soddisfatto in questa sua “limitazione” e gode del suo feticismo insieme ad una persona capace d’intendere e di volere e consenziente a questo tipo di rapporto, anche in tal caso nessuno ha il diritto di criticare.
Ma ora vediamo cosa scrive il nostro psichiatra GS. Psichiatra per libera scelta, da una famiglia di psichiatri. Non come gli psichiatri pazzi che per curare se stessi sono usciti completamente di brocca.
© Seduction.net ogni abuso verrà punito. Un'amica del maestro seduce col feticismo del tanga
L'analisi del nostro psichiatra GS
da: edoardo.[--]@tin.it
a: carlo@seduction.net
data: 19 aprile 2012 00:08
oggetto: Il concetto di perversione
proveniente da: tin.it : Importante principalmente a causa delle parole contenute nel messaggio.
Caro Maestro,
la psicodinamica può e deve venirci in aiuto. Perlomeno la psicodinamica interpretata da persone sessualmente (e mentalmente) sane.
Dopo il nostro lungo discorso ho riletto ben bene libri ed articoli vari e desidero citarti testualmente alcuni dei passi più interessanti.
"Il termine perversione dovrebbe essere riservato ai casi in cui un individuo impone desideri personali a un partner che si mostra riluttante a essere coinvolto in un simile scenario sessuale, oppure seduce una persona non responsabile, come un bambino o un adulto mentalmente handicappato"(McDougall,1995).
"Riferendosi alla perversione come alla forma erotica dell'odio, asseriamo che la crudeltà e il desiderio di umiliare e di degradare il partner sessuale, e anche se stessi, è la determinante cruciale per classificare un comportamento come perverso"(Stoller,1985).
D'altra parte, in ambito psicodinamico è pur vero che secondo Freud(1926) l'oggetto scelto come feticcio rappresenta simbolicamente il pene femminile ed è uno spostamento che aiuta il feticista a superare l'angoscia di castrazione, e che una più moderna Greenacre(1979) ha affermato: "a causa di importanti problemi nella relazione madre-figlio, il bambino non può essere consolato dalla madre o da oggetti transizionali. Per provare un senso di integrità corporea, il bambino ha quindi bisogno di un feticcio, di qualcosa che sia rassicurante in quanto solido, inflessibile, immutabile nella forma e credibilmente duraturo".
In conclusione, la summa della psichiatria non può definire la "particolarità" di Peppe Fetish come perversione perché nulla è imposto o finalizzato ad umiliazioni.
Certo, dietro potrebbero esserci irrisolte questioni edipidiche ma, dico io, uno che sta bene così dovrebbe andare a cercare nel profondo di sé qualche recondita privazione dell'infanzia per poi riscoprirsi più infelice ed insicuro di prima?
Con tutti quelli che stanno male direi di non aumentarne il numero senza giusta causa...
Pienamente d'accordo con te!
© Seduction.net ogni abuso verrà punito. I GS sanno quale seduzione è iniziata da questa "richiesta"
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(Giovedì 19 Aprile 2012)
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