Carlo risponde ai GS
L'espatrio è infelice
10 consigli per un espatrio felice
da: mauro.[--][--]1976@libero.it
a: carlo@seduction.net
data: 08 novembre 2012 08:58
oggetto: Espatrio più o meno felice e più o meno facile
proveniente da: libero.it
: Importante principalmente a causa delle parole contenute nel messaggio.
Ciao Carlo,
mi fa piacere che sei tornato fra noi. Dai tuoi articoli si nota che la tua energia e la tua verve sta tornando a livelli ottimali. Sono felice per te.
Vorrei fare alcune considerazioni personali sull’argomento “espatrio felice”,che hai toccato in due recenti articoli (uno e due).
In uno di questi affermi giustamente che non si può espatriare avendo come unica motivazione la seduzione, ma che si espatria per la sopravvivenza oppure, aggiungo io, se si ha una professionalità tale che risulta spendibile solo in taluni contesti all’estero.
Io sono uno sviluppatore, precisamente di [sul Forum riservato], che è un prodotto Microsoft, diffuso un po’ in tutto il mondo. Si tratta di un [sul Forum riservato] per medie/grandi imprese manifatturiere. Siccome l’azienda per cui lavoro qui in Piemonte ha grossi problemi finanziari e si è parlato anche di chiusura, ho cominciato a guardarmi attorno. Ho scoperto nelle mie ricerche che esiste una società (con un suo sito [sul forum riservato] .com) che effettua ricerche di sviluppatori [sul Forum riservato] per le aziende che hanno acquistato questo prodotto.
Ho inviato il mio curriculum, dando anche la disponibilità per lavorare all’estero, in particolare avevo indicato la Scandinavia e la Germania.
Sono stato contattato, ma il mio curriculum è stato ‘dirottato’ verso un cliente italiano con sede in Piemonte, presso cui ho fatto un colloquio di lavoro. Qualche tempo dopo sono stato contattato dal responsabile [sul Forum riservato] per la Scandinavia, il quale mi ha fatto un colloquio telefonico, esprimendo però forti dubbi e perplessità circa la facilità di adattamento di noi italiani in Scandinavia (in particolare si parlava di Norvegia e Svezia). Mi ha chiesto più volte perché
volessi lavorare in Scandinavia e se ero già stato lì.
Dopo qualche tempo visito di nuovo il sito della [sul Forum riservato] e scopro che su molti annunci è stata aggiunta la dicitura ‘you have to speak english and at least one scandinavian language’. In altra parole le ditte scandinave vogliono solo scandinavi.
Dalla Germania non ho mai ricevuto risposte, ma io il tedesco
lo parlo davvero poco e nel mio curriculum l’ho specificato con sincerità.
Io credo che non sia così facile nemmeno espatriare. I paesi ricchi non vogliono le invasioni di noi italiani ridotti alla canna del gas o per lo meno si tengono i posti di lavoro migliori per loro e fanno una forte selezione fra gli stranieri che ambiscono ad entrare a far parte nella loro società, anche scoraggiandoli dicendo loro che comunque esistono difficoltà di adattamento a un ambiente molto diverso dal nostro.
Io credo che sia anche Madre Natura a non volere migrazioni di massa, che scombussolerebbero l’equilibrio fra le popolazioni.
Grazie per l’attenzione Maestro e buona seduzione.
[nome e cognome] (tuo allievo GS ‘mauro76’) da [paese] ([provincia Piemonte]).
Il maestro risponde
Caro Mauro,
non posso entrare in merito alla tua specializzazione che è molto particolare e tu sai bene dove è vendibile.
Inserisco sul Forum riservato le aziende ed i prodotti informatici che citi perché fra i GS ci sono molti informatici (alcuni della tua regione) che ti potrebbero dare consigli specifici. Purtroppo devo ancora notare che non tutti i GS frequentano il Forum riservato e quindi non so se leggeranno.
Sono interessanti le tematiche generali che sollevi sull’espatrio 2012.
In quasi tutti i paesi del mondo si è accentuata la tendenza ad “importare” uno specialista solo quando nessuno specialista autoctono è disponibile sul mercato nazionale ad un costo equivalente. In molti paesi mancano gli specialisti e quindi bisogna importarli.
E’ una tendenza comprensibile perché esiste anche da noi. Abbiamo importato le infermiere straniere (prima della crisi) perché non c’erano abbastanza italiane disposte a fare quel lavoro con quella retribuzione. Lo stesso discorso delle badanti e dei manovali, ma per loro vale fattore costo non la specializzazione.
Se tu fossi l’unico al mondo a conoscere il tuo prodotto, saresti richiesto ovunque indipendentemente dal paese e ti pagherebbero quanto tu chiedi, senza ni e senza ma.
Il caso mio rientra in questo tema. Ho un progetto futuro di aprire una redazione con collaboratori (impaginatori, cameraman, montatori) in ufficio a tempo pieno. Se un italiano/a mi costa quanto un romeno/a, greco/a (paesi dove conoscono l’italiano) scelgo l’italiano/a. Se invece lo straniero/a, parimenti specializzato, mi costa meno scelgo di fare la redazione all’estero nel paese e col personale che mi costa meno, a parità di lavoro. Lo fan tutti, in grande ed in piccolo.
Poi ci sono le multinazionali che impiegano personale di tutte le nazionalità. Li sono tutti stranieri. Ma anche in quegli ambienti ogni situazione è diversa e non so come funzioni per la tua specializzazione.
Nelle posizioni dove riferisci direttamente al top managment ti potrà interessare quanto mi ha fatto notare il nostro Konrad GS che ha svoltato a mille euro al giorno in un consorzio internazionale del petrolio: “Sei pagato in base al tuo passaporto”. Ciò non vale per lui che è uno dei più grandi specialisti al mondo del suo settore e quindi insostituibile ma vale per gli altri expat.
Siccome il top managment è americano preferisce trattare con gli americani. Trattare con un italiano, anche se parla perfettamente l’inglese, crea delle difficoltà a causa delle differenti mentalità e modi di porsi. Il top managment non cerca problemi aggiuntivi. Gli altri stranieri come lui, se servono, sono pagati sulla base (moltiplicata x volte) di quanto guadagnerebbero nel loro paese d’origine. Ma anche lui rischiava di perdere il lavoro perché il governo locale non vede l’ora che gli autoctoni imparino a fare tutti i lavori per cacciare via gli stranieri, americani compresi. Proprio come sospetti tu. Ma lui si salverà perché, previdente ed intelligente, dopo estenuanti fatiche, grandi rischi, e costi burocratici è l’unico che sia riuscito a nazionalizzarsi!
Il discorso del passaporto (ma come lingua madre) vale anche nelle multinazionali che dislocano l’assistenza clienti e l'amministrazione in paesi a più basso costo di gestione. In tal caso lo stipendio si basa sulla domanda e l’offerta. Ti faccio l’esempio di Budapest dove ho abitato. Un italiano (scappano tutti per la disoccupazione) viene pagato 800 euro/mese, in Italia non trova di meglio. All’estremo opposto uno scandinavo (che in Scandinavia non guadagna meno di 2000 euro) viene pagato 1700 euro/mese, per lo stesso lavoro che fa l’italiano. Sotto lo scandinavo c’è, come retribuzione, il tedesco ed il francese. Stranamente il francese è più pagato del tedesco, forse perché per il francese vivere in qualsiasi paese del mondo che non sia la Francia "c'est la merde".
La ”perplessità circa la facilità di adattamento di noi italiani in Scandinavia” della quale ti ha parlato il tuo selezionatore corrisponde al vero. Infatti non conosco expat italiani che siano “felici” in Scandinavia. Per il mio vicino di casa che è espatriato ad Amsterdam il selezionatore non ha avuto alcuna perplessità (lo hanno assunto tramite Skype) ma lui le perplessità le ha adesso, e dice che non ci resisterà più di un anno.
Ma non siamo tutti uguali. Lui viene da Napoli, tu vieni dal Piemonte. Tu non sei nato sotto il sole, non sei nato con la visione del mare. Io credo che tu ti adatteresti più facilmente ovunque. E credo anche che in Scandinavia saresti molto più felice che in un paesino del Piemonte. Non ho dubbi.
Il selezionatore conosce poco l’antropologia culturale.
”Si tengono i posti di lavoro migliori per loro”. E si, è cosi, anche noi lo facciamo. Anche questo è un tema di antropologia culturale. E noi lo facciamo anche all’estero. Un italiano all’estero preferisce assumere un altro italiano piuttosto che uno straniero autoctono, a parità di costi e di competenze. E’ in piccolo lo stesso discorso del contatto con la dirigenza che abbiamo fatto per il consorzio petrolifero.
Non conosco la tua specializzione quindi non ti posso darti indicazioni specifiche al tuo caso.
Gli unici consigli generali che ti posso dare, ma non so se siano applicabili alla tua specializzazione, sono i seguenti:
1) Cerca lavoro all’estero nelle aziende dove comandano gli italiani. Ce ne sono in tutto il mondo. Ci sono decine di milioni d’italiani nel mondo.
2) Se non hai necessità di rientrare spesso in patria cerca in tutti i paesi del mondo, compresi Canada, USA, Australia, Russia, Sudamerica.
3) In Cina assumono stranieri in grandi aziende, per certi lavori che i cinesi non sanno fare perché non sono flessibili. Soprattutto nelle banche.
4) Considera la possibilità di cambiare tipo di lavoro.
5) Guadagnare il doppio per vivere tre volte peggio non è la scelta migliore. In primis c’è la qualità della vita.
6) I rapporti sociali e l’integrazione sono prioritari su qualsiasi scelta. La seduzione è qui compresa.
7) In alcuni paesi del “terzo mondo” gli specialisti stranieri sono ben pagati, per la legge della domanda e dell’offerta. Conosco casi del genere in Colombia e in Marocco, che ormai non è più terzo mondo ma corre “a manetta”.
8) Quando sarai un expat sarà più facile cambiare paese perché nessuno ti porrà i problemi di adattamento. Basta cominciare.
9) Il lavoro è sicuro solo nei paesi in forte crescita. La Germania è un paese europeo e potrebbe anch'essa entrare nei paesi a rischio disoccupazione, ed i primi a subirla sarebbero gli stranieri.
10) Svizzera. La tua specializzazione è richiesta?
Per concludere, specializzazioni a parte, il presente ed il futuro sono la Cina.
Li un grande seduttore può "svoltare", anche con la seduzione delle ereditiere, e bei figli euroasiatici.
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Mercoledì 14 Novembre 2012)
Home La posta del seduttologo