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Carlo risponde aile donne

Puttanieri e seduttori seriali

Un po' di Freud, le differenze reali, le motivazioni del puttaniere



da: daniela.[--]@gmail.com>
a: carlo@seduction.net
data: 22 aprile 2013 22:57
oggetto: Carlo risponde ai lettori: "L'italiota puttaniere"
proveniente da: gmail.com
firmato da: gmail.com
: Importante principalmente a causa delle parole contenute nel messaggio.

Gentilissimo Sig. Carlo,
mi sono imbattuta casualmente nel suo sito leggendo l'articolo sopracitato "L'italiota puttaniere".

Personalmente non credo che l'uomo italiano vada a cercare la donna all'estero perché in Italia le donne si concedono poco.
Negli ultimi anni i costumi sono assai cambiati e le donne si concedono anche troppo!

A parer mio il problema sta nell'educazione eccessivamente "mammona" che l'uomo italiano riceve in famiglia.
Spesso i figli maschi prendono quasi il posto del marito fino a creare relazioni ai limiti dell'incesto, questo impedisce nel tempo di poter avere con una donna una relazione veramente alla pari.
L'uomo adulto non riesce a staccarsi dal peso incombente della figura materna e la sua sessualità viene penalizzata.

Quando un uomo del genere si trova di fronte a donne alla "Sex and the city" si paralizza e forse, per avere la sensazione di avere comunque il potere riesce a essere se stesso pagando una prostituta.

Ad ogni modo credo che anche chi non ha bisogno di pagare e pratica la seduzione in modo seriale non sia veramente soddisfatto delle relazioni che vive, è comunque un modo per fuggire.

Cordialmente


Il maestro risponde

Salve Daniela,
un’analisi un po’ freudiana sulla “seduzione malata”. In alcune affermazioni potrebbe corrispondere all’attualità. Questa frase ma l’ha già cantata mio fratello psicanalista: ”chi […] pratica la seduzione in modo seriale non sia veramente soddisfatto delle relazioni che vive, è comunque un modo per fuggire”. Forse avete ragione… si tratterebbe di una fuga dalla vita quotidiana con tutte le responsabilità (e le rotture di balle) che essa comporta. Mio fratello psicanalista dice che chi cerca i rapporti a distanza vuole evitare i rapporti veri. O forse siamo degli idealisti e non abbiamo trovato la donna ideale, che forse non esiste, e ci rifuggiamo nella seduzione seriale, che per noi esiste.

”Negli ultimi anni i costumi sono assai cambiati e le donne si concedono anche troppo!”.
Questa frase è invece un luogo comune che non corrisponde alla realtà e che deriva dall’osservazione erroneamente interpretata della libertà di movimento e dell’abbigliamento sexy… le “profumiere” e le “scaldacazzi”.

Si concedono forse “troppo” solamente le donne avanti con gli anni. Le giovani sono diventate “all’antica” e mettono i lucchetti dell’amore a Ponte Milvio. Da noi non esiste quasi più la “one night stand”. Prima l’amore (vero o alibi che sia) poi il sesso, questo è la morale delle ragazze più giovani. Salvo le eccezioni da “discoteca con sballo”. Sta cambiando… ma c’è tuttora meno libertà sessuale che all’estero, ed è tutta colpa delle madri, e della chiesa. Le donne sono più mammone degli uomini, ma questo non si dice e non si scrive, anche se non è mica un’offesa. Da noi le donne non sono criticabili, è come se avessero una sorta d’immunità.

Quest’affermazione che i”i figli maschi prendono quasi il posto del marito fino a creare relazioni ai limiti dell'incesto” mi sembra un’esagerazione da rivista femminile. Non legga le riviste femminili che oltre a sparare cazzate immani danneggiano la relazione uomo donna. Per vendere le copie devono trovare sempre una spiegazione che faccia contente tutte e s’inventano le cose più assurde. Le psicologhe da rivista femminile sarebbero da mettere in carcere!

Quest’altra affermazione che ”quando un uomo del genere si trova di fronte a donne alla "Sex and the city" si paralizza” in molti casi è vera. La donna non emancipata da’ più sicurezza, il meccanismo deriva dall’eredità ancestrale dei ruoli maschile e femminile. Ma l’equazione che ”e forse, per avere la sensazione di avere comunque il potere riesce a essere se stesso pagando una prostituta” non c’entra. Io direi: “e forse cerca la donna all’antica, come sua madre, e scappa dalle donne alla Sex and the city”.

Il puttaniere viaggiatore è un italiota non è un homo sapiens.
Non c’è alcuna ragione per andare a puttane all’estero, dato che da noi ce ne sono in eccesso d’offerta e a costi “al ribasso”. Oltre alle puttane pagano dei voli e soggiorni. Se facessero il conto della serva saprebbero che spendono molto di più che andare “a puttane nazionali”, senza perdere anche i giorni di lavoro ed i soldi o le ferie connesse.

Quando ritornano in patria raccontano di seduzioni “free”! Questa è la motivazione che compensa i costi del viaggio. Un pappagallo romano da tutti conosciuto è andato recentemente in vacanza per un mese in un paese straniero. Al ritorno ha raccontato seduzioni mirabolanti. La sua sfortuna è stata che nello stesso periodo era lì in vacanza un mio discepolo, con il quale si sono incontrati ogni giorno, per due settimane. Ebbene il mio discepolo mi ha raccontato che il pappagallo è andato solo a puttane, ogni giorno. Ha provato qualche rimorchio con delle ragazze russe in vacanza ma con zero risultati. Questo è solo un esempio, ma ne potrei citare molti altri. Ed anche quelli che vanno sui Forum a raccontare di seduzioni che nella realtà sono delle semplici prostituzioni.

Non le ho raccontato Freud. Molto più volgarmente la realtà della seduzione contemporanea.

Cordiali saluti
Carlo

da: daniela.[--]@gmail.com>
a: Carlo della Torre
data: 23 aprile 2013 14:17
oggetto: Re: Carlo risponde ai lettori: "L'italiota puttaniere"
proveniente da: gmail.com
firmato da: gmail.com
: Importante principalmente a causa della tua interazione con i messaggi della conversazione.

Salve Carlo,

non condivido molta parte del suo pensiero ma lo rispetto.

Ringraziandola per la gentile risposta porgo cordiali saluti.

Daniela



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(Martedì 23 Aprile 2013)


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