Italiane!
Polpettone avvelenato contro le italiane
Il maestro risponde: "Tua mamma è italiana o straniera?"
L’autore di questo pezzo è un puttaniere doc che snobba i puttanieri dei siti internet italiani e sa ben argomentare le ragioni della sua scelta di vita. Ognuno sceglie la vita che desidera, purché sia cosciente che la sua scelta sia la scelta migliore e ne tragga soddisfazione.
L’autore spara a zero contro le italiane ma le sue argomentazioni sono in gran parte condivisibili.
In questo pezzo si nota un fondo di tristezza. Sul genere: Le italiane che vorremmo! Perché come conferma “tradnet”: “la tua razza è quella che ti attrae di più”. In questo pezzo c’è un certo amore odio verso le nostre connazionali che è comune a molti nostri lettori. A volte quando i seduttori e i lettori che mi riconoscono per strada si sfogano con me sparando contro le italiane, ed io ne condivido alcune ragioni, domando loro: “Ma tua mamma è italiana o straniera?”. Nella maggior parte dei casi la madre è italiana!
Interessante questo messaggio alle italiane: ”vi conviene rimanere nel campo in cui potreste (con tantissimo impegno, visto il livello da cui partite) essere il numero uno: sentimenti, profondità d'animo (e di intelligenza), e capacità di costruire e di mantenere situazioni affettive per tutta la vita”.
Ora collegandomi a “Ma tua mamma è italiana o straniera?” mi sembra di qui leggere: “Vogliamo le nostre mamme”.
E in ciò non c’è nulla di sbagliato, checché ne pensino gli psicopazzologi, che di pazzi si dovrebbero occupare.
da: Carlo Magno [--]@yahoo.com>
a: "carlo@seduction.net"
data: 04 maggio 2013 09:17
oggetto: Re: Donne italiane: no, ancora non ci siamo
proveniente da: yahoo.com
firmato da: yahoo.com
: Importante principalmente a causa della tua interazione con i messaggi della conversazione.
Anche se non credo formalmente nella telepatia, immagino - cavalcando il concetto - che la tua connessione sia avvenuta per via del fatto che io in passato ero un seduttore. Probabilmente ti sei connesso momentaneamente al lato di me simile a te. Probabilmente.
E, parlando di connessioni e di avvenimenti correlati, stamattina, in attesa dal dentista, ho sfogliato per curiosità una rivista femminile ("Gioia", forse) in cui si parlava, dal punto di vista femminile appunto, di rivalutare questi poveri uomini (proprio inclinato italics nella copertina), perché in fondo hanno fatto molta strada per arrivare al nostro livello di emancipazione e non possiamo solo odiarli; oltre a tirare fuori la stronza che c'è in noi dobbiamo imparare che non sono avversari, ma sono da comprendere.
Quindi, dal punto di vista di uomo non povero (di anima, di spirito, di esperienze, di solidità, eticamente, umanamente, sentimentalmente, ecc...) mi viene da sorridere.
Mi viene da sorridere perché non hanno ancora capito che gli uomini in gamba (ok, accetto il 10% rispetto al 90% di italioti) sono già oltre. Sono lì, oltre, che le stanno aspettando!
Sono lì che attendono il momento in cui si risveglino, le poverine (loro), e la smettano non solo con l'avversità verso il maschio (che finisce da sola, perché, allorquando l'italiano medio diventa un cagnolino, non ha più senso di esistere), ma anche con il punto di vista della dèa superiore che, dall'alto del suo piedistallo, attende il maschio inferiore, ma che - poverino - ha fatto abbastanza progressi e va comunque premiato (con una zolletta di zucchero? con un cioccolatino?).
L'Amore non è questo. L'Intimità non è questa. Il Sesso e l'Erotismo non sono questi.
Nulla di tutto ciò che è nell'aria, dal punto di vista dei rapporti uomo-donna in Italia, è questo.
Chi ha veramente compreso e vissuto il fantastico complesso di sentimenti emotivamente appaganti dell'unione totale con l'altro sesso, non può che inorridire di fronte alla svalutazione cinica e stupida del sesso "opposto", che, nella migliore delle sue manifestazioni ("Gioia" :-) ) arriva a dire poverini.
Non sottovalutiamo gli articoletti scritti da giornalistette in un giornaletto. Questo è lo specchio del sentire medio delle italiote.
Certo, ce ne sono un 10% in gamba. E forse sono le più in gamba del mondo.
E ora ho capito che tu ti riferisci ad esse quando ne parli bene.
Ma, in un ipotetico interesse verso l'Italia e le italiane nel complesso (ci può stare, essendo in fondo italiani), non si riesce ad essere così distaccati dalla deriva stupida delle nostre connazionali, accompagnata - prima - da odio verso gli 'uomini' e - poi - da compatimento dei poverini che hanno fatto tanto per reggere il passo dell'emancipazione femminile (che, volendo essere schietti, in Italia in realtà non è mai avvenuta completamente).
Ora io non so nemmeno se convenga "battersi" per un'alfabetizzazione sessuale/affettiva/etica delle scimmiettine italiote; è più conveniente forse aspettare cinicamente il loro naturale estinguersi.
Tuttavia la sensibilità interiore sia dei seduttori che dei puttanieri (entrambi solo delle rispettive categorie "D.O.C.") spinge in qualche modo allo studio di questa [grande] percentuale di esse.
Ed io sono per la terapia d'urto. Le scimmiettine, poverine, prime di lasciarle andare alla deriva, dovrebbero essere svegliate brutalmente.
Non so come. La violenza non ha senso. La violenza psicologica neanche, perché entri nel loro campo e, se non ti battono, comunque ti apprezzano perché "hai vinto" in quel campo, ma non per le nozioni che hai loro provato ad inculcare.
Un maschilista islamico avrebbe la soluzione in tasca. Ma sarebbe a scapito della loro libertà personale. E quindi una sconfitta del mondo civile.
Va beh... Non sono discorsi da riviste femminili. Però sono discorsi abbastanza profondi per il livello di Seduction.net (che secondo me potrebbe, per potenzialità, assumere anche un taglio trasversale dal punto di vista degli argomenti).
Uscito dal dentista, mi faccio un aperitivo e conosco una napoletana molto oltre i 40, simpatica affabile ma soprattutto profonda. E bellissima. Abbiamo parlato per tantissimo tempo. E' la conferma del fatto che le italiane non italiote forse sono veramente una razza superiore.
Nella mia vita normale (ormai di puttaniere seriale ma raffinato) non c'è mai spazio per le italiane. Ma forse… una ipotetica massima "connessione" con una donna richiede un'italiana D.O.C.
Ecco, così non puoi dire che le ho sputtanate tutte :-)
Ma le poverine devono crescere, ed essere consapevoli che un rapporto d'amore deve basarsi su... guarda caso... l'Amore! Non su stupidi stereotipi o sull'autostima di cartapesta costruita faziosamente sul genere femminile.
Oppure ok, niente amore e solo sesso. Ma in questo siete rovinate, massacrate dall'enorme superiorità di qualunque straniera; ma proprio qualunque.
E allora vi conviene rimanere nel campo in cui potreste (con tantissimo impegno, visto il livello da cui partite) essere il numero uno: sentimenti, profondità d'animo (e di intelligenza), e capacità di costruire e di mantenere situazioni affettive per tutta la vita.
Mi viene spontaneo, da non puttaniere, uno slogan: ridateci le italiane!!!
(Invece, da GP, non posso che fregarmene)
Ah.. il conto della serva...
[Pezzo fuori target non in linea editoriale sul mondo della prostituzione Italia/estero. Censurato]
Ma è comunque istruttivo far sapere che anche le puttane, in Italia, non italiane, giocano alla distruzione dell'uomo, e ritengono buona e sana questa attività.
Attenzione, italiani (italioti e non), non rimanete nella tana del lupo (purtroppo ci siete già e non l'avete deciso voi). Se potete scappate. Non fingete, per orgoglio, che in fondo vada tutto bene ed in fondo abbiano ragione loro (le italiote e le puttane che lavorano in Italia, ...). Scappate.
Periodicamente, per mantenere salda la vostra integrità spirituale, o definitivamente (espatrio), per chiudere il libro della distruzione della vostra anima, di maschio (per mano delle italiote) e di essere umano (per mano della situazione sociale e politica italiana).
Comunque ho percepito anch'io il fatto che le leggi pro-schiavizzazione del maschio in Italia si siano rivoltate loro contro. Probabilmente una prossima generazione di donne odierà le precedenti per quello che hanno combinato. Ma sarà veramente troppo tardi (lo è già ora).
Ok, un altro polpettone :-)
Ti prometto che il mio prossimo intervento sarà molto più fitto di ironia e "porcate" (ma sempre con un filo logico sentimentalmente e umanamente corposo).
Ciao!
Carlo
da: Carlo Magno [--]@yahoo.com>
a: "carlo@seduction.net"
data: 08 maggio 2013 13:51
oggetto: Re: Donne italiane: no, ancora non ci siamo
proveniente da: yahoo.com
firmato da: yahoo.com
: Importante principalmente a causa della tua interazione con i messaggi della conversazione.
Grande!
Sono contento che tu non abbia censurato la parte che sottolinea la degradazione anche delle puttane in italia (non italiane) dal punto di vista di considerazione per l'uomo; la parte tecnica in effetti non ci stava molto con il sito seduction.net, ma d'altronde avevo scritto di getto.
Non sbagli sul fondo di tristezza. Come sempre riesci a leggere tra le righe.
E' come una sensazione di un potenziale totalmente inespresso, se non espresso in negativo.
Mi viene da dire: AUGURI, cari seduttori di italiane... ne avete proprio bisogno!
Buona giornata!
E grazie della considerazione.
Carlo GP
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(Mercoledì 8 Maggio 2013)
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