Seduction.NET

Home La posta del seduttologo      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


L'espatrio infelice

L'America non c'azzecca con la seduzione

Il sogno americano potrebbe rivelarsi un incubo



da: edoardo.[--]@gmail.com>
a: Carlo Della Torre
data: 30 giugno 2013 14:19
oggetto: expat
proveniente da: gmail.com
firmato da: gmail.com
: Importante principalmente a causa delle parole contenute nel messaggio.

Caro Carlo,
ti scrissi due volte per chiederti due consulenze: una richiesta è di quest'anno.
Il motivo per cui ti scrivo adesso è diverso dall'argomento delle due precedenti e-mail.
Per incidente, innanzitutto, ti comunico che anch'io, come forse capirai dal mio cognome, sono per metà siculo: i siciliani hanno una marcia in più, forse anche due.
Peccato che le usino troppo spesso nel modo sbagliato...
Ma veniamo a noi.
Da diverso tempo mi frulla per la testa di lasciare l'Italia.
Il motivo è essenzialmente uno: la mancanza di futuro e di prospettive in terra patria.

Sono ormai mesi che approfondisco alcuni temi, in particolare riguardanti le condizioni economiche del nostro (nonostante tutto) amato paese in relazione all'appartenenza all'Unione Europea.
Mi è parso sempre più evidente che l'appartenenza dell'Italia all'UE rappresenti una rovina, voluta da altri (principalmente Germania e Francia): dai primi anni '90 i politici italiani, burattini in mani germanico - francesi, hanno perseguito tenacemente l'obiettivo di deindustrializzare l'Italia e ridurla nelle condizioni in cui ora versa.
Certo, quando abbiamo avuto la possibilità, alla fine dei '90 e all'inizio del decennio scorso, di mettere davvero i conti pubblici in ordine non l'abbiamo fatto.
La rovina dell'Italia sono stati politici apparentemente autorevoli come Amato, Prodi, Ciampi e successivamente Monti e l'attuale Primo Ministro Letta: tutti filoeuropeisti convinti, incardinati in scenari gesuitico-massonici volti ad arricchire i potentati economici occulti (ma non troppo) a scapito del ceto medio.
Loro hanno svenduto l'Italia per trenta denari e l'Italia grazie a loro non tornerà mai più la sesta o settima nazione più ricca del mondo, la nazione con una produzione industriale da fare invidia (guarda caso!) alla Germania e alla Francia.

Se davvero le cose stanno così - e pare che davvero stiano così - mi chiedo se valga la pena vagliare più attentamente la possibilità di espatriare.
Quest'estate vado in America, a trovare una mia lontana cugina: oltre che a scopo di vacanza, vado anche per capire se c'è la possibilità per trasferirmi lì, dopo aver trovato un lavoro.

Certo, io faccio l'avvocato, e il mio titolo in USA non sarebbe spendibile: però potrei forse trovare un modo per far valere i miei studi e la mia (modesta) esperienza anche oltreoceano, magari come lavoratore dipendente.
In fondo, anche Paolo Fresco ha preso il titolo di avvocato in Italia e poi è diventato un dirigente della General Electric: non aspiro a tanto, ma credo che negli USA si possa guardare al futuro con più fiducia rispetto a quanto possa farsi qui in Europa, e soprattutto in Italia; ed è palese che gli Americani siano assai più felici di noi - non ci vuole uno scienziato per capirlo.

Tu che ne pensi? Al posto mio ti porresti il problema (considera che ho 35 anni)?

Grazie per la tua cortese risposta,

Edoardo


Il maestro risponde

Ciao Edoardo, tu sei quelli che chiedi i corsi e poi sparisce!
Non entro nell’analisi della “storia della decadenza italiana” perché ci sarebbe da scrivere milioni di parole, ed io l’ho anticipata già vent’anni fa, profeta di sventure!
Ma non addebiterei la nostra decadenza all’appartenenza all’UE, che se ci fosse ancora Craxi, e fuori dall’UE, saremmo sprofondati più in basso dell’Argentina e della Tunisia. Al peggio non c’è fine. Il paese è in mano ad una casta criminale e inetta che arraffa in fretta mentre controlla un popolo d’ignoranti. Questo è il problema, non l’appartenenza all’Unione. Il nostro problema è il non poter essere allo stesso livello dei paesi civili dell’Unione. Fra qualche anno non ci vorrà neppure l’Africa!

Tu vuoi espatriare negli USA. Probabilmente potrai crearti un futuro da benestante, bene-stante solo economicamente.
Gli italiani in America contano e non poco, i siciliani contano di più! Ma dipende dove in America, in quale stato, in quale città. La qualità della vita in USA non è come in Europa. La qualità della vita dell’americano è pessima. I rapporti sociali sono falsi o inesistenti. Molti escono di testa. Quasi tutti hanno bisogno dello psichiatra.

Ti ci vedi al fare il top manager col panzone che lavora 12 ore al giorno e va al bordello una volta a settimana, perché non riesce più a scoparsi la cessona grassona che ha dovuto sposare perché il single non fa carriera? Sto esagerando per metterti in allarme, che l’America non è il sogno americano che si crede. Potrebbe anche essere l’incubo americano! Non sono d’accordo con questa tua affermazione: ”è palese che gli Americani siano assai più felici di noi”. Gli americani ti dicono che sono felici fino a un minuto prima di spararsi o di schiattare. Sempre “all right, no problem, excellent” e poi buuum.

Se invece vai in America perché tua cugina ti aiuta a fare un sacco di soldi in dieci anni, e ti metti in pensione a 45 anni, per godertela a Panama fino a cento anni, come alcuni americani ben fanno, allora è tutto un altro discorso.
Ma fare un sacco di soldi, o una grande carriera, senza provare i piaceri della “vita umana”, non è una scelta che può soddisfare un europeo, di qualsiasi paese egli sia, tantomeno un siciliano.

L’unica città americana che si potrebbe promuovere, anche dal punto di vista della seduzione, è Miami, dove tutti gli americani sognano di trasferirsi. Forse anche San Diego. Ma non Los Angeles né San Francisco né New York. Tantomeno Boston, la città delle cesse e dei secchioni. Detroit neppure la quoto, amiche che la frequentano mi dicono che non c’è di peggio. Se sopporti il clima di merda a Chicago c’è una buona vita sociale e potrebbe fare al caso tuo.

Ma se leggi Seduction.net ti interessa, e non poco, la seduzione.
Che c'azzecca l’America con la seduzione?

da: edoardo.[--]@gmail.com>
a: Carlo della Torre
data: 04 luglio 2013 13:01
oggetto: Re: expat
proveniente da: gmail.com
firmato da: gmail.com
: Importante principalmente a causa della tua interazione con i messaggi della conversazione.

Eh, grazie mille, infatti non credo che ci andrò.
Mia cugina sta in Louisiana, New Orleans, uno degli stati "meno ricchi" degli USA.
E a breve si trasferirà alle Hawaii per seguire il fidanzato: mi pare che quello che hai scritto sia molto chiaro.
Certo, il sogno americano resta, non mi va di buttare nel cesso la mia vita: continuo ad amare il mio paese, nonostante tutto.
Grazie del consiglio.



Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Giovedì 4 Luglio 2013)


Home La posta del seduttologo      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

scrivimi.gif
© testi & foto: Seduction Magazine - tutti i diritti riservati - copyright © 1997-2021.
Sito CSTR srl    Riproduzione vietata.     Help