Un'analisi del CORRIERE DELLA SERA
Un'italiano su due è un puttaniere
La triste realtà del mondo dei puttanieri
Le puttane sono come manichini. Non provano emozioni con il puttaniere
Nell’articolo di copertina di questo mese abbiamo parlato del mondo delle puttane visto dal punto di vista dell’offerta e l’articolo è stato molto cliccato e letto. Il tema è caldo per l’aggravarsi della situazione che vede crescere il sesso a pagamento a danno della nostra sana e libera seduzione.
In quest’altra analisi, pubblicata sul CORRIERE DELLA SERA, si tratta lo stesso tema ma dal punto di vista della domanda, cioè dal punto di vista dei puttanieri. Un’analisi azzeccata sui clienti del mondo della prostituzione.
Per oggi tralascio la selezione delle domande d’abbonamento e pubblico alcuni stralci significativi dell’articolo del Corriere, con i miei commenti. A seguire pubblico una e-mail che mi ha inviato un nostro lettore puttaniere che sa ben argomentare le sue ragioni. L’identikit del puttaniere è così completo, anche con le sue ragioni.
A tutti coloro che argomentano bene le loro ragioni da puttaniere rispondo con una domanda:
Il livello di soddisfazione del sesso con una puttana che va con tutti quelli che pagano è per voi lo stesso livello del sesso con una donna che vi ha scelto fra mille pretendenti?
E aggiungo un allarme per i puttanieri.
Chi va regolarmente a puttane perde ogni capacità di relazionarsi con le donne e non riuscirà mai più a sedurre. E’ condannato a vita.
“Semel in anno licet insanire” va bene. E’ bene provare tutto nella vita. Per non desiderare la merda e per gustare la marmellata bisogna ogni tanto annusare anche la merda. Se non c’è un termine di confronto non si può ben gustare la marmellata. Ma quando la merda diventa il pasto quotidiano allora si va verso una vita di merda!
Questo articolo del CORRIERE DELLA SERA sul mondo dei puttaneri e delle puttane è un’analisi che fa centro sul problema.
Ci sono le frasi di uso comune dei puttanieri con le quali essi giustificano il loro comportamento.
Queste risposte del lettore_280963 le ho sentite da molti puttanieri e anche dai pappagalli:
«Cosa vuole che mi interessi di loro? L’anima?».
E la conquista, l’accompagnarsi a una donna che ti ha scelto?
«Non me ne può importare di meno! Dovrei pagare rose, regalini e cena al ristorante per giorni e giorni (spendendo 4 volte di più che per una prostituta) per poi farmi dire che possiamo essere solo amici, perché nel frattempo ha conosciuto il tappetto brutto, rozzo ma con la Jaguar?».
L’articolo del Corriere Della Sera definisce “al limite fra favoreggiamento e chiacchiera da bar” i siti dei puttanieri che noi abbiamo denunciato nell’articolo di copertina di questo mese. Non è escluso che all’aggravarsi del fenomeno la magistratura non intervenga con la chiusura dei siti colpevoli di favoreggiamento della prostituzione. Il nostro avvocato GS sostiene che quei siti sono al limite della legge e potrebbero essere accusati di favoreggiamento.
E’ anche interessante leggere le statistiche sui puttanieri, i puttanieri sono: “Nove milioni, il 70 per cento sposati.“.
Io credevo fossero molti meno. Se consideriamo che i maschi in età sessuale sono al massimo venti milioni (su una popolazione di sessanta milioni) costatiamo che un italiano su due è un puttaniere.
Un italiano su due è un puttaniere! Numeri da grande business.
Se le puttane pagassero le tasse forse non ci sarebbe bisogno di manovrine quotidiane per rubare i soldi ai cittadini. Da qui la necessità di legalizzare la prostituzione o in alternativa di vietarla come accade “In Svezia, Norvegia, Islanda e forse presto anche in Francia, i clienti sono dei fuorilegge: la prostituzione è vietata".
In Italia invece si procede per ipocrisie: “In Italia, al di là di qualche ordinanza municipale che li colpiva perlopiù con denunce indirette come «intralcio al traffico», i clienti non sono perseguibili a meno che non si accompagnino a minorenni, come è avvenuto nel recente caso delle prostitute-adolescenti dei Parioli.“ E noi aggiungiamo anche come per Berlusconi che tranne per il caso Ruby è un "puttaniere legalizzato".
Questo articolo è interessante perché usa i termini di uso comune fra i puttanieri. Anche io quando ero studente facevo il famoso “puttantour” con gli amici dopo una serata che si era rivelata noiosa!. Prendevamo in giro le puttane che per non perdere tempo con noi ci intimavano "O fuga o fregna"!
Inutile affrontare la questione in termini di ordine pubblico, di strade sgombre dai «puttan-tour» e di case chiuse, se non si affronta anche il terremoto che ha scosso il rapporto fra i generi, i ruoli cambiati, la paura o la non voglia di confrontarsi con una donna più forte. «La prostituzione diviene una semplificazione, un territorio neutro, dove non si è giudicati», scrive Mirta Da Pra Pocchiesa nel saggio Prostituzione (Cittadella editrice).“
Ma ora vediamo chi sono i puttanieri. Si tratta di maschi “con problemi affettivi, sentimentali, sessuali, relazionali… Uomini che a volte vogliono soltanto un corpo e altre anche di più: coccole, ascolto, un seno su cui poggiare la mente.“.
Questo è molto triste.
Secondo Barbara La Russa, psicologa dello sportello torinese "«Sono fragili», molti fra i 30-40 anni, giovani rispetto a quella che si pensa essere l’età dei puttanieri."
E come anche noi ben sapevamo ci sono perfino quelli che s’innamorano della puttana e alcuni se la sposano: ”Ci sono, infine, i più deboli. Uomini con deficit psichici o fisici, per i quali le prostitute diventano delle «assistenti sessuali» e i ragazzini alle prime armi. Li chiamano clienti-risorsa, quelli che a volte si innamorano, altre volte no, comunque provano empatia per la prostituta.”
Questi ultimi hanno tutta la nostra solidarietà e vorremmo aiutarli, se fosse possibile.
Ora leggiamo qui di seguito le argomentazioni logiche ma molto ciniche del nostro lettore puttaniere:
da: Carlo Magno@yahoo.com>
a: "carlo@seduction.net"
data: 04 ottobre 2013 11:08
oggetto: Uomini soli -> Puttane -> Partner banditi -> Soldi -> Mercato -> Uomini soli
proveniente da: yahoo.com
firmato da: yahoo.com
: Importante principalmente a causa delle persone che partecipano alla conversazione.
Volevo solo mettere un po' di ordine nei pensieri - ovviamente confusi - di chi si avventura in modo troppo profondo nel mondo della prostituzione, indipendentemente dal livello (escort, loft, lap dancer, strada, ecc.), senza la necessaria dotazione di skill.
Il Professore tenta un'analisi ragionata del fenomeno, inficiata dal coinvolgimento sentimentale che un non puttaniere esperto per forza di cose mette in ballo.
Tutte le cose che dice sono incontestabili, però si sente a pelle che provengono da chi è totalmente estraneo al mondo delle prostitute, delle rumene (80% del mercato europeo di questo fenomeno) e dei rapporti uomo-donna quando l'uomo è "maschio vero" e la donna "femmina vera", con tutte le accezioni possibili di questi termini, anche quelle negative.
Il mondo "PERICOLOSO" non è tanto solo quello del rapporto prostituta/cliente, bensì quello, più ampio, del rapporto tra una donna che vuole un "maschio vero", nel senso quasi preistorico del termine, e un uomo che invece è figlio della civiltà moderna, della tecnologia... ovvero un bambino, visto con gli occhi della donna che vuole il maschio vero.
Ma non il suo bambino (da coccolare, proteggere, crescere), piuttosto un escrementino indifeso da distruggere, possibilmente spennandolo.
Non solo un bambino, ma un uomo-donna, un ibrido comprendente una parte maschile, ma espressa "solo" con intenzioni, azioni, decisioni, non con forza fisica e istinto di prevaricazione violento; e una parte femminile, fatta di emotività, amore per le cose belle, per i sentimenti anche romantici, per i bambini, per la famiglia, ecc... Tutte cose che la donna che vuole il maschio vero respinge visceralmente... E' LEI che vuole provare queste emozioni, non tu. Per te è vietato.
Ed ecco quindi che questo "schifo"/ribrezzo che lei prova per te, ibrido moderno uomo-donna, si manifesta in modo naturale nello sfruttamento di tutto ciò che tu puoi aver ottenuto nella vita per mezzo di queste tue caratteristiche immonde (dal suo punto di vista), ovvero soldi e non solo.
E l'apice del suo godimento mentale, corrispondente al tuo sprofondare nella più profonda tristezza infinita, consiste nel donare il frutto del tuo "sporco" lavoro (in quanto non maschio rude ma persona evoluta uomo-donna) al suo uomo maschio troglodita, unico vero detentore del sesso maschile.
Vedere lui che ti uccide, magari facendoti soffrire, è ciò che la farebbe eccitare a livelli disumani. Renditi conto di questo.
Tenendo conto di tutto ciò, potresti decidere di non frequentare mai più alcun tipo di ragazza vagamente prostituta, oppure di farlo tenendo a mente le 3 regole che hai enunciato.
Tuttavia è possibile invece frequentarle ignorando palesemente tutte quelle regole :-)
Basta pensare che quasi tutte le donne hanno gli stessi obiettivi, solo molto meglio cammuffati. Per la donna l'uomo è uno strumento per raggiungere degli obiettivi, che siano nobili come il mantenimento di un figlio o futili come il dotarsi di gioielli inutili.
Perché condannare le professioniste del sesso quando sono semplicemente donne che mostrano in modo più esplicito (quasi "innocente") gli stessi moventi di tutto il loro genere?
Pensala in modo pragmatico:
1) queste donne bellissime mai al mondo andrebbero con un uomo di mezza età, salvo casi speciali. Hai invece la possibilità di toccarle, magari di baciarle, di fare sesso, di avere (come dicevo nell'altra e-mail) un'ottima simulazione di amore (spesso superiore a quella delle donne che si impegnano per farsi sposare e mantenere)
2) dai loro dei soldi, che utilizzeranno per cazzate loro e soprattutto per imbonire i loro amati "banditi"
3) i loro "banditi" immetteranno questi soldi sul mercato, comprando inutili BMW, giocandoseli, drogandosi, ecc...
4) i gioielli e le cazzate che compreranno saranno a loro volta linfa per il mercato odierno
5) il lavoro che fai, se non sei un contadino o un falegname o un carpentiere, ecc..., farà parte di quelle attività che non esisterebbero se non ci fosse il concetto di beni di lusso. Per esempio se tu producessi/progettassi quella parte elettronica stupidissima di quelle sospensioni inutilmente comode di quella inutile e lussuosa BMW, ecco che il tuo stipendio te lo pagherebbe proprio il troglodita che sta insieme alla tua puttana e che se la paga grazie ai soldi che lei ha ottenuto, sia facendosi sfondare da dei dementi, sia facendosi amare da te.
Ed ecco che si chiude il cerchio.
Pare mentali a parte, chi è felice?
Tutti.
Tu, che hai una ragazzina bellissima che fa quello che tuoi tu.
Lei che sfoga il suo sado-masochismo nel considerarti uno sfigato e nel dare i soldi dello sfigato al dio-bandito suo ragazzo-pappone-padrone.
Lui, che ottiene i soldi dalla schiava spendendoli in cazzate.
E di nuovo tu, che vieni stipendiato grazie ai soldi dei coglioni che comprano le cazzate inutili... grazie ai soldi delle loro prostitute-schiave... a loro volta pagate dai coglioni che ci vanno.
Però intanto tutti godono.
La vedi così male?
Probabilmente sì, perché vorresti l'Amore.
Ma la differenza non è nei fatti, ma solo in quello che senti.
[grassetti, sottolinati e corsivi a cura dell'autore]
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Martedì 5 Novembre 2013)
Home L'anti-seduzione