I report dei lettori
La Seduzione in Sardegna
Le vere bellezze sarde non stanno in Sardegna
Ragazze "in libera uscita" al centro di Cagliari
Oggi pubblichiamo questo report sociologico ambientale sulla seduzione in Sardegna. L’analisi dell’autore è confermata da molti amici sardi che hanno lasciato la Sardegna, è già passata al vaglio dei seduttori sardi.
Non ci sono commenti né contraddittorio. Solo una piccola aggiunta: sembra che alcune studentesse fuori sede provenienti dai paesi della Sardegna, che studiano a Cagliari e a Sassari, siano più aperte a nuove conoscenze rispetto alle ragazze residenti in città.
Dispiace che cotanta bellezza nazionale sia chiusa in regole medioevali e dentro recinti ambientali limitati e limitanti. E purtroppo la conclusione dell’autore sembra essere che le sarde siano “belle fuori e brutte dentro”.
Le ragazze sarde che “scappano” dalla Sardegna restano belle fuori e diventano più belle dentro. Veline e troie tv escluse, ovviamente.
Se amate le bellezze sarde non espatriate in Sardegna, ne sarete delusi.
Avevo in lista la Sardegna come possibile meta segreta per un espatrio felice (secret cosmic, non l’avevo rivelata neppure ai GS).
Oggi posso rivelarla a tutti, perché dopo queste conferme ho cancellata la Sardegna dalla mia lista!
da: aldo[--]@libero.it
a: carlo@seduction.net
data: 10 novembre 2013 19:32
oggetto: Un report dalla Sardegna (sperando sia l'ultimo :) )
proveniente da: libero.it
: Importante principalmente a causa delle persone che partecipano alla conversazione.
Ciao Carlo
Dopo aver trascorso quasi un anno della mia vita in Sardegna, dopo diversi anni vissuti in Nord Italia, Roma e Miami, ho ripreso a vedere la luce in fondo al tunnel, non appena mi si è presentata la possibilità di evadere nuovamente!
Dovrei cogliere a breve la possibilità di trasferirmi di nuovo in Nord Italia per lavoro, ed anche se consapevole che questo luogo non sarà il paradiso, mi trovo a sentirmi sicuramente risollevato! L'esperienza di ritorno in Sardegna è stata dal punto sociale e relazionale, di un devastante inimmaginabile, anche alla luce probabilmente delle esperienze vissute in precedenza.
L'aver letto poi i risultati del tuo sondaggio pubblicati sul sito, che vedono le ragazze sarde primeggiare su tutte, rende il tutto ancor più paradossale ed irreale. Posso capire che dal punto di vista estetico si possa decidere di premiare una tipologia di ragazze rispetto alle altre, ma ci sono dei fattori sociali, culturali e mentali che a mio parere influiscono in modo determinante in una disamina complessiva di una tipologia di persone.
E così ora, mentre mi accingo a preparare la mia felice e sentita evasione, mi sento in dovere di specificarti i fattori che rendono irreversibilmente malata la socializzazione nella tanto decantata Sardegna. Tieni presente che le città da me "visionate" e "vissute" sono state Cagliari e Oristano; dunque non due città qualunque!
Procediamo:
1- L'insularità, per chi non è mai uscito da un’isola, (fare i turisti per pochi giorni non conta!) è dal punto di vista personale e culturale, "veleno per la mente". Inconsciamente, questa situazione porta a essere diffidenti e chiusi a prescindere verso le persone che non si conoscono. Le relazioni e la socializzazione sono estremamente condizionate da questo fattore. Puoi essere un cavallo purosangue ma se non ti conoscono, per loro sei e rimani uno sconosciuto. Da molte persone mi è stato detto: "Uscire dalla Sardegna? Vivere da un'altra parte? Mai e poi mai; ho i parenti qui, gli amici! Che ci vado a fare fuori?!" Questa frase la dice tutto sulla loro forma mentis.
2- Le relazioni. Da adolescente ho fatto le scuole in Sardegna. A 18 anni ne sono uscito ed a 29 (mio malgrado) ne sono tornato. Le amicizie e la cerchia di conoscenti delle ragazze che conoscevo di vista son rimaste ora come a quei tempi quasi sempre le stesse! Si relazionano e si frequentano ancora con le stesse persone con le quali uscivano da adolescenti. Sembra di stare al medioevo! I figli proseguono le attività dei padri, godono ancora delle nomee affibbiate quando andavano a scuola (una sorta di eco prolungato) e se non appartieni a un gruppo o a una consolidata cerchia di conoscenze sei tagliato fuori. Sei tale e quale a uno straniero.
3- La cultura. La donna in Sardegna, tendenzialmente, vive ancora di quel retaggio subordinato e succube che le è stato tramandato dall'epoca passata. Complice l'economia attuale e le tradizioni passate, la ragazza sarda tende a non essere particolarmente autonoma nelle sue scelte a causa di uno stretto legame che si ha con la famiglia (specie con la mamma), i parenti e le amicizie (quasi sempre le stesse). I lavori e le occupazioni che loro ricoprono, riflettono questo andazzo. Il loro modo di socializzare non è altro che una semplice conseguenza di quanto detto prima.
A salvarsi sono quelle che emigrano, e le differenze caratteriali e comportamentali sono decisamente evidenti!
4- I valori e l'economia. La scarsezza di beni e valori, mischiata a uno scarso confronto culturale fa si che gelosie e invidie dilaghino e che le diversità e le particolarità non vengano considerate come risorse. Tuttora si sta discutendo se e come reintrodurre la lingua sarda nelle scuole. Parlare le lingue straniere? E a che pro? Non serve. Lavorativamente parlando ci sono in ogni ambito "piccole parrocchie" non comunicanti tra loro e una contro l'altra. Non si coopera bensì, ci si ostacola! Socialmente queste cose si riflettono. Ci sono molti attriti, gelosie e invidie nei rapporti tra persone. Le tue qualità non son ben viste ed è come se, con la tua presenza, stessi implicitamente togliendo qualcosa a loro.
5- Paradossi. Nonostante una crisi bella che evidente e la difficoltà a emergere socialmente e lavorativamente, una delle priorità delle ragazze sarde è quella di sposarsi, facendolo in giovane età! Fortissimo è per loro il bisogno di appoggiarsi a qualcuno; hanno sempre o quasi un "bastone umano" a cui aggrapparsi. Stare sole per crescere, trasferirsi, affermarsi professionalmente e fare della carriera nel proprio ambito? Quando mai. Siamo lontani anni luce da queste esigenze.
Trovare delle "ragazze single" e autonome da queste parti? Impossibile o quasi. Provare per credere.
6- Il loro microcosmo. Vivere in un’isola da alle ragazze delle certezze. La loro territorialità è poco "minacciata", numericamente non sono così tante e sono sempre le stesse, essendoci quasi nessun ricambio. Hanno i loro palcoscenici, i locali, le spiagge e la consolidata cerchia di amici. Passi di lì tra 20 anni e li ritrovi nello stesso posto, con le stesse persone, parlando delle stesse cose. La maggior parte di queste o i loro genitori provengono da piccole realtà, dove il bigottismo viaggia a 300 km l'ora, ci si conosce tutti e si fa e ci si comporta come tradizione vuole!
La forma mentis è paesana.
A riprova di queste problematiche si sono sviluppati sintomi evidenti. Alcune cittadine si sono riempite di night, (vedesi Oristano, Olbia...), la prostituzione è diffusa in modo capillare (vedesi Cagliari) e vi è un’insoddisfazione relazionale ben diffusa. Son tanti gli uomini che emigrano e rientrano con la ragazza cubana o dell'est.
Questa fenomenologia è ben presente anche altrove ma bisognerebbe considerare i dati. In Sardegna siamo poco più di un milione e mezzo di abitanti.
Quattro gatti in confronto alla popolazione di Lombardia, Piemonte o Lazio. Se in una cittadina di 35.000 abitanti ci sono più di 10 night, più di un qualcosa che non funziona c'è.
Per cui, si può anche dare un giudizio estetico sulle fattezze delle ragazze sarde, ma da qui a farne un'idea completa di acqua sotto i ponti ne passa tanta.
Personalmente ritengo che la bellezza vera, risulta tale quando è in armonia con un determinato bagaglio caratteriale e culturale. E' un insieme e non un mero particolare a dare qualità a una persona o a una tipologia di ragazze.
Ragazze che magari per formarsi e crescere sono costrette a emigrare, facendo fatica, sacrifici e rinunciando ai confort di casa.
Probabilmente, le vere "bellezze" sarde non le troverete proprio in Sardegna.
Saluti Carlo e stai bene.
Aldo.
P.s. Potrei chiederti un consiglio "privato" quando hai tempo? Non riguarda la seduzione ma è più generale. Tu avendo girato parecchio potresti darmi un piccolo parere. Non ti ruberò molto tempo.
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Mercoledì 13 Novembre 2013)
Home Geografia della Seduzione