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Carlo risponde ai lettori

Coatte e Parioline

Come nella Roma Imperiale. Oggi coatta ama coatto dell'orgoglio coatto



Sto preparando una partenza della quale ho già informato i GS e non ho tempo per rispondere alla e-mail più impegnative (pubbliche o private che siano). Allora pubblico questo, chiamiamolo “elogio delle coatte”, di un nostro lettore al momento “in caldo” la cui domanda d’abbonamento non è stata ancora accettata. Non avevo letto questa sua e-mail, se l’avessi letta lo avrei trattato meglio perché qui sembra essere “ragionevole” e meno assatanato che nelle altre sue e-mail.

Le coatte romane sono ragazze molto attraenti perché curano il fisico di più della parioline.
Ma soprattutto perché si vestono e si “apparecchiano” in modo più sexy della parioline. La donna sexy stimola i nostri istinti ancestrali!

Se volete vedere quanto sono sexy le coatte romane andate al Gilda di Roma una domenica sera. Solo per guardare perché sono tutte chiuse nel loro gruppo coatto proveniente da “Torbella”. Prima di entrare al Gilda s’incontrano al bar di Piazza San Silvestro. Una sfilata di visi truccatissimi sopra decolté provocanti, e partendo dal basso tacco 12 e microgonne da schianto. Impossibili da rimorchiare, almeno non in questo contesto.

Purtroppo per chi viene dai “quartieri alti”, o per chi ha l’aspetto del bravo ragazzo (come l’autore di questo “elogio delle coatte”), sono molto difficili da sedurre.
Sono come una straniera della quale non conosci né la lingua né la cultura!

Una volta non erano così difficili. L’orgoglio coatto le ha rese difficili. Alcuni playboy più anziani mi hanno raccontato che una volta bastava andare in borgata con una bella macchina e le coatte ti bussavano al finestrino! Oggi neppure ti guardano. Il mondo cambia e la seduzione pure.

La pariolina di Ponte Milvio, al contrario della coatta, ispira “fidanzatina”. Perché si veste in maniera sobria, con classe, e si trucca come se non fosse truccata. Qui si vede la classe.

Insomma in quanto all’aspetto esteriore è cambiato poco dai tempi della Roma Imperiale, quando era altrettanto diversa l’apparenza fra le schiave e le liberte (vestite in maniera più “libertina”) e le ragazze e le matrone della classi più alte, vestite in modo più sobrio ed elegante.

Ma qualcosa è cambiato. Allora le schiave, le liberte e ragazze di umili origini della Suburra non avevano l’orgoglio coatto e si lasciavano “prendere” dagli uomini di rango più alto. Solo le matrone era "vietato rimorchiare".

Non è più cosi. La coatta si accoppia solo col coatto, orgogliosa di tramandare la propria specie coatta!




da: argonat[--]@gmail.com
a: Carlo della Torre
data: 27 dicembre 2013 22:43
oggetto: Re: coatta romana 50enne strafiga
proveniente da: gmail.com
firmato da: gmail.com
: Importante principalmente a causa della tua interazione con i messaggi della conversazione.

Grazie.
Interessante il punto di vista sull'inefficacia del programmare. In effetti è così, si deve stare nel qui e ora come in un combattimento: non si possono prevedere le mosse dell'avversario e poi è vero che una donna lo avverte e, a meno che tu non le piaccia tanto, ti manderà in bianco. Mi hai confermato quello che per me era un'idea istintiva ma pensavo fosse una scusa che raccontavo a me stesso.

Sono d'accordo con te sulle coatte: anch'io mi sono sempre sentito inadeguato.
Sono cresciuto in quartieri periferici di Roma ma la mia educazione e stile di vita mi hanno portato ad essere uno dei tipici bravi ragazzi (stereotipo dal quale non mi sono ancora del tutto liberato ahimè)..
NB: bravo ragazzo da non identificare col figlio di papà.

Per questo ho avuto (tra i vari flirt) due storie lunghe con ragazze di borgata molto belle oltre che persone educate intelligenti e passionali ma da distinguere dalla coatta tipica.
Le ragazze di borgata (coatte o meno, raffinate o meno) mi hanno sempre attratto da matti… non so perché.

Altre le ho "corteggiate" o cercato di sedurre ma mi hanno sempre preferito il tatuato, più o meno rasato a zero, più o meno palestrato, di turno con cui si sono sposate o addirittura ci hanno fatto dei figli nonostante fossero ragazze intelligenti perfino in corsa per una carriera universitaria… mentre lui forse aveva appena la terza media (la previsione dello sviluppo delle loro storie è banale… lei se ne va scocciata per la sua povertà spirituale e intellettuale).

Ti manderei alcune foto per farti capire di che fiori sto parlando… dai 18 ai 50… che frustrazione!
In ogni caso leggendo le tue conclusioni e basandomi su esperienza personale e altrui non mi sembra che io abbia qualche speranza nel conquistare tali esemplari (mi riferisco alle coatte con le quali per come sono fatto sarebbe impossibile avere storie lunghe o lunghissime) e me ne dispiace tanto perché restano per me una sfida che mi genererà sempre frustrazione finché non ne avrò conquistate (stessa cosa dicasi per le superfighe figlie di papà che riempiono i locali della zona di Ponte Milvio, ecc.) per ora però non voglio arrendermi nonostante tutto mi remi contro e… faccio tesoro del tuo consiglio.

Ancora grazie.
[Nome]



Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Martedì 18 Febbraio 2014)


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