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Seduzione al 78° parallelo

Quale uomo piace alle norvegesi

Come "Lo" vogliono le ragazze norvegesi



Astrid. L'"Intervista al vino rosso"


Di ragazze norvegesi non se ne incontra una ogni giorno.
Ho ospitato a casa a Roma questa ragazza norvegese, molto carina, che si fa più rossa del vino rosso.
Avevo promesso a un nostro nuovo GS expat (che è sotto protezione massima privacy) di pubblicare un’intervista alla ragazza norvegese, per fargli capire come la pensano e che tipo maschio piace alle norvegesi. Gli ho dato qualche consiglio, soprattutto di non provarci e di non programmare troppo la seduzione, perché da quello che il "novello GS" scrive sembra che programmi anche a quanti centimetri ci si debba posizionare dalla norvegese e per quanti secondi si debba fiatare.
Ecco alcuni stralci "innocui" di tre lettere secretate.
Ma solo per capire come non dovete mai pensare alla seduzione!

Lettera 1. Parte norvegese
Ieri sono andato alla palestra [--] alle 6 di mattina per puro caso e’ una norvegese (non bellissima, ma intrigante, mia collega, ma mai vista), mentre facevo un esercizio piuttosto goffamente addominali col pallone medicinale mi ha detto scherzando
"don't hurt yourself, take the bigger ball"
e ho preso l'occasione al volo per attaccare bottone e abbiamo fatto un po’ di nice conversation: mi ha detto che viene solo a quell'orario perche' dopo il lavoro vuole solo tornare a casa: da domani comincero' anch'io ad arrivare a quell'orario (da buon stakanovista seduttore) ma non so neanche come si chiama… non ho mai sedotto in palestra… e poi ho zero esperienza con le scandinave… any advice?
Grazie e buona seduzione



Lettera 2. Grazie Maestro, Stamattina ho fatto il passivo con la norvegese.

Lettera 3. Grazie Maestro,
A proposito della norvegese..: ieri sono stato passivo come da te consigliato: sono arrivato in palestra alle 6:10am (la volta precedente quando abbiamo parlato le ho chiesto in maniera del tutto casuale se viene sempre cosi' presto e mi ha detto che lo fa 3 times a week…) ed era gia’ li ad allenarsi: l'ho salutata con un semplice "good morning" e lei ha altrettanto semplicemente risposto: poi non l'ho degnata di uno sguardo e non le ho rivolto la parola per tutta l'ora in cui e' stata li, incluso quando e' entrata nella stanza degli addominali/stretching in cui siamo sempre da soli (ero arrivato prima di lei come la prima volta, ma stavolta strategicamente): poi e' andata via prima di me (come la scorsa volta) augurandomi (again) "have a nice day"
Stamattina sono arrivato pure alle 6 ma, come previsto, non c'era: domani sara' li al 100% e avrei strategicamente voluto non esserci per vedere se notera' la mia assenza e lunedi’, dopo la solita sauna + solarium nel meraviglioso [location], attaccare discretamente bottone chiedendole in che dipartimento lavora… purtroppo un impegno pomeridiano mi "costringe" ad andare in palestra alle 6… non so se ignorarla ancora (ma mi sembrerebbe un po’ forzato... non vorrei oltrepassare la sottile linea tra l'essere discreto e sembrare snob o non interessato… visto che la prima volta sono stato molto simpatico facendola ridere con qualche battuta) oppure, se dovesse nuovamente raggiungermi nella stanza degli addominali, attaccare bottone, come sopra detto, chiedendole dove lavora (domanda innocua visto che siamo colleghi)… questo tra l’altro la porterebbe a chiedermi dove lavoro… che essendo il dipartimento [secretato] potrebbe suonare seducente visto che e' forse l'area piu’ delicata di ogni [tipo impresa]: improvvisero' domani, cercando di cogliere l'energia che ci sara' nell'aria e tenendo conto del mio umore per le prossime volte, senza fretta, cerchero' di tirare fuori l'argomento sauna (in quanto scandinava dovrebbe trovarlo interessante) e vedere se riesco ad invitarla.
Potrei magari "assentarmii" lunedi’ per cercare di sondare l’interesse di cui parlavo sopra..
Il fatto e' che ho una sorta di blocco nei confronti delle scandinave: ho zero esperienza con loro e le vedo come donne "superiori": ricche, indipendenti, emancipate, belle (anche se quest'ultimo non e' il suo caso)… ho la sensazione che quando sono interessate sono loro a prendere l’iniziativa e qualsiasi azione da parte mia possa essere piu’ dannosa che altro..
Staremo a vedere
A presto


L'intervista
Ecco l’intervista al vino rosso. La nostra amica, la chiamiamo Astrid (nome di fantasia) per tutelare la “privacy norvegese”.

Ho chiesto ad Astrid di leggere prima questo articolo per poi farci una chiacchierata sorseggiando una coppa di buon vino italiano.

Carlo: “E’ vero che in Norvegia un uomo di successo è considerato male e forse emarginato?”
Astrid: “A noi piace la gente normale. Non è negativo il successo ma da noi non c’è alcun bisogno di avere successo. Chi ha successo di solito fa la mostra”.

Carlo: “Che intendi… la mostra?”
Astrid: “Chi ha successo lo mostra. Se hai un Suv come in Norvegia lo abbiamo tutti allora va bene. Ma se mostri due o tre auto costose la gente dice: ma questo chi si crede di essere?”

Carlo: “In Norvegia siete fortunati… tutti girano in Suv, ma non vi potete permettere il vino e le sigarette perché sono prodotti molto costosi”.
Astrid: “Mio padre beve vino rosso a tutti i pasti e ha smesso di fumare da poco tempo. Le sigarette a 15 euro non ci spaventano. Ci possiamo permetterci tutto perché guadagniamo più di quanto ci serve”.

Carlo: “E’ noto che in Norvegia siete tutti benestanti ma non immaginavo che non vedete di buon occhio chi s’ingegna per fare meglio degli altri”.
Astrid: “Lo stato provvede a tutto. Io sarò qui per un anno a fare degli stage in vari paesi d’Europa finanziata dallo stato. Non c’è bisogno di darsi troppo da fare se si è una norvegese. Siamo calmi. Io sono tranquilla, mi piace la vita normale e rilassata”.

Carlo: “Che tipo di vita per te è normale?”
Astrid: “Finora ho vissuto con i miei genitori. Abbiamo una grande tenuta anche con gli animali e io potevo guidare sin da bambina il Suv dentro la proprietà. Oggi ho anch’io la mia macchina a quattro ruote motrici e posso andare dovunque. Mi piace il senso di libertà, il contatto con la natura, stare in casa a guardare la televisione. Non potrei mai vivere in un appartamento di un palazzo. Ho bisogno di molto spazio. Quando tornerò in Norvegia comprerò una casa di trecento metri quadrati”.

Carlo: “Ma cosa ci fa una ragazza single con trecento metri? Da noi i single neppure se la sognano una casa fuori centro di trecento metri, credo che neppure la desiderino. Preferirebbero un monolocale al centro di Parigi”.
Astrid: “Sotto ci metto i cani perché sono allergica ai cani. Al piano terra il salone e al primo piano le camere da letto”.

Carlo: “Ti servono più camere da letto?”
Astrid: “Se un domani mi farò una famiglia mi serviranno. Anche perché amo stare in casa e voglio avere tanto spazio”.

Carlo: “Non ti piace uscire, vedere gente, andare nei pub o nelle discoteche?”
Astrid: “Noi ci riuniamo in casa con la famiglia e a volte vengono gli amici. Per questo la casa è la cosa più importante. Anche l’arredamento è importante. Le nostre case hanno arredamenti funzionali di altissima qualità e eccellente design. Passiamo le serate sui divani. Usciamo solo in occasione di qualche festa di compleanno per andare a casa degli amici. Capita di solito una volta a mese”.

Carlo: “E’ vero che gli stranieri non sono considerati dalle ragazze norvegesi?”
Astrid: “Dipende da quali stranieri. Ci sono troppi africani e arabi che qui hanno tutto dallo stato, casa, soldi, scuola. Molti norvegesi sono arrabbiati con questo sistema di accoglienza che costa molto in tasse da pagare per mantenere gli stranieri”.

Carlo: “Che tipo di uomo piace alle norvegesi?”
Astrid: “Ci piace l’uomo maschio che sa fare i lavori manuali. Che in casa sa riparare tutto. Che ama stare in casa con la famiglia”.

Carlo: “E gli italiani? Come sono considerati dalle ragazze norvegesi?”
Astrid: “Gli italiani e i francesi bene. Qui a Roma nella mia università c’è un ragazzo danese, alto e biondo. Le italiane sono pazze per lui. Per me è uno normalissimo che neppure noto. Ci piacciono i mediterranei con la pelle scura e i capelli neri”.

Se non siete meteropatici e siete un po' antisociali, un pensierino ad una “norvegese da trecento metri” (+ megasuv + fattoria) lo potreste anche fare…



Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione. Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.



(Giovedì 27 Marzo 2014)


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