Cose da non mangiare
Dove c'é Barilla c'è Cacca
La schifezza degli italiani nel "pacco" Barilla

Pubblicità anti-manipolazione

da: simone[--]@libero.it
a: carlo@seduction.net
data: 17 aprile 2014 18:30
oggetto: pasta Barilla
proveniente da: libero.it
: Importante principalmente a causa delle persone che partecipano alla conversazione.
Buongiorno,
sicuramente ne è già a conoscenza, in quanto più volte nei sui articoli leggo di evitare di comprare la pasta Barilla, il seguente link lo conferma: tra le marche italiane di pasta analizzate risulta proprio nella Barilla la presenza di pesticidi, in dosi evidentemente autorizzate dalla legge, ma potendo scegliere... meglio evitare di comprarla.

Grazie Simone, quale miglior input per i pranzi in famiglia nei giorni di Pasqua!
Non avevo letto l’articolo che hai linkato. Ma questo è il meno che si possa dire della pasta Barilla.
Era da molto tempo che volevo svelare le manipolazioni della pasta Barilla ma ho sempre rimandato e dimenticato. Nessuno ne parla perché la Barilla finanzia tutti i media con la pubblicità da milioni di euro.
La Barilla ci insegna come evitare tutti i prodotti e servizi che seguono la “filosofia Barilla”, che vuol dire prodotto scadente e manipolazione di massa. E’ la stessa “filosofia” dei corsi di seduzione truffa, con i siti internet confezionati al meglio e i servizi venduti che sono qualcosa d’impensabile.
Barilla è istruttiva per sensibilizzare il pubblico a difendersi dalle manipolazioni di massa. Ma la pasta è anche un tema da seduzione in cucina. Se volete sedurre una donna in cucina non cuocete mai la pasta Barilla. Oggigiorno anche i casanova sanno come sedurre in cucina. Delle paste di eccellente qualità italiana, idonee per la seduzione mentre il seduttore ne spiega alla donna le caratteristiche, ne parleremo in altra sede.


Le casalinghe più informate sanno che la Barilla è la pasta della peggiore qualità presente sul mercato mondiale. Sul mercato mondiale perché Barilla ha invaso tutti i supermercati del mondo chiudendo l’accesso alle paste italiane di qualità. Quando vado all’estero e alloggio in appartamento porto sempre con me in valigia la pasta italiana di alta qualità, perché in molti paesi si trova solo la pasta Barilla.
Quando in un ristorante all’estero mi servono una pasta che fa schifo chiedo sempre se sia la pasta Barilla. La risposta è spesso positiva ma il gestore si scusa dicendomi che lui credeva fosse la migliore pasta italiana! Lo informo su quali sono le paste italiane di qualità e di solito smettono di comprare la pasta Barilla.
Barilla spende tutto il costo prodotto nel marketing, nella pubblicità e nel packaging, e il business si basa sulla manipolazione delle casalinghe ignoranti che credono alla tv e alla pubblicità.
La pasta Barilla è un esempio molto interessante per capire come un prodotto scadente, che si vede e si sente che è scadente, riesca a invadere il mercato mondiale facendo credere che si tratta di un prodotto di qualità.
Barilla è un miracolo della manipolazione di massa.
Barilla è la pasta che ha scoperto l’uovo di colombo della manipolazione di massa.
La scatola di cartone.
Un prodotto scadente anche alla vista si deve nascondere. Ecco il trucco della scatola di cartone.
La scatola di cartone è un trucco semplice ma geniale quando bisogna nascondere la qualità. La pasta nella scatola di cartone esposta fra tutte le altre paste nelle confezioni trasparenti comunica prodotto di gamma alta. Inoltre mostra un’immagine del prodotto migliore dalla pasta che si trova dentro la scatola, immagine che il cervello della casalinga o del single comune mortale memorizzano e poi non notano la differenza col prodotto che mangeranno. Pnl manipolativa.
Barilla pretende un posizionamento ad altezza d’occhio negli scaffali dei supermercati, per mettere in evidenzia la confezione di cartone e far passare inosservate le altre marche “in trasparente”, che invece del marketing privilegiano la qualità. Il posizionamento sugli scaffali ad altezza d’occhio favorisce la decisione d’acquisto.
Barilla può pretendere perché da’ un forte supporto pubblicitario per vendere grandi quantità e il supermercato, che ha interesse al volume della vendita, accontenta i prodotti che si vendono alla massa. Il trucco che la Barilla insegna è di investire un grande budget in pubblicità manipolativa investendo il minimo possibile nella qualità del prodotto. La massa abbocca. Sappiamo che i comuni mortali sono nati per essere fregati.


Il consumatore abbocca e crede di fare una scelta migliore anche per il prezzo. Infatti la Barilla vende "il pacco" a un prezzo più basso delle paste di qualità e poiché viene proposta in una “confezione di lusso”, non comunica qualità scadente bensì “affarone”.
E’ impossibile produrre una pasta di qualità spendendo milioni di euro in pubblicità, in packaging, in lobbying, in marketing internazionale.
Ho saputo, da chi ha visitato uno degli stabilimenti, che per dare una consistenza alla pasta usano la polvere del becco e delle unghie delle galline! Una vera schifezza. Inoltre le materie prime sono di ultima scelta e sembra che anche l’igiene faccia schifo. Facendo lobbying si riesce sempre a evitare i problemi.
La bassa qualità della pasta Barilla si può costatare anche da alcuni facili indicatori.
Le paste di qualità hanno bisogno, a parità di forma e di dimensione, di un maggior tempo di cottura rispetto alle paste di qualità più bassa, fatte con grano scadente.
Le paste di alta qualità hanno una percentuale di proteine del 14%, le paste scadenti sono sotto al 13%, come la Barilla.
Le paste di qualità non restano attaccate alla pentola e non diventano mai come un “purè di pasta”, mantengono sempre una certa consistenza.
Un’altra pasta di qualità pessima è la pasta DIVELLA. Non a caso la DIVELLA, come la Barilla, spende milioni di euro in marketing e pubblicità.
La pasta DIVELLA è sponsor di Miss Italia… Dio li fa e poi li accoppia… la stessa qualità di Miss Italia!
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Mercoledì 9 Aprile 2014)
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