Seduzione controcorrente
La filosofia del seduttore
Il seduttore dissociato dalla massa in tutte le epoche
Il maestro è stato sedotto dalla verginità...
Questa e-mail di un nostro giovane lettore cresciuto su Seduction.net pone nuovi quesiti sul futuro della seduzione e su come potrebbe cambiare la seduzione esclusiva dei Grandi Seduttori. Riflessioni e spunti di pensiero...
da: marco[--]@hotmail.it>
a: "carlo@seduction.net"
data: 16 dicembre 2014 02:16
oggetto:
proveniente da: hotmail.it
: Importante principalmente a causa delle parole contenute nel messaggio.
Ciao Carlo,
mi chiamo Marco e ho 22 anni. Ti seguo da quando ne ho 16. Posso dire di aver letto ogni articolo presente su Seduction.net, e di essere cresciuto assieme a lui nella quotidianità. Mi ha accompagnato e consistentemente guidato in tutti questi anni, durante l'esame di maturità classica, durante la laurea triennale universitaria, nel tempo libero e nel personale percorso di ricerca. Ricordo, le prime volte che approdai sul tuo sito, la diffidenza verso un qualcosa che mi sembrava estremamente occulto.
L'interesse verso il mondo della seduzione è nato in me per un'iniziale forte timidezza e paura, che provavo nell'approcciarmi al mondo della seduzione. Il disagio era in parte dovuto a certe mie caratteristiche fisiche come costituzione esile, nasone etc, in parte ad una grande paura del rifiuto. Ma, fin dalla più tenera infanzia, da quando iniziano i miei ricordi, ho sempre avuto la convinzione intima che nella nostra vita si possa indagare, trovare un senso sempre più profondo e un po' più vicino al grande mistero che ci mette al mondo. E migliorarsi. Così Seduction.net si è dimostrato in linea con il mio bisogno di ricerca. La qualità degli articoli, la profondità delle analisi, il costante richiamo ai grandi classici della nostra tradizione hanno via via aumentato la fiducia verso il sito, che tratta un argomento estremamente delicato, attorno al quale girano le frustrazioni di molte persone.
Crescendo la mia vita seduttiva è molto migliorata, in sintonia con lo sviluppo della mia persona. Ho spesso avvertito d'emanare una vera e propria energia della seduzione. Dai 16 ai 19 anni, tuttavia, la seduzione non era accompagnata da una sessualità attiva, in quanto avvertivo più volte dell'insicurezza rispetto al sentirmi tecnicamente inesperto. Poi, però, questo freno s'è progressivamente allentato e oggi riesco ad equilibrare sempre maggiormente seduzione e sessualità con consapevolezza e fiducia. Il sito mi ha accompagnato anche nelle letture personali, cosicché nei miei compiti in classe d'italiano del liceo citavo e riprendevo il pensiero di Casanova, Seneca, Ovidio e Kierkegaard: autori scoperti, prima che a scuola, su Seduction.net.
Allo stesso modo, attraverso il forum pubblico seguivo le vicende di politica internazionale, approfondendo le primavere arabe, il mondo islamico etc.
Ho avvertito un cambiamento nell'impostazione degli articoli (che comunque tu stesso hai spiegato) dalla scomparsa di tuo padre in poi. Prima che morisse tuo padre il seduttore veniva descritto come una persona che, dinanzi ai progressi della medicina e della tecnica, doveva impostare la vita in una prospettiva eterna qui, in questa dimensione fenomenica. Dopo la morte di tuo padre ho avvertito un seduttore che deve fare i conti con un'esistenza umana che è per forza mortale e, in qualche misura, cercare un appagamento che vada al di là della sola sensualità.
Io al momento credo sia impossibile avere un rapporto serio con la vita, vicino alla presunta Verità, senza avere un rapporto serio con la morte. E così, allo stesso modo, credo che la nostra società soffre e soffrirà molto per questo costante allontanamento della morte dal pensiero comune.
Allo stesso modo, spesso, nutro dubbi sulla seduzione come fine (nel senso di finalità, "Zweck") della realtà relazionale eterosessuale. Certo, l'indagine nella natura umana porta a pensare che, in fondo, siamo soggetti destinati a cedere a stimoli irrazionali "buoni" perché indispensabili alla sopravvivenza della specie e, come recita una cruda realtà riportata tra i "consigli del giorno": "destinato a soffrire è chi, come un imbecille, prende troppo sul serio le cose dell'anima".
Tuttavia, Seduction.net ha voluto spesso rivestire un ruolo anche filosofico, attaccando l'ipocrisia ed il mondo dell'effimero. Ho l'impressione che la seduzione, nel nostro contesto ambientale occidentale, stia diventando un'attività celebrata ed incoraggiata a livello mediatico, perdendo così la dimensione filosofica che si avverte, ad esempio, nelle memorie di Casanova. Ho l'impressione stia diventando una banalità piena di stupidità ed insensatezza, come le feste Erasmus, i programmi televisivi e le ragazze ubriache coi bottiglioni di plastica.
Tu insegni, con grande realismo, che dobbiamo rassegnarci all'idea che non si può cambiare l'ambiente. Io ogni tanto mi chiedo se abbia senso intestardirsi con l'essere seduttivi o non abbia forse più senso la scoperta di valori quali la fedeltà, la lealtà e il percorso di crescita comune. Come se questa scoperta fosse un gesto rivoluzionario.
Non esistendo soluzioni preconfezionate per tutti, ma quale potrebbe essere una dimensione più coerente con la giustizia e la Verità? Io oscillo e non so sempre darmi una risposta. Mi piacerebbe avere una tua opinione. Quanto la seduzione può ancora essere un atto rivoluzionario d'esaltazione della propria individualità, delle proprie capacità e di trasmissione di piacere autentico ed esclusivo? Certo, dipende da come la si affronta, ma l'ambiguità in me permane.
Marco
Ps: se mai dovessi pubblicare questa lettera, ti chiedo cortesemente di oscurare l'indirizzo mail.
La nuova filosofia del maestro
Bellissima lettera, hai centrato tutto, e hai centrato anche me! Ti pubblico su “Cultura della Seduzione”.
Sono felicissimo che i ragazzi che crescono con Seduction.net crescono sani e capiscono come è la vera seduzione in tutte le sue manifestazionu. Più Seduction.net e meno manipolazione per idioti ti migliora la vita!
Hai scritto un’eccellente analisi sulla seduzione mediatica taroccata e sulla seduzione erasmus alla vodka redbull.
Il problema è sempre lo stesso: il 99% per cento della popolazione è idiota e manipolabile, così va il mondo, lo sa bene chi li schiavizza, politici e cosiddetta casta. Nell’Impero Romano schiavi ci si nasceva, non c’era alcun bisogno di manipolarli (panem et circenses bastava per tutti). Ora schiavi ci si diventa attraverso la manipolazione di massa. Fra breve ci sarà anche un “Grandissimo Fratello” che controllerà tutti (anche i nostri pensieri) e ci obbligherà allo stile di vita che conviene a chi governa il mondo.
Non esisterà più libero arbitrio. Allora è meglio la dittatura, che non ha bisogno di manipolazioni né d’ipocrisie. Se sai che stai ufficialmente sotto dittatura non ti senti fregato né manipolato, tutto è chiaro, dichiarato e onesto! La democrazia ha fallito in quasi tutto il mondo. Della superiorità delle dittature rispetto alle democrazie truffa né parlerò in altra sede.
Hai centrato bene il mio cambiamento dopo la morte di mio padre. Prima credevo di essere immortale, come credevo lo fosse anche mio padre. Fin da bambino ero convinto di essere immortale e rimandavo tutto: “tanto io sono immortale”. Una forma di follia!
Ora ho sperimentato la morte in una sorte di simulazione mentale di cosa potrebbe succedere nella nostra mente (e la ripeto di tanto in tanto), e nel contempo ho capito che si può morire in ogni momento, soffermandomi sulle morti di amici giovani e meno giovani che non erano state annunciate. Ciononostante allo stato di salute attuale e salvo incidenti sotto il tram (mio primo rischio) credo di dover vivere per altri quaranta anni, e su questa previsione faccio tutti i miei calcoli, ma so che potrei trapassare anche stasera, se passasse un tram!
Che dopo non ci sia più nulla, oppure che ci siano altre dimensioni delle quali sono alla ricerca, come accennato in questo intervento dal titolo Sul cammino verso la verità, non mi crea problemi, ho già metabolizzato.
Sui vantaggi dell’accettazione della morte ti cito anche quest’articolo con l’affermazione di secol2 e la mia condivisione.
”Parlando con un mio carissimo amico psicologo, mi ha raccontato che, noi esseri umani, dimentichiamo di ricordarci che un giorno moriremo, e solo accettando la morte possiamo andare avanti nella nostra vita costruendo un’autostima solida.
Accettare la morte ti da’ anche un altro grande vantaggio sugli altri. Accettando la morte non darai più peso alle cose che non valgono, per le quali gli altri si sbattono fino a morirci!
Se pensassimo alla morte ogni santa mattina, concentrandoci su essa in un minuto di raccoglimento, saremmo più felici e tutte le nostre energie andrebbero alle cose che hanno valore per la qualità della vita.
Come diceva mio padre:
“Non è importante morire, è importante vivere bene”.
Ti poni il dubbio ”se abbia senso intestardirsi con l'essere seduttivi o non abbia forse più senso la scoperta di valori quali la fedeltà, la lealtà e il percorso di crescita comune. Come se questa scoperta fosse un gesto rivoluzionario”.
Intestardirsi maniacalmente è una patologia della mente, e ci fa pure la rima. Inoltre più t’intestardisci meno ottieni, e così impazzisci.
La scoperta di antichi valori in controtendenza alla seduzione contemporanea di massa sarebbe una vera rivoluzione, che alcuni GS già auspicano.
Un ritorno al passato sia nella forma dello Stato che nello stile di vita sarebbe auspicabile. Anch’io ho fatto un certo cambiamento in quella direzione, dal rifiutare e discriminare le vergini al vedere la ragazza vergine come la madonna ideale. Questo cambiamento è anche causato dal fatto che il seduttore sente sempre l'esigenza di dissociarsi dalla massa dei comuni mortali.
In un mondo dalla prostituzione di massa dilagante, non più solo delle veline tv, e di puttanieri, la verginità ritorna ad essere un valore esclusivo del seduttore. Anche per questo a me piacciono le ragazze arabe (non estremiste, tranne la mia “talebana”), che tratterò sul Forum riservato per una coincidenza telepatica di questi giorni.
Attrarre e sedurre una vergine è cosa da Sua Eccellenza il Seduttore perché la vergine adulta sceglie più di ogni altra donna. Ciò non toglie che il seduttore per trasgressione possa concedersi anche delle “veline” da gettare poi nel cassonetto. Veline e Vergini è come “date a Cesare quel che di Cesare [soldi] e a Dio quel che è di Dio [rispetto e devozione].
Questo tipo di seduzione “rivoluzionaria” che tu preferisci (”valori quali la fedeltà, la lealtà e il percorso di crescita comune”) la trovi nei paesi meno industrializzati dove tuttora vigono gli antichi valori. Ma l’ago nel pagliaio lo puoi trovare anche in Italia.
Il seduttore si dissocia sempre dalla massa. Anche Casanova era dissociato dalla massa, che allora era perbenista. Anche Ovidio che è stato mandato in esilio, anche Kierkegaard che ha predicato contro le regole della chiesa danese dell’ottocento. Oggigiorno per distinguersi dalla massa bisogna diventare bacchettoni!
Il consiglio del giorno: "destinato a soffrire è chi, come un imbecille, prende troppo sul serio le cose dell'anima" si riferisce a chi vive di solo seghe mentali, non a chi unisce la filosofia alla vita pratica.
Il tuo quesito principale: ”Quanto la seduzione può ancora essere un atto rivoluzionario d'esaltazione della propria individualità, delle proprie capacità e di trasmissione di piacere autentico ed esclusivo?”
Lo è adesso più di prima. In una società sempre più massificata l’individualità del seduttore ha più valore. Però il target è più limitato. Il seduttore non può essere valutato dalle donne della massa per quanto egli vale, può essere apprezzato ma dalle proprie alter ego. E il vecchio “donne e buoi dei livelli tuoi” ha più valore di prima.
Per oggi mi fermo ma il discorso resta aperto…
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Martedì 16 Dicembre 2014)
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