Tema caldo
Le 4 basi del matrimonio
Quando "il matrimonio non s'ha da fare"
Dopo l’articolo di copertina di Panorama, che abbiamo pubblicato anche nella nostra copertina, e mi è stato riferito da un amico direttore di un giornale economico online che è stato ripreso anche da alcune trasmissioni tv, il tema del matrimonio è ritornato d’attualità.
Nei vari articoli pubblicati abbiamo trattato i rischi economici del finire sul lastrico a seguito di un matrimonio fallito, che era anche il punto dell’articolo di Panorama. Invece nel pezzo che segue il nostro GS mauro76, uno dei GS che hanno avuto l’esperienza del matrimonio e del divorzio, tratta del matrimonio dal punto di vista delle premesse di base per una buona riuscita e quindi per evitare i rischi di un divorzio che, anche senza conseguenze economiche, è uno degli “stress ossidativi” più gravi della vita umana.
Se non ci sono le 4 premesse che il nostro mauro76 ha ben analizzato “il matrimonio non s'ha da fare, come disse Don Abbondio, anche se lui aveva altre e più vili ragioni.
(Sottolineature originali dall'autore)
da: mauro.[--]1976@libero.it
rispondi a:
a: carlo@seduction.net
data: 10 marzo 2015 16:17
oggetto: a proposito di matrimonio (da gs mauro76)
proveniente da: libero.it
firmato da: libero.it
: Importante principalmente a causa delle persone che partecipano alla conversazione.
A proposito di matrimonio
Ho letto le lettere che hai pubblicato della lettrice Stefania, in cui si parla di matrimonio, in particolare questa.
Mi sono sentito chiamato in causa, in quanto, come ben sai, mi sono sposato e dopo poco tempo mi sono separato, da qualche tempo anche in modo ufficiale e legale. Nel mio caso non sono finito sul lastrico, per fortuna… la mia ex moglie è una persona onesta e, soprattutto, non abbiamo avuto figli. Quindi la mia separazione, oltre ad essere stata assolutamente consensuale e civile, è stata quasi indolore da un punto di vista economico (parcella dell’avvocato a parte).
Col ‘senno di poi’ posso dire che prima di effettuare una scelta di questo tipo occorre riflettere molto e soprattutto vagliare molti aspetti importanti, che spesso si tralasciano. Mi riferisco a quando, nell’articolo scrivi che: ”il matrimonio deve avere dei presupposti di compatibilità superiori alla seduzione e all’attrazione anche perché si è legati dalle leggi che penalizzano la fine di ogni matrimonio”.
La spiegazione, a mio avviso più soddisfacente l’ho trovata qui.
Partendo dal presupposto che siamo tutti diversi, ognuno con le sue convinzioni religiose e sulla vita, nel mio percorso successivo alla separazione, ho letto parecchio per cercare di capire le motivazioni che avevano portato al fallimento del mio di matrimonio..
Alla base di un matrimonio che funzioni ci vuole l’innamoramento, cosa ben diversa dalla seduzione, come scrivi giustamente tu Carlo in questo articolo, ma già questo concetto lo avevi espresso chiaramente nella TOP SECRET.
Il sito che ho citato si riferisce al matrimonio cristiano cattolico, ma mi sento di dire che lo stesso ragionamento valga per il matrimonio civile.
Il significato è ben espresso nell’articolo da me citato: l’innamoramento è come un tavolo con tre gambe e un ripiano. Le tre gambe sono l’attrazione fisica, la stima e la volontà di stare assieme per sempre. Il ripiano è l’infinita pazienza di ricominciare.
Se qualcuno ha voglia di leggersi cosa s’intende per ognuno delle tre gambe e il ripiano, è sufficiente che navighi nel sito. In particolare il significato di ‘stima’ è molto interessante. Con essa si intende che occorre che i due abbiano una stima uno dell’altro superiore a qualsiasi altra persona, genitori compresi.
E’ interessante notare come la conclusione a cui giunge la psicologa Belotti è che se manca anche uno solo degli elementi di cui sopra, è meglio non sposarsi. Lei non lo sconsiglia, credo, per una questione economica (come mi sembra di capire ne fai più tu Carlo), ma per evitare il fallimento matrimoniale e il successivo relativo dispiacere.
Tornando alle leggi italiane sul matrimonio, concordo con il fatto che vadano riviste. Sono obsolete e non tengono conto del fatto che le donne hanno un potere maggiore dell’uomo nella vita e nella coppia. Credo, però, che il crollo dei numeri di matrimoni dipenda anche dal venire meno di certi valori e dal fatto che molti non credano più nel ‘per sempre’. Per questo motivo le convivenze nascono come funghi (non so se superano il numero di matrimoni) e il codice civile italiano dovrebbe essere aggiornato, in modo da tenere ufficialmente conto di queste nuove forme di famiglia.
Con stima ti saluto e ti auguro buona seduzione.
Mauro [--] (Gs mauro76)
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(Mercoledì 11 Marzo 2015)
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