Carlo risponde ai lettori
"Come si fa a piacere?"
Seduzione globalizzata. Maschi fotocopia. Seduce il "pezzo unico"
Comunicato
Com’era stato comunicato la rivista Seduction.net per il pubblico sarà penalizzata a favore del tempo e del lavoro che sarà dedicato ai GS e alla seduzione sul campo del maestro.
Pertanto la pubblicazione dei nuovi articoli in chiaro non avrà più la cadenza quotidiana.
da: Giordano [---]@gmail.com>
a: Carlo Della Torre
data: 27 luglio 2015 17:42
oggetto: Seduzione Globale.
proveniente da: gmail.com
firmato da: gmail.com
: Importante principalmente a causa delle persone che partecipano alla conversazione.
Ciao Carlo,
Sono Giordano, avevo già scritto tempo or sono riguardo a quello spettacolo teatrale cui assistesti, Il Tempo di una Lavatrice. Non ebbi modo di ringraziarti per la risposta, colgo l'occasione per farlo ora. Sono stato un po' preso dal lavoro ma ti continuo a seguire e seguo seduction.net. E' sempre una lettura interessante non ci sono dubbi.
Ho letto ora l'articolo sulla Seduzione Globale, in cui si parla anche di come la globalizzazione abbia influenzato il mondo della seduzione e il seduttore. I moltiplicatori dei paesi si sono abbassati, e il seduttore deve puntare più su se stesso per poter "brillare".
Anche la frase "andare a Bucarest ormai è come andare a Milano, Madrid o Londra, devi piacere e devi saperci fare" mi ha fatto pensare e chiedere quale tipo di seduttore brilli in queste città. Ti spiego: io, per larga parte della mia vita ho vissuto a [provincia del nord], una città che si potrebbe definire di provincia anche se non piccola.
Li ho avuto, soprattutto negli ultimi anni che vi ho abitato (avevo [ventenne] anni), le mie storie e attimi di seduzione intensi soprattutto passiva, con italiane e con straniere, non avevo e non ho pregiudizi di fondo. Non tantissime, però constatavo che la seduzione soprattutto delle italiane era quella di provincia che tu descrivevi negli articoli: alto controllo sociale, dovevi "rassicurarle", facendoti vedere presente, dovevano avere il tempo di metabolizzare rivedendoti più volte. Me ne sono anche bruciate ovviamente, visto che spesso non assecondavo il gioco. E c'erano naturalmente le donne che valevano.
Le dimensioni della cittadina "aiutavano" in tal senso: la gente si ritrovava, se non sempre quasi, negli stessi posti.
Da un po' di anni abito a Milano e tutto questo non e possibile, sai bene il perché: ritmi frenetici, la gente che sembra che abbia sempre qualcosa di meglio da fare, diverse persone stanno un breve periodo della loro vita qui ma poi vanno via, insomma la mia natura non si è ancora messa in sintonia con questa metropoli che è cmq difficile (almeno per chi era abituato come me), come si ribadisce in questo e come ho letto in altri articoli. E non è solo l'ambiente, un miglioramento personale sicuramente influirebbe.
Per questo ti chiedo, parlando in via generale, che tipo di seduttori bisogna essere per poter sedurre in questi contesti (e dall'articolo mi sembra di capire simili nelle loro differenze, tipo Bucarest e Madrid) sicuramente competitivi? Come si fa a "piacere"? So che è sono domande forse un po' troppo generiche, ma mi interesserebbe davvero un tuo parere.
Ti ringrazio per l'eventuale risposta,
Giordano.
P.s. ti chiedo se puoi censurare le parole scritte tra le parentesi quadre se dovessi pubblicarlo.
Il maestro risponde
Caro Giordano hai fatto bene a rinviare perché alla fine di luglio i lettori in chiaro si sono tutti “risvegliati” e mi arrivano troppe e-mail in contemporanea. Avevo già aperto la tua precedente di qualche giorno fa ma non avevo avuto tempo di leggerla. Oggi ho ricercato tutti i precedenti e ti rispondo in priorità come faccio a chi rinvia più volte.
Inoltre sei nel tema in caldo perché il nostro GS Muhibbi sta per pubblicare sul Forum riservato un post sulla seduzione in provincia del nord (ha vissuto a Istanbul e in Francia ma ora seduce bene anche nella sua provincia). Non ne conosco il contenuto ma per telefono mi ha spiegato che nella sua provincia del nord se ti vedono e ti rivedono la seduzione diventa “naturale”. Un po’ quello che scrivi tu: “Le dimensioni della cittadina "aiutavano" in tal senso: la gente si ritrovava, se non sempre quasi, negli stessi posti”. Se ricordo bene la sua telefonata lui evita il controllo sociale evitando i gruppi. Leggeremo sul Forum riservato il suo lunghissimo contributo.
Adesso a te interessa il tema della seduzione nelle grandi città, in particolare a Milano. Non posso darti una risposta troppo dettagliata perché costruire un seduttore è grande impresa e i GS sanno quanto si deve lavorare.
Anche questo è un tema attuale perché il nostro GS romano Lord Asano che frequenta Milano per lavoro mi ha riferito che a Milano il rimorchio è molto più facile che a Roma. Lui sostiene che a Milano le ragazze sono molto friendly, e nell’approccio social o nel rimorchio non si rimbalza mai. Un tema che i GS milanesi dovrebbero approfondire sul Forum.
Io non so di Milano, ma credo che la ragione sia che Milano è europea mentre Roma è terzo mondo. Poi a Roma c’è il fenomeno delle “coatte” (tipo discendenti delle “liberte”), impossibili e sedurre se non sei anche tu un coatto doc che parla la loro lingua. A Roma è più facile sedurre le parioline (tipo le figlie delle “matrone”), che le coatte. Sebbene la seduzione sia in parte globalizzata restano tuttora delle differenze secondo i target e anche nella stessa città.
E dalla mia esperienza nella seduzione delle altre città all’estero ho notato che la seduzione è certamente più globalizzata ma non è unificata. Mi spiego meglio. Le differenze restano fra le classi socioculturali. La tendenza è che i “paesi” di oggi sono più le classi socioculturali e meno le nazionalità. La ragazza ignorante di Madrid, di Roma o di Bucarest è più difficile per il seduttore in confronto alla ragazza di target socioculturale più alto di Barcellona o di Salonicco. E questo tema l’ho trattato ieri per telefono con il GS madmax che mi ha ricordato che io insegno che il seduttore deve essere simile ma diverso. Se vai sul tuo target socioculturale sei un simile. Ma non basta perché devi essere anche diverso dalle centinaia di usual gay che la tipa conosce. E madmax ha notato che oggigiorno gli usual gay dei posti di moda sono vestiti tutti uguali e sono anche tutti bellocci. Io ho notato, ma non so come né perché, che hanno perfino lo stesso fisico e gli stessi lineamenti! Non si riesce a distinguerli l’uno dall’altro. Questi non seducono facile perché esistono tanti “cloni” disponibili.
Allora l’interesse e l’attrazione scattano solo con il simile diverso. Devi essere "il pezzo unico". Nel mio ultimo viaggio all’estero in città grandi oltre il milione ho incrociato anche delle ragazze che mi sono letteralmente saltate addosso (i case sul Forum riservato). Non avevano mai visto uno diverso dalla massa dei bellocci tipo usual gay. Se guardi i marines americani sono quasi tutti bellocci ma sembrano tutti uguali e non seducono. Non è colpa loro, non li critico, è l’ambiente che li vuole “uniformati”. Questi bravi ragazzi hanno tutta la mia solidarietà per la vita dura che fanno che li distrugge come individui. Ma i fighetti che si atteggiano a tronisti della tv degli idioti e stanno alla canna del gas, come abbiamo ben constatato a Roma, non hanno la mia solidarietà. A questi direi: “Cazzi vostri”.
Per concludere e dato per scontato che tu punti il target delle tue simili, come devi essere “il diverso?”
La risposta è “costruire un seduttore”, un lavoro da GS.
Carlo consiglia la Newsletter TOP SECRET sulla seduzione.
Chi, come, dove e quando sedurre: tutto quello che bisogna sapere, e che nessun altro al mondo vi può dire.
(Martedì 28 Luglio 2015)
Home La posta del seduttologo 
